OSPEDALE, DELIBERA 398, LA STAGIONE DELLA SPOCCHIA… RACCOMANDATA

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(f.n.) – Riteniamo addirittura indispensabile, replicare pubblicamente alle ultime esternazioni del signor Mauro Ottaiano, il cui genio continua a fornire gratuiti quanto uggiosi consigli, sulla maniera giusta di interpretare gli atti che lui, pur considerandosi ininfluente, proprio non riesce a fare a meno di firmare.

“Dottore” Ottaiano, due premesse… la prima: noi, poveri mortali, siamo ancora in attesa di conoscere quale concorso pubblico per titoli ed esami Lei abbia mai superato per “entrare” a “lavorare” nella Pubblica Amministrazione, Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.

Siccome non ha mai “vinto” nulla nell’Azienda di cui sopra, necessita per questa domanda il famoso finale di Eduardo De Filippo nel film “L’oro di Napoli” (ricorda? Barone etc. etc. con pernacchio finale terrificante); la seconda: è trascorso poco tempo da quando, da queste colonne, Le è stata impartita una lezione di diritto per la quale Lei non ha potuto fare altro che… tacere… tanto era ed è, la vergogna per ciò che aveva scritto …forse “qualcuna” che Lei, diversamente dal diritto, conosce benissimo, come la dottoressa Costantini, Le avrà suggerito di stare zitto.  Se fosse stato costretto a dover studiare per “entrare a lavorare” nella Azienda Ospedaliera di Caserta, conoscerebbe almeno i principii ispiratori che disciplinano il rapporto di Pubblico Impiego ed i conseguenti diritti e doveri dell’impiegato nella Pubblica Amministrazione. E, allora… considerato che ancora una volta si arrampica su uno specchio cosparso di sapone, ci limitiamo ad insegnarLe che, come per i Magistrati, “qualsiasi” impiegato pubblico, anche un “INTERINALE” come Lei, è tenuto “non solo a conformare oggettivamente la propria condotta ai più rigorosi standard di imparzialità, correttezza, diligenza, laboriosità, riserbo ed equilibrio nell’esercizio delle funzioni…. MA ANCHE AD APPARIRE indipendente ed imparziale agli occhi della collettività, evitando di esporsi a qualsiasi sospetto di perseguire interessi di parte nell’adempimento delle proprie funzioni. Ciò, visto che l’Italia è ancora uno Stato di Diritto. Caro ragazzo, la manifestazione di volontà della Pubblica Amministrazione Azienda Ospedaliera di Caserta si “completa” nel momento in cui l’iter procedurale, finalizzato alla adozione del relativo atto deliberativo, viene, appunto, a “completarsi” con la pubblicazione dell’atto stesso nell’altrettanto relativo sito aziendale. A qualsiasi fase della procedura finalizzata alla “conclamazione” “della approvazione atti e nomina vincitori” dei 29 (sic!), Lei NON poteva e NON doveva partecipare. Giovanotto, per il momento, Le deve bastare questo. Con riserva, ovviamente, di ulteriormente dedurre, ma non a Lei. Giovanotto, le premesse sono state due. Le annotazioni finali a margine sono altrettanto due. La prima: avrebbe fatto assai bene a non fare commenti!!! Excusatio non petita, accusatio manifesta e/o, se Le piace di più, culpa manifesta; la seconda: speriamo davvero, che questa volta, Magistratura ed Onorevoli vadano sino in fondo senza guardare in faccia a chicchessia. Signori Magistrati, Onorevoli, a questo avviso pubblico per titoli e, stranamente, colloquio, hanno presentato domanda di partecipazione 972 Soggetti. Si sono presentati a sostenere lo strano colloquio 190 Soggetti. Hanno rinunziato a partecipare, quindi, 782 Soggetti. Classificati in graduatoria, nei primi 29 (sic!)  Soggetti tutti già interinali in servizio nell’ospedale. Hasta la suerte…giovanotto!

14 Commenti

  1. Caro dottore o cittadino io posso essere chiunque e Le dico che intanto io godo di questo contratto.
    La magistratura è dormiente e capirete bene il perché….. purtroppo i collusi e i corrotti stanno ovunque….. io non mi spavento di niente e sapete perché???? Ci sono persone intoccabili e con i magistrati si dice che vanno anche a letto….. Venite e indagate su tutti noi…. poi vediamo se si smuove qualcosa. Siete ridicoli e poi dottore Lei ha fatto un giuramento e la vita me la deve salvare se ne ha le qualità, altrimenti mi devo raccomandare di nuovo a qualcuno ma in questo caso a Nostro Signore.

    • gentile sig.ra Giovanna continua a dire delle cose opportune e sempre ancor di più prossime alla necessità che si inizi a cambiare e proprio partendo da Lei! Sembra poi che già faccia parte del contesto degli intoccabili anche Lei; su tutti voi già si sta indagando e giustamente la vita gliela potrò salvare secondo il mio giuramento nella misura delle cose che so fare e, quindi, a questo punto si affidi senza meno a Nostro Signore tanto sotto il profilo medico-legale il nesso di causalità faremo in modo di non renderlo evidente!

      • Excusatio non petita accusatio manifesta.
        Sapete come muovervi quando fate i guai….! Povera gente.

  2. Siete tutti bravi, ma vi rode tanto????
    Allora fate in modo che si muove la magistratura se siete capaci e poi vediamo la pernacchia a chi la fanno.
    Avete rotto l’anima voi e questo avviso, si sa ed è risaputo che l’avviso pubblico era per noi interinali, non per tutti ma per i pochi…. quindi non rosicate più che avete rotto il cazzo.

    • Gentile sig. Alessio o gentile sig.ra Giovanna, così come sembra indicarla la dott.ssa Nardi, siamo tutti d’accordo che Lei poteva dover avere tutta la disponibilità, l’unicità dell’Avviso e l’apertura dei suoi protettori che, a breve, pagheranno caro l’impegno; ma dimentica fondamentalmente un aspetto più volte considerato, più volte sottolineato, più volte sottoscritto indipendentemente dalle sue necessità e dai suoi “sudati” titoli, che Lei nasce da una selezione “innaturale”, “immorale”, “antietica”, “antigiuridica”, da un patto “vizioso”. Ha avuto dalla sua un Avviso cucito “ad corporem” e, non ultimo, un Avviso che si è ricollocato e ispirato a termini giurisprudenziali, sì idonei alla valutazione dei suoi “titoli”, ma con mezzi e strumenti non idonei alla prassi corretta e comune! Siamo tutti d’accordo che sia stato cucito e “custom” per gli interinali e la ringraziamo tutti per questa sua esplicita affermazione e dichiarazione da sottoporre alla lente attenta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ma nell’Avviso al di là della definizione della modalità e degli elementi tecnici, l’Azienda avrebbe dovuto considerare solo una quota percentuale; perchè, altrimenti, gentile sig. Alessio o gentile sig.ra Giovanna, i dipendenti delle Amministrazioni Statali non saranno se non il “cul di sacco” dell’intimo rapporto anomalo e corruttivo tra politica, sindacati ed elettori! Spero che con questo comprenda una volta e per tutte che nessuno sia in pratica e concretamente contro di lei; è inutile che si agita a difendere questa scelleratezza; tutti sono contro chi le permette di pensare come lei pensa, ossia con temi e contenuti antisociali, antidemocratici e antimeritocratici! Cara sig.ra Giovanna o sig. Alessio, si dia un monito di moderazione in quanto è anche riprovevole sapere che nelle stanze amministrative della nostra Azienda Sanitaria ci siano soggetti così rissosi, ma come sembra così poco pregni di cultura e filantropia e, poi, non dimentichi una cosa: può essere che al P.S. potrei essere il medico in grado di salvarle la vita, cara sig.ra Giovanna o sig. Alessio, la vita è fatta di scoperte anche amare e la sua potrebbe essere molto, ma molto poco ragguardevole per lei e tutti i suoi amici interinali ed in numero di 28, meditate prima di interloquire e, poi, sappiate moderare i termini. Dietro ad un messaggio, dietro a idee sane, ben circostanziate, ben comunicate e intrise di arguta ed acuta semantica non vi sono fantasmi!

  3. Ho voluto apertamente attestare alla dott.ssa Nardi la più reale cogenza di unità ed adesione ai suoi civili propositi di meritocrazia democratica; ma al sig. Francesco Maiello, consulente aziendale, non posso indicare che le Sue manifestazioni di difesa di artificiosi elementi tecnici di matematica di impresa su base corruttiva trovano giustificazione solo grazie ad improbi progetti giurisprudenziali predeterminati! I nomi dei 29 vincitori sono edicole a vista e la Direzione Sanitaria la cornice più evangelica!

      • Gentile Giovanna. o preferisce continuare con la farsa dell’Alessio si, Alessia forse? Comprendo che a lei siano indifferenti sia il rispetto che si deve agli altri, sia quello che si dovrebbe a se stessi ed è proprio nella consapevolezza, che lei abbia perso di vista, soprattutto la sua di dignità, che la invito a recuperare in fretta, almeno i cocci della spocchia, dal momento che qualcuno sta preparando gli striscioni in suo onore. sarà necessaria una discreta dose di humour per timbrare il cartellino con il sottofondo dei fischi! Bah…Contenta lei contenti tutti.

  4. Mi permetto di intervenire premettendo che la dott.ssa Nardi non sia mai stata, come sembra, dell’idea di difendere interessi o posizioni di alcuno, ma anzi e al contrario abbia sempre dimostrato di riportare in ogni sua discussione pubblica le regole della prassi della democrazia.
    L’analisi dei costi che si supportano quasi a principio di legalità ed efficienza amministrativa sarebbe ratificabile nella misura della matematica dei conti; ma, in vero, non è esplicativa, di fatto, né di etica, né di giurisprudenza democratica. I vincitori del concorso, come sembra, appartengono a quel “parterre”, ossia a quel ristretto numero di beneficiari di un contratto di lavoro somministrato gestito da qualche Agenzia di Lavoro e allocabile, a detta di molti, al patto scellerato tra partitocrazia e bacino elettorale inclusivo di alcuni ed esclusivo di tutti gli altri.
    Come dicono taluni: una sorta di premialità per fedeltà elettorale! Il lavoro somministrato mediato dall’Agenzia Interinale diventava e diventa sovente l’epilogo naturale di favori, di voto di scambio ed interessi personali particolari, anche di secondo letto, sempre come dicono tanti! Entrando nel merito della vicenda sembra che gli attori del procedimento dell’Avviso Pubblico nel considerare i titoli dei partecipanti non si siano resi evidentemente conto che nella valutazione elettiva non si possa, a discapito di tutti gli altri, veri partecipanti e con capacità proprie, stabilire che l’esperienza maturata da un lavoro somministrato dall’Agenzia di Lavoro; ripeto come dicono, infundibolo di voto di scambio, possa divenire un “titolo” in quanto fonte di un lavoro somministrato e prestato ad hoc ed in base a quelle regole di ingaggio, che lei potrà bene immaginare, improprie e fondate sullo scambio corruzionale e, poi, ed ancor di più, perché per costoro bisognava nell’Avviso Pubblico stabilire una doverosa quota percentuale; difatti, avrebbero potuto sì partecipare, ma in modo assolutamente dedicato a loro e per i servizi resi alla stessa Amministrazione Sanitaria che, in tal caso, non sarebbe un organo terzo, ma addirittura inqualificabile per stabilire la corretta valutazione dei titoli da essa stessa erogati.
    Ancor più precisamente, questo Avviso Pubblico ha avuto come finalità parodossale, ma reale, una formula scorretta e sfacciata di “stabilizzazione impropria” dei lavoratori interinali nel contesto dell’Amministrazione Aziendale Sanitaria Sant’Anna e San Sebastiano! Questa stabilizzazione, in genere, sarebbe prevedibile da una condizione lavorativa determinata ad una indeterminata, ma non in specie a partenza da questi presupposti, così sembra che dovrebbe funzionare in uno stato civile!
    E’ invereconda una tale prassi e, soprattutto, una valutazione dei titoli che, diversamente, avrebbe potuto trovare accoglimento solo nel caso in cui questi lavoratori avessero avuto, ripeto, una derivazione primaria da un vero e proprio Avviso Pubblico principale a tempo determinato e non da un “lavoro interinale”, che, ripeto ancora per migliorare l’intendimento, non potrà mai produrre titoli così come indicato nel bando e nei relativi criteri di merito, ma “esperienze” la cui valutazione non potrà mai essere superiore a quella di un titolo di studio maturato presso altri e certificato da organi terzi in quanto, poi, nella verità dei fatti quel lavoro interinale e, per niente motivato, in questi termini per la collettività ha avuto già sia costi superiori e, ancor di più, nato da un vizio di base, informato ad una selezione “innaturale”, ossia non per competenza, ma per virtù indimostrabili civilmente e concorsualmente, e poi da chi?!?
    Siamo di fronte all’ennesima ratifica di qualcosa di pericoloso, incongruo, inopportuno ed al di là di ogni formula di regola civile che sancisce in modo radicale la regola della raccomandazione ad ogni costo!
    Ratificare il pensiero cinico e debole della visione economica dei lavoratori e, poi, il fatto della trasparenza evidente dalla pubblicazione sul sito è cosa buona e giusta, ma sinceramente ridicola, risibile ed ipocrita. Si dimentica, talora, che le regole di un paese civile non possono passare attraverso questa sola ed esclusiva regola dei conti o l’impune protervia di pubblicare su un sito web certe formule di “capacità” amministrativa. L’esito della graduatoria mancherebbe per tanti esseri umani e civili di ogni genetica di legalità e suggellerebbe in modo perentorio che il territorio e il singolo cittadino non possano avere in questo ambito di circoscrizione ambientale legittima aspirazione al lavoro se non con il patto raccomandatorio politico, il voto di scambio e la donazione impropria di affetti, sempre come dicono, ai fini allocativi lavorativi. La matematica, bellissima disciplina, non può proprio diventare, a questo punto, un’opinione!

      • Sono sinceramente io a ringraziarLa per aver dato spazio a contenuti di verità. Spero sinceramente come Lei che questi fatti, così ben delineati, abbiano necessario seguito giudiziario e rendano all’Amministrazione Sanitaria “Sant’Anna e San Sebastiano” il lume razionale ed il sussulto etico di un’immediata e doverosa revisione della graduatoria escludendo da subito tutti coloro che diversamente vorrebbero continuare a godere di un “vizio” formale e di merito.

  5. Gentile Francesco Maiello, è assai originale che chi sostiene di aver letto i diversi articoli da me scritti sull’argomento. mi chieda cosa io abbia voluto far capire. Evidentemente non ha letto con attenzione. Io non ho voluto far capire nulla né lo lasciato intendere nulla, semplicemente perché io ho espresso con grande chiarezza il mio pensiero e quali erano le mie valutazioni…Per quanto riguarda il regolare concorso, le ricordo che è stato bandito e che per consentire ai 29 di partecipare ed eventualmente vincere, si è fatto ricorso al solito paraustiello dell’avviso. Devo aggiungere altro o questa volta sono stata chiara? Poco importa per quel che mi riguarda se l’Azienda continua a gettare i milioni dalla finestra, come puntualmente fa, a me interessa il “principio”, conosce?? e per essere ancora una volta chiari e crudi: a me interessa che 29 persone potenzialmente meritevoli sono rimaste a piedi, mentre altre 29, senza sforzo alcuno, hanno potuto soffiare loro una opportunità…ma lei tutte queste cose le sa molto bene …ha soltanto voluto fare un pò lo spiritoso con l’occhio stellato, giocando con i numeri ed io come vede le ho dato soddisfazione. Adesso però le dico in confidenza che inizio ad avvertire un leggero fastidio… Hasta al vista

  6. Gentile dr.ssa Nardi, sono un consulente aziendale e, poiché sto leggendo molto su questa vicenda degli interinali, vorrei chiarirmi le idee. Come tutti sanno un interinale costa ad una Azienda almeno il 20% in più di un dipendente ordinario, per questo la normativa attuale disincentiva l’uso di tale strumento aumentando progressivamente il costo d’utilizzo. Andando ai numeri: 29 assistenti amministrativi all’anno costano alle casse dell’azienda € 829.400 di cui circa € 165.880 sono il ricavo che l’azienda interinale ha per prestare il personale all’AORN. Un ulteriore 5% l’azienda interinale lo consegue per effetto delle detrazioni e deduzioni sulle tasse acquistando ad esempio autovetture, tv-monitor, oggettistica varia etc. Insomma , dato, lo ha reso noto negli articoli, che la storia degli interinali va avanti da almeno dieci anni è lecito pensare che l’AORN ha speso € 2.488.200 in più per l’uso del personale, magari andati chissà dove. Detto questo, lei, insomma, vuole dire che sono stati buttati milioni di euro e non si è fatto mai un concorso e sta utilizzando tale modo per far capire una realtà fatta di approfittatori sulle spalle della povera gente? Perché, diversamente, trattandosi di una procedura concorsuale che ancora oggi vedo pubblicata con grande trasparenza sul sito dell’ospedale, non capisco cosa voglia far capire o quali interessi devono essere difesi e che difende lei.
    Grazie e cordiali saluti.

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