LA TRISTE STORIA DI GIULIO REGENI

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      –     di Michele Falcone    –                                giulio regeni 900x600 1 LA TRISTE STORIA DI GIULIO REGENINon sapevo molto della triste storia di Regeni, ma adesso che si è vicini alla verità definitiva diventa più facile comprendere come sia pilotato il mondo dell’informazione. Il caso di Giulio Regeni è tristemente emblematico. Chi segue la vicenda sa che i responsabili dell’omicidio sono stati ormai individuati dai nostri inquirenti in alti ufficiali e funzionari dei servizi segreti egiziani, e purtroppo sa anche che la dinamica dell’omicidio si è consumata con una crudeltà inimmaginabile sulla quale è preferibile glissare. Dico solo che il semplice ed errato sospetto di attività antigovernative a carico di questo ragazzo ha autorizzato il regime egiziano ad impartirgli torture e sevizie indescrivibili culminate, dopo giorni di atroci sofferenze, in una morte altrettanto atroce. Ma se ascolti i tg, qualunque tg, ti raccontano la vicenda, ti raccontano i timidi passi del governo italiano per ottenere risposte dall’Egitto, ti raccontano lo strazio dei familiari, ma ce ne fosse uno, dico uno, di questi tg che ti racconti in dettaglio le commesse in armi di miliardi di euro che Italia e Francia hanno definito con l’Egitto. E già, oltre all’Italia c’è anche la Francia, proprio quella Francia di Macron, paladino dei diritti umani, che non molto tempo fa ha ricevuto in pompa magna Al-Sisi e ha dichiarato pubblicamente che l’eventuale violazione dei diritti umani in Egitto non pregiudicherà la fornitura di armi. Ce ne fosse uno di questi tg che ti parla degli affari miliardari fra Eni ed Egitto. Fra Fincantieri ed Egitto. Fra l’Unione Europea e l’Egitto. E si potrebbe continuare con gli affari di Edison, di Italcementi, di Fincantieri e di Caltagirone con l’Egitto. Si potrebbe continuare con la pubblica approvazione di Renzi per Al-Sisi. Forse pecco di ingenuità ma credo che almeno i mezzi di informazione dovrebbero avere più coraggio nello spiegare alla gente che nelle alte sfere i soldi contano infinitamente di più della vita e del rispetto dei diritti umani. Almeno questo ci sarebbe dovuto. E l’Egitto in tutto questo? Negando con sfacciata impudenza ogni addebito sulla morte di Giulio, non compie nemmeno il gesto simbolico di mettere in libertà il povero Patrick Zaki detenuto in un’orrenda prigione. Sono così sicuri del nostro smisurato amore per gli affari che non hanno esitato neppure un attimo a mollarci sul viso un altro pubblico, vergognoso ceffone. Che tristezza….