OSPEDALE MOSCATI, RACCOLTA PLASMA ED AVVIO DELLA CURA, IL DG RUSSO MOSTRI L’AUTORIZZAZIONE DELL’AIFA

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   –       di Francesca Nardi     –                   

Talvolta, leggendo dichiarazioni impegnative e di sicuro effetto, come ad esempio quelle che la consigliera comunale di Aversa Imma Dello Iacono, si azzarda a rilasciare, è quasi naturale chiedersi se all’Asl di Caserta, abbiano perduto del tutto il senno o si stia, scientificamente, trascinando la popolazione di Terra di Lavoro, in una realtà sanitaria parallela, costruita a misura di business, facendo leva sull’ignoranza dei fatti e delle norme.  L’iniziativa della consigliere di Italia Viva che qualche tempo fa, aveva sollecitato i cittadini guariti dal Covid a recarsi al Moscati, per donare il plasma, aveva destato una certa perplessità che non avevano esitato a manifestare…Reazioni dell’Asl?, lettera morta …Ebbene la solerte consigliera, un paio di giorni fa è ritornata alla carica ed è addirittura andata oltre:  «Per fare in modo che il plasma iperimmune possa rappresentare una soluzione efficace alla cura del Coronavirus anche sul nostro territorio, oltre al gran lavoro che sta svolgendo il personale medico, c’è bisogno di una regia regionale che regolamenti, il processo. È per questa ragione che ho attivato la filiera politica di Italia Viva e ho chiesto un incontro con il presidente della commissione sanità regionale Vincenzo Alaia che avrò nelle prossime ore». Allora…gentile consigliera, con tutto il rispetto per il signor Alaia, la cui funzione sull’argomento sensibile in questione, riteniamo sia del tutto marginale, lei ha mai sentito parlare di autorizzazioni, permessi, concessioni, incarichi e cose del genere che hanno uno stretto legame con la trasparenza?,  e soprattutto chi ha autorizzato l’Ospedale Moscati alla raccolta le plasma?, l’Aifa?, chi lo dice?, lei? non è sufficiente e visto che lei agisce come se fosse autorizzata a farlo, dovrebbe esibire la classica carta scritta, o no? Inoltre ha mai sentito parlare di protocollo TSUNAMI?, e quel che più conta,  ne hanno mai sentito parlare alla direzione strategica dell’Asl?,  bella domanda vero?…chissà chi potrebbe rispondere…Non crediamo che lei ne abbia mai sentito parlare, altrimenti non avrebbe resistito alla tentazione tutta femminile, di esibire la sua cultura esotica in materia e sicuramente l’avrebbe citato…perché vede…per organizzare quelle mirabili cose che lei promuove in sintonia con il Rotary,  con il beneplacito immemore del Correra,  è indispensabile soprattutto non confondere la vendita dei ciclamini per finanziare un progetto new generation, per la tutela delle foche monache, che sono in via di estinzione, con qualcosa di assai più complesso ed importante e delicato come la raccolta del plasma. Vede… lo studio TSUNAMI (acronimo di TranSfUsion of coNvaleScent plAsma for the treatment of severe pneuMonIa due to SARS.CoV2), è uno studio nazionale comparativo randomizzato per valutare l’efficacia e il ruolo del plasma ottenuto da pazienti convalescenti da Covid-19. Lo studio, attivato su indicazione del Ministero della Salute, è promosso dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’AIFA e vede al momento coinvolti 56 centri, distribuiti in 12 Regioni. La consigliera Dello Iacono ha dichiarato che l’Aifa ha autorizzato il Moscati di Aversa “ad avviare le cure attraverso il plasma” e che il Ds Correra le ha detto che il problema al momento sarebbe la carenza di plasma…da qui le beau geste della consigliera, che ha lanciato l’appello per la donazione… Il tutto benedetto dal silenzio assenso o ignaro della direzione generale dell’Asl che, quando si tratta di emettere anche un sol fiato sulle “faccende” del Moscati, è sempre impegnata altrove.. . Forse sarebbe il caso di approfondire l’argomento visto che stiamo parlando di cose assai serie…come il plasma, il sangue, la salute della gente…già la salute della gente… ed è addirittura indispensabile essere chiari e trasparenti visto che  nel tempo, sul sangue e derivati,  molti delinquenti non si sono fatti scrupolo di lucrare…Quindi… il momento che stiamo attraversando, richiede chiarezza estrema e la direzione dell’Asl deve esprimersi sull’argomento, dal omento  che nell’elenco delle strutture che in Italia possono partecipare al progetto Tsunami, il Moscati non figura e non figura neppure nell’elenco dei centri attivi ed autorizzati…ma se la consigliera Dello Iacono sostiene che l’Aifa ha addirittura autorizzato il Moscati, ad avviare la cura con il plasma, dobbiamo ritenere che vi sia un’autorizzazione particolare …. perché non osiamo pensare che la consigliera di Italia Viva, rilasci dichiarazioni senza cognizione di causa e soprattutto senza avere contezza della gravità di ciò che afferma. Restiamo quindi in attesa di leggere l’autorizzazione dell’Aifa. Nel frattempo offriremo la possibilità ai lettori di leggere un documento chiaro ed autorevole sull’argomento in questione. Hasta la vista!

Dopo la trasmissione delle Iene del 12 novembre u,s, in cui si è parlato anche del Centro Trasfusionale del Cardarelli, siamo venuti a conoscenza della lettera che il dottore Michele Vacca, direttore della Uoc Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Cardarelli, ha inviato ai suoi colleghi e che riteniamo sia oltremodo utile portare a conoscenza di tutti.  Accade purtroppo, che la discrezione talvolta eccessiva dei ricercatori e professionisti seri come il dottore Vacca, inconsapevolmente presti il fianco a qualche cialtrone che, sulle iniziative altrui, costruiscono il loro tornaconto. Ogni qualvolta verremo a conoscenza di note interessanti che inducono ad una seria e consapevole riflessione su argomenti di primaria e fondamentale importanza come, appunto quello trattato dal dottor Michele Vacca, le pubblicheremo integralmente, affinché all’utenza non arrivino soltanto le frange talvolta imbastardite da qualcuno che ne trae ciò che gli torna utile, imbastendo nelle periferie incontrollate del sistema il proprio personale business. La cosa desta meraviglia?, e perché mai?, sarebbe la prima volta che i saprofiti entrano in azione?

La lettera del dottor Michele Vacca ai colleghi

Oggetto: plasma da donatore Covid: informazione e disinformazione

Preg.mi colleghi

in merito alla trasmissione delle “Iene” del 12/11/2020 che ho seguito come molti di voi da casa, con crescente sgomento e che, anche se per pochi secondi, ha coinvolto il Servizio Trasfusionale del Cardarelli, al fine di rendervi consapevoli dei fatti reali, ho ritenuto di scrivere questa nota.

Questi sono i fatti:

1) E’ una terapia consolidata? Ad oggi, la terapia mediante plasma da donatore convalescente NON è una terapia consolidata. I report pubblicati son contradditori ed anzi l’unico studio randomizzato con un numero di casi accettabili peraltro pubblicato su una rivista ad alto impatto (1) ha concluso per l’inefficacia di questa terapia. Questo studio è stato però fortemente criticato dalla comunità per l’inefficacia di questa terapia. Questo studio è stato però fortemente criticato dalla comunità scientifica europea che ne ha evidenziato blas importanti. Tuttavia come vedete la questione è tutt’altro che consolidata.

2) Sudi sperimentali, il protocollo TSUNAMI. Proprio per i motivi sopraesposti, sono in corso numerosi trial in Europa e nel mondo e l’Italia da questo punto di vista si è dimostrata molto organizzata, riuscendo nell’impresa di riunire in un unico studio multicentrico e multi-Regione numerosissimi Centri Clinici e Servizi Trasfusionali che hanno aderito al protocollo TSUNAMI sotto l’egida dell’ISS e del Centro Nazionale Sangue. Si stanno raccogliendo numerosissimi casi e dati con rigorosissimo metodo statistico e scientifico e speriamo potremmo dare presto risposte conclusive sull’efficacia o meno di questo trattamento.

3) La partecipazione della Campania. La nostra Regione è stata pioniere, insieme alal Toscana per far partire il protocollo TSUNAMI, all’inizio dello studio solo 5 Regioni (tra cui noi) si erano consorziate, ora sono coinvolte tutte le Regioni italiane e l’ISS. Essendo uno studio sperimentale, i Comitati Etici aziendali hanno avuto un ruolo fondamentale: è stato nominato il principal investigator nella persona del dottor Roberto Perrella del Cotugno ed i co- investigator nelle altre province della Regione, sono stati identificati i Servisi Trasfusionali a supporto delel UNità cliniche coinvolte (l’elenco èa  vostra disposizione). Insomma si stanno raccogliendo casie  dati-

4) Il ruolo del Cardarelli. Il nostro Servizio Trasfusionale attualmente non fa parte dello studi,  essendo il Cotugno supportato dal  suo Servizio Trasfusionale SIMT Monaldi. Ed è questo il motivo per cui non raccogliamo plasma Covid, semplicemente perché non siamo autorizzati a farlo essendo appunto la procedura ancora in fase di sperimentazione. Siamo però prontissimi a raccogliere e produrre plasma Covid non appenal’autorità regolatoria preposta, il Centro Nazionale Sangue, darà via libera alla produzione come per gli altri emocomponenti,

Progetto europeo. La nostra Azienda, grazie alla dedizione di persone che isnieme al sottoscritto hanno sacrificato giorni di ferie nel mese di Agosto, è riuscita nell’impresa di ottenere un cospicuo finanziamento dalla Comunità Europea proprio per potenziare la rete Regionale di raccolta del plasma Covid. L’Aorn Cardarelli sarà quindi il propulsore per l’erogazione in tutta la Regione di strumenti e formazione per la raccolta estensiva di questo emocomponente. Non tutte le REgioni ci sono riuscite.

Considerazioni personali. Il metodo scientifico ha regole diverse da quelle televisive. Il programma in questione ha il merito sollevare la discussione su molti argomenti, ma evidentemente quando si occupa di questioni scientifiche c’è sempre qualcosa che non quadra. Stiamo ancora aspettando una trasmissione riparatoria in merito alle numerosissime puntate dedicate all’endorsement delle “iene” al metodo STAMINA che si è dimostrato in seguito una bufala criminale. Al contrario di quello che sapevamo di STAMINA ora tutti noi speriamo fortemente che “le iene” abbiano ragione e che la terapia con il plasma da donatore convalescente risulti efficace. Ma appunto lo dobbiamo dimostrare  in modo rigoroso e definitivo, ed è quello che stiamo facendo.

 

1 commento

  1. Più passa il tempo e più mi rendo conto che parlano di solito le persone che hanno fiato e non competenze. Competenze? E che diavolo significa questa parola? Mica va ad identificare persone che hanno studiato, buttato il sangue, sofferto, praticato e di nuovo studiato! Le competenze si acquisiscono con la nomina o attraverso Facebook. Tu sei primario perché sei stato nominato primario, tu tuttologo perché dio così vuole. Tu invece puoi dire tutto quello che ri passa per il cervello perché sei un unto dal signore.
    Questa è la situazione in italia, questa è la situazione amplificata 2000 volte in Campania, questa è la situazione assoluta nell Asl di Caserta.
    Non riesco a ritrovare un singolo dirigente che abbia la qualifica per sedere e decidere nel suo orto.
    Tra poco laureati in biologia effettueranno operazioni a cuore aperto e avvocati gestiranno i centri trasfusionali. Comunque non ci sono andato molto lontano, la situazione all Asl di Caserta è questa.
    Protocolli ? Autorizzazioni? Ma che minchiate di parole sono?
    Qui vige la logica del facim ammuina. Si fa per far vedere, che poi funzioni o meno, non conta. Basta che sia scritto nelle carte.
    La logica delle ‘carte a posto’ (che non sono in grado nemmeno di fare data la loro ignoranza e la creduta intoccabilita’).
    Insomma è un lavarsi la faccia continuo, ma il sapone è finito!
    Povera gente, poveri cristi, poveri coloro che si ammalano nel nostro territorio.

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