(f.n.) – Quando si parla di Paese a due velocità, ma soprattutto di doppia morale, siamo consapevoli della gravità di ciò che affermiamo o stiamo soltanto infarcendo l’assunto di coreografie dialettiche?, e quando, dall’ultimo banco, uno si alza e urla che un “uomo potente”, accusato di corruzione è già un martire a prescindere, mentre un “uomo normale”, meglio se professionista, non è mai tanto innocente da essere scagionato completamente, per caso c’è qualcuno che va oltre l’ “ola” di rito, che, come una parabola ascende per discendere velocemente, affogando nella palude dell’indolenza? Qualcuno dovrebbe spiegare ai cittadini di quel Paese che, leggendo l’articolo 3 della Costituzione, si era fatto un sacco di illusioni, che la verità delle cose del mondo, l’aveva già detta Clint Eastwood in un film western, quando dichiarò: “la legge è uguale per tutti, ma io sono un po’ più uguale”. Quella che: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, da questa parti è diventata una variabile assieme al fenomeno dell’uguaglianza…e vediamo perché. Il fatto che il neocommissario alla Sanità in Calabria, Rettore uscente della Sapienza, Eugenio Gaudio, sia indagato dalla Procura siciliana, nell’inchiesta sui concorsi all’Università di Catania, sembra costituire un dettaglio trascurabile per il garantismo (che al prossimo fatale nonché strategico irrigidimento, potremo definire “a comando”) di un governo e di un ministro che, de facto immemori, di aver ridotto la Calabria, al teatrino della parrocchietta, allestito per il passo d’addio di quattro comici impreparati, oggi offrono lettura di un rispetto e di un’attenzione, nei confronti dell’intelligenza media, del suddito appena appena “imparato”, che definire miserevoli è un eufemismo…Per contro…(e qui entriamo in pieno nella “variabile”)… se in piena emergenza covid, il Dg dell’Asl di Caserta, espressione dello stesso colore politico del governo, fa le pulci alle decisioni assunte dal tribunale del Riesame di Napoli, umiliando e costringendo tre medici di provata esperienza a non esercitare e a restare ai margini del pensiero collettivo, esposti al libero massacro della propria dignità, pare che vada tutto bene e nessuno debba fiatare, perché è tutto legittimo… Ovviamente, come abbiamo detto, essendo la legge uguale per tutti, ma essendo sia il Governo che Russo un po’ più uguali, ognuno prosegue per i fatti propri e secondo i propri interessi. Ma…c’è un ma…da cui non è possibile prescindere, sempre che non siamo a tutti gli effetti, la repubblica delle banane e la regione degli ananas… Mentre il Gaudio è in attesa di archiviazione essendo la sua posizione stata stralciata, dopo essere stato ascoltato dal pm e quindi a voler essere meticolosi, è ancora tutto in itinere, la posizione dei tre medici della provincia di Caserta, Emilio Pardi, Francesco Riccio e Domenico Barbato, indagati e quindi scagionati, nell’ambito di una inchiesta all’inizio dell’anno in corso, è stata invece, completamente chiarita dal Tribunale del Riesame nel mese di giugno u.s. Poiché le orecchie da mercante, sono il tratto distintivo dell’entourage del governatore De Luca e di questa nostra nobile Asl e, poiché vogliamo ancora credere nel valore e nella serietà delle maggioranze di governo, senza cavalcare nell’immediato, la tigre dell’opposizione…ebbene… noi abbiamo alla Regione una donna che dovrebbe rappresentare al meglio le istanze e le attese delle persone perbene e dei tre medici di cui sopra, essendo ella stessa un medico…Maria Luigia Iodice che sicuramente conosce la vicenda di cui sopra, anzi…desta non poca meraviglia che la solerte consigliera, non si sia già adoperata per mettere fine a questa inqualificabile ingiustizia…siamo certi che lo farà, quanto prima, anche e soprattutto alla luce delle recenti decisioni del governo, che vanno ben oltre quel garantismo di cui ci si ammanta quando conviene ma oggi rinnegano quel senso di giustizia che la classe dirigente della sanità locale, per inciso, vorrebbe farci credere di osservare. Hasta la suerte!
Si lanciano i bandi di protezione civile per reclutare medici che mancano come il pane e questi tre, che potrebbero lavorare egregiamente, li tengono a spasso…
E quando finirà questa camorria dei colletti bianchi e dei politici che ce li mettono?
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