PIEDIMONTE MATESE – (mi.ma.) – Quale sindaco porterà il 2021 nel “capoluogo” matesino? E quale progetto di ricostruzione della città? Situazione in fermento, come era facilmente prevedibile, in vista delle elezioni comunali di primavera. Ce ne eravamo occupati, ampiamente, ad ottobre, su AppiaPolis, ed ora occorre un dovuto aggiornamento per i movimenti pubblici palesi e quelli meno pubblici o di retroscena. Realtà esistenti sono all’opera mentre si affacciano altre entità associative nuove di zecca.
Sembra delinearsi, tra le nebbie delle trattative, un bipolarismo, con relative specificità, tra “lista Palmeri” e Partito democratico. Chissà. Andiamo per ordine.
Crescono le aspettative e la pressione sull’ex assessore regionale al lavoro, Sonia Palmeri, per una candidatura alla carica di sindaco della città a guida di una lista civica. Uno nodo che, prima o poi, dovrà essere sciolto e che finora rimane un’incognita che pesa. Dalla sua quell’ampio consenso elettorale raccolto, il ritorno all’attività imprenditoriale, il proseguimento dell’attività associativa (due anni fa ha fondato “Territoriprotagonisti”), qualche sortita pubblica sui social ma, soprattutto, fanno segno gli incontri del sabato nella sede di piazza Roma in alcuni con ex assessori della “Fu” Piedimonte democratica, il gruppo architrave delle giunte Cappello di centro sinistra. Una candidatura che, però, suggestiona anche settori del centro destra.
A pochi metri di distanza dalla sede di “TerritoriProtagonisti” si trova l’altro protagonista della vita politico-amministrativa cittadina, quel PD ringalluzzito dalla elezione di Gennaro Oliviero e dalla successiva presidenza del consiglio regionale. Molto lontane, invece, sembrano le loro posizioni ed azioni del partito apparentemente unito. Come annunciato nel manifesto post elezioni il PD locale ha avviato una serie di incontri-consultazioni con forze politiche ed associative. La prima ad essere convocata è stata l’associazione “Piedimonte Futura” che già si affacciò nella fase preelettorale delle ultime comunali. Un incontro “cordiale”, come scritto in una nota reperibile sulla pagina ufficiale fb del partito (nessun comunicato di “Piedimonte Futura”) in cui sono state affrontate alcuni dei pressanti problemi cittadini e sottolineata l’esigenza di una reale programmazione complessiva intersettoriale. La nota, forse più interessante e di rilievo, è data dalla individuazione della formula aggregativa ricercata: ovvero “il coinvolgimento di tutte quelle forze di estrazione sia politica che civica che condivideranno, su un piano di pari dignità e rappresentatività, il progetto da costruire, senza primogeniture e pretese predominanti da parte di nessuno”. Insomma un classico schema misto di lista elettorale come criterio applicativo.
Una domanda: a che titolo il presidente del circolo Pd, l’ex assessore Attilio Costarella partecipa alle riunioni del sabato in casa Palmeri? Personale o autorizzato dal partito?
Centro destra – È un’ipotesi remota, non vi sono le condizioni. Lontanissimi gli anni in cui primeggiava in città: Forza Italia ha persino dismesso la sede affittata in viale della Libertà a conferma dello stato liquido del partito. L’iniziativa dovrebbe essere presa dalla vivacità di movimento e comunicativa di Fratelli d’Italia ma il compito di scalata è arduo. La Lega? Da chi è rappresentata in città? Dove prende le decisioni? Vedremo il trio Magliocca/Zinzi/Sarro rispettivamente al vertice del partito, neo consigliere regionale e deputato, cosa si inventerà eventualmente in veste unitario.
Altri Diversi: il Valzer locale si sta popolando anche di altre figure come le indiscrezioni uscite su Salvatore Loffreda, attuale presidente regionale della Coldiretti e grande sostenitore della linea deluchiana sul versante delle scelte politiche con ottimi rapporti con il neo assessore all’agricoltura Nicola Caputo. Sempre dalla Coldiretti proviene Angelo Milo neo presidente di un’associazione “Matese in movimento” scesa in campo e pubblicizzata dal sito informativo di un portato di cui Milo è presidente onorario (comunicato diffuso- infatti- solo dal portale all’opinione pubblica). Elementi e pezzi di un puzzle difficile da decifrare e ricomporre ma che fanno notizia e peso nell’evanescente dibattito programmatico. Infine l’ex presidente del consiglio comunale ex consigliere provinciale e candidato della mastelliana “Noi Campani”, Gianluigi Santillo che i rumors (tanti ed il più delle volte non smentiti) danno in trattative con il partito democratico. Da segnalare le incursioni di “Cronache di Caserta” che ha aperto squarci interpretativi, alcuni con troppa fantasia (ci permettiamo) di rilevare, nel panorama locale ma che vivacizzano il boccheggiante quadro pubblico (quello privato è torrenziale).
Poteri forti. È un capitolo non nuovo e non bisogna essere né ingenui né sprovveduti: ci sono sempre stati (specie in campo immobiliare ed urbanistico) e sempre ci saranno con relativi voti. Tutto sta a mettere paletti: danno contributi di idee, di iniziative produttive e alimentano il precario tessuto locale ma dovrebbero governare in casa propria, non in casa comunale. Il tema più spinoso in tal senso è quello della programmazione urbanistica con il Puc (piano urbanistico comunale) che entrerà ancora in campagna elettorale. Alle prossime.