SESSA AURUNCA, UFFICI COMUNALI IN TILT…

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AMAREZZA DI NUMEROSI CITTADINI COSTRETTI A FILE ESTENUANTI PER OTTENERE I SERVIZI RICHIESTI!

       –      di Giulia Bosco       –                          sessa anagrafe SESSA AURUNCA, UFFICI COMUNALI IN TILT…

Che al municipio di Sessa Aurunca le cose andassero male, è cosa nota e questo giornale lo urla ai quattro venti da almeno un paio di anni, ovvero da quando è iniziato l’esodo dei “ragazzi della 285”, i quali hanno iniziato a fare i bagagli per raggiunti limiti di età e le stanze del Comune progressivamente si svuotavano.

A causa di ciò, nei giorni passati si sono acuiti i gravissimi problemi degli uffici comunali, svuotati sia dal covid che dai simultanei pensionamenti, lasciando ricadere un ondata di disagio sulle spalle degli incolpevoli cittadini, i quali per ottenere qualche servizio a loro necessario devono sobbarcarsi ore di file al freddo ed alla pioggia come in queste giornate dal clima inclemente.

La foto in apertura ci è stata inviata dalla signora F.R. di anni 82, la quale si è recata all’ufficio anagrafe del comune di Sessa qualche giorno fa per un semplice attestazione. Ma dopo aver atteso oltre un’ora all’esterno (causa normative covid), sotto un violento temporale è dovuta andar via senza ottenere il risultato prefissato perché l’unico impiegato addetto a questo servizio era assente.

Fortuna ha voluto che nei pressi dell’ingresso dell’ufficio anagrafe di piazza Castello ci fosse l’antico arco che ospitava una delle porte del castello ducale, sotto il quale la povera donna ha potuto trovare un po’ di riparo assieme alle decine di altri utenti in fila, per lo più anziani.

Oltre al disservizio legato alla carenza cronica di personale, è oltremodo scandaloso dover costringere persone anziane a fare la fila fuori da un ufficio pubblico in condizioni climatiche proibitive, mentre appena al di sopra dell’ufficio c’è il salone dei quadri che ha una capienza di almeno 200 metri quadri dove potrebbero trovare riparo le persone in attesa di accedere all’ufficio. Invece no, si preferisce tenere gli spazi utili chiusi al pubblico e costringere la gente al freddo e al gelo.

Tornando alla problematica del personale, che in questo municipio oltre il 60% dei dipendenti – specialmente amministrativi – fossero tutti figli della mega infornata di quella che fu chiamata Legge sull’occupazione giovanile, ovvero la 285 del 1977 non era un mistero di Fatima…bensì il classico segreto di pulcinella al quale andava posto rimedio per tempo; ma finanche quando AppiaPolis ha iniziato a lanciare l’allarme era già troppo tardi per correre ai ripari.

La legge 285 consentì a fine anni settanta di far accedere ai ruoli delle pubbliche amministrazioni, centinaia di giovani tutti più o meno ventenni, i quali per uno strano fenomeno che non esiteremo a chiamare “matematica”, dopo circa quarant’anni di lavoro sono divenuti tutti ultra sessantenni e quindi pronti per il collocamento in pensione.Immagine 1 SESSA AURUNCA, UFFICI COMUNALI IN TILT…

Come direbbe un noto trio comico: “stà cazz’ é matematica…”!

Matematica a parte, le maggiori responsabilità di questa situazione sono da addossare all’ex sindaco Silvio Sasso, il quale essendo uomo di cultura classica non è mai riuscito a farsi due conti per accorgersi che nel giro di pochi mesi decine di dipendenti del comune sarebbero andati in pensione e quindi a lui toccava mettere in campo le azioni utili ad un corretto ricambio generazionale.

Il primo peccato di Sasso è stato quello di non aderire al maxi concorso indetto dalla Regione Campania, il secondo di non aver aperto le opportune procedure di mobilità per consentire il rientro a Sessa di dipendenti pubblici impiegati fuori regione.

Ma è abbastanza chiaro che ne per il primo e neanche per il secondo motivo, a causa dei terremoti interni alla sua ex maggioranza ed ai dissidi con capo dei capi Oliviero, avrebbero potuto “veicolare” persone di loro gradimento negli uffici comunali. Quindi che si fa?

Muore Sansone con tutti i Filistei…

A causa di queste incapacità e cattiverie amministrative, oggi i cittadini sessani sono costretti a pagare a caro prezzo la fiducia assegnata all’attuale classe politica ancora operante sul territorio.