OSPEDALE DEL MARE IN GINOCCHIO…ETICA ED ESTETICA DELUCHIANA DEL TUTTAPPOST!

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(f.n.) – L’Asl Na1 Centro, in quanto a “fatti & comunicazione”, potrebbe essere definito una sorta di incubatrice rapida per la trasformazione del brutto fuco in una leggiadra farfalla, appena appena influenzata. Continuare ad edulcorare la verità dei fatti, secondo le logiche del mainstream casereccio, ottiene la felice conquista di un corposo numero di “figure di niente”. Dopo il disastro dell’8 gennaio u.s., quando nel parcheggio dell’Ospedale del Mare a Napoli, si è aperta una voragine, tutto ciò che si è registrato, non è andato oltre un educatissimo e diplomatico silenzio, interrotto appena dai garbati e poco compromettenti “bisbigli & sussurri” di rito della Regione, della direzione generale e degli ambienti circostanti, mentre alla luce dei fatti, le conseguenze dell’accaduto, sono state piuttosto gravi. Ma…ovviamente, nello stile degli infallibili, mentre la necessità di correre ai ripari implica la descrizione esatta dei fatti, onde porvi rimedio, allo stesso tempo ci si preoccupa di comunicare all’esterno, una versione ottimistica, stringata e superficiale degli stessi, onde evitare il fastidioso decollo di riflessioni “inopportune” o peggio… curiosità ed indagini ancora più inopportune. Fatto è che, in data 15 gennaio u.s. la direzione sanitaria dell’Ospedale del Mare, informava la direzione generale dell’Asl Na1 Centro, nonché i direttori responsabili delle Unità operative dell’Odm che a causa delle condizioni climatiche proibitive che non consentivano la permanenza nel presidio, degli ammalati e degli operatori, disponeva di trasferire tutti gli ammalati che potevano essere trasferiti o al proprio domicilio o in altre strutture. La disposizione, in sintesi prevedeva che si liberasse il 50 per cento dei posti letto ed il 50 per cento fosse utilizzato per i casi urgenti. Nella nota inoltre, si specificava che si stava provvedendo ad ulteriori forniture di coperte e all’acquisto di “mezzi di condizionamento” portatili, il cui utilizzo sarebbe stato vietato nelle vicinanze di materiali infiammabili, come sarebbe stato altresì vietato, lasciare incustoditi i locali in cui, tali “mezzi di condizionamento” sarebbero stati adoperati. Ora…dopo avere profondamente inspirato, sperando in una ossigenazione diffusa e ben distribuita, che favorisca la riflessione sul fatto che l’Ospedale del Mare, se non ricordiamo male è un presidio “giovanissimo”,  salutato tre anni fa, in una delle tante inaugurazioni, dal presidente De Luca quale “punto di forza di tutta la sanità campana”, guardiamo con preoccupazione al rifornimento di coperte e ai “mezzi di condizionamento portatili ed infiammabili” che evocano inquietanti scenari e pensiamo molto seriamente, che qualcosa inizi a scricchiolare nella pazienza, di chi deve continuare ad assistere dalle performance di De Luca: “abbiamo risolto, è tutto sotto controllo, abbiamo fatto i miracoli” a quelle del diretto interessato, direttore Ciro Verdoliva,  che ieri mattina, con questi chiari di luna, dedicava tutta la sua attenzione alla conta dei vaccini,  dopo avere opportunamente scremato i fatti di cui sopra, dalla squallida crosta della disorganizzazione ed inviato un comunicato dell’Asl Na1 Centro, che rappresenta la sintesi perfetta del “nulla di nuovo sotto al sole, al di là di qualche nuvola di passaggio peraltro in via di dissolvimento”… A fronte delle drammatiche disposizioni del direttore sanitario dell’Odm, Maria Corvino, il Dg Ciro Verdoliva scrive che la voragine ha provocato un serio danno all’impianto dell’acqua calda e riscaldamento e che la direzione strategica  Asl è al lavoro per eliminare nel più breve tempo possibile ogni disagio etc etc…Nessun commento da parte nostra, tranne ciò che la logica dovrebbe suggerire…anziché scrivere, qualche volta sarebbe preferibile riflettere sull’opportunità di farlo, nel rispetto di chi legge e che, incidentalmente potrebbe verificare la veridicità o eventualmente le contraddizioni che in certi comunicati galleggiano come …l’olio. Hasta la vista!