(f.n.) – Quando si dice: la fiducia!….la fiducia negli altri o in qualche altro, supera ogni ostacolo di qualsiasi tipo e natura…La fiducia negli altri, potrebbe essere considerata un pacchetto azionario di tale importanza, da rappresentare in alcuni casi, addirittura un obbligo, cui adempiere per legato testamentario…In quel caso allora, si scavalca persino la catena montuosa tibetana… che equivale a quel senso di opportunità e rigore cui, ad esempio, il nostro caro Dg dell’Asl, Ferdinando Russo, vorrebbe far credere di ispirarsi…ed intanto sistema il pacchetto-fiducia tramandatogli da altri, nello zainetto e si incammina come un bravo sherpa, assai diligente, lungo i crinali sdrucciolevoli del rischio. Il candore della delibera 1593 del 2 dicembre u.s. il cui contenuto, (visto che a dispetto della legge sulla trasparenza, è secretato), arriva sgocciolando attraverso la romantica grondaia, che “scarica” ritualmente, l’eccesso di sportiva ed impunita strafottenza, con cui si procede “deliberandodeliberando”, lascia letteralmente di stucco! Il Dg, oberato oltre ogni umana possibilità di resistenza, (caruccio!) dall’osservazione puntuale dei Dpcm e delle ordinanze regionali, che sostiene di rispettare (a differenza di altre norme, delle quali se ne infischia), a margine dell’ordinanza del 14 ottobre u.s. del presidente della Regione, in cui si prevedono i lavori di ristrutturazione nei PO dell’Asl di Caserta, ha ritenuto di avvalersi di un gruppo di lavoro, tra cui brillano come perle incastonate in un bracciale da giorno, due luminari dell’incarico doc! Vincenzo Magnetta (reduce, spossato ed esausto, dal remuneratissimo ed assai opportuno, comando nel Molise, che non gli ha impedito di tornare, all’occorrenza, nel “natio borgo selvaggio” ad organizzare i delegati provvisori, (titoli a prescindere) e che, partito nel mese di febbraio, nel mese di marzo continuava tranquillamente a figurare come proponente di delibere varie… e cosa dire dell’onnipresente, immarcescibile Raffaele Aceti, il simpatico Rup per tutte le stagioni dei diversi lavori dell’Asl? Acqua, vento, pioggia, grandine, lui è l’unico Rup possibile, perché la fiducia non è acqua e così dev’essere. Cosa volete che conti per un direttore sportivo e garantista, come Russo, se l’Aceti è stato condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale, al risarcimento di 271 mila euro e poi agevolato da una rateizzazione, che si sarebbe esaurita in 49 anni? Ovviamente, per le persone di fiducia del Dg e dei suoi predecessori, le condanne, i dubbi, le ambiguità e gli abusi e via col tango, non hanno alcun valore, tanto è vero che i vari Aceti, continuano ad operare ed a guadagnare parcelle e indennità stratosferiche, nello stesso ambito professionale in danno del quale, avrebbero maturato gli estremi per la condanna di cui sopra. Il Dg Russo può ovviamente, fare e decidere e disfare, tutto ciò che vuole e secondo la sua coscienza ed assumendosi ogni responsabilità, nel bene e nel male, per il suo modus operandi, nella sua funzione di direttore generale dell’Asl, ma dovrebbe spiegare, se riesce a farlo, il motivo per cui tre medici dipendenti dell’Asl, superata in toto, una disavventura giudiziaria dalla quale sono usciti completamente scagionati e senza strascichi di alcun genere, nonostante si sprechino gli appelli per il reclutamento dei medici per l’emergenza Covid, da sei mesi attendono di essere reintegrati in servizio, perché l’intransigenza a doppia, e se è il caso anche tripla, velocità del Dg Ferdinando Russo, ha attivato un tribunale dell’inquisizione, con il preciso mandato di scarnificare le eventuali intenzioni di tre professionisti, visto che il resto è stato analizzato e giudicato come il faut, che stanno subendo ingiustamente quella che, a nostro avviso è l’ennesima vergognosa cattiveria gratuita, da parte di un’Azienda che l’unica garanzia che offre sul territorio è quella che riserva alle carriere ben remunerate di coloro che, sono stati condannati ed il cui appello per ben tre volte è stato respinto. E non finisce qui…perché sullo sfondo delle ingiustizie, insiste l’indolente atteggiamento, laddove non sia la premura di non “intoppare” il sistema, da parte di chi, nella veste di consigliera regionale e di medico, pur investita del problema che riguarda la dignità di tre professionisti, non ha speso una sola parola sull’argomento…Non ce lo aspettavamo dall’opposizione praticamente inerte sull’argomento, né tantomeno dagli altri consiglieri di maggioranza locali, che vanno e vengono dalle stanze del Dg, per i fatti loro e dei loro amici e figuriamoci se potevano spendere una sola parola per porre termine ad una ingiustizia …posto che fossero all’altezza dell’intimo significato del termine. Ma su Maria Luigia Iodice facevamo affidamento…una donna è sempre un valore aggiunto, nel corso di una battaglia…beh…adesso sappiamo che l’elenco delle frasi fatte che lasciano il tempo che trovano si allunga. Ma fateci il piacere!…Hasta la verguenza!
Non vale più la pena di scrivere le nefandezze che succedono all’ aslce, tanto non succede mai niente gli Aceti cognome appropriato è immune dal rispetto delle leggi ne tanto meno i preposti tutori dellalegge indagano a dovere. Oggi solo il Covid ci può salvare da queste persone.
Comments are closed.