ASL, UNITÀ DI CRISI, FEDELI ESECUTORI E… 61 ORE DI ATTESA PER UN CODICE VERDE

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tabella tempi attesa PS ASL, UNITÀ DI CRISI, FEDELI ESECUTORI E… 61 ORE DI ATTESA PER UN CODICE VERDE(f.n.) – Magari a qualcuno pungerà vaghezza di pensare che l’Asl sia un chiodo fisso e che lo sia il DG Russo, ma quel qualcuno peccherebbe di superficialità grave e soprattutto mostrerebbe una perniciosa disattenzione al particolare, a quell’insieme di particolari che congiungendosi e tornando a disgregarsi, forniscono dati e letture indispensabili alla conoscenza, suggerendo di prestare la massima attenzione a ciò che avviene e a ciò che l’Unità di Crisi promulga e che viene pedissequamente veicolato dalla direzione dell’Asl verso le periferie…con tutto il suo carico di assurdità, presunzione di infallibilità e approssimazione. Ebbene, consultando le tabelle ufficiali sui tempi di attesa per il triage nei presidi ospedalieri dell’Asl di Caserta troviamo in piena emergenza Covid 19, dei dati allucinanti…Ad esempio mentre il tempo medio di attesa per un codice verde nei P.O. di Piedimonte Matese e Sessa Aurunca è di 6 minuti, al P.O. S. Giuseppe e Melorio di Santa Maria C.V. risulta essere di 61 ore e 13 minuti…La domanda nasce spontanea: vi siete sbagliati,  oppure state eliminando le ragnatele dalla pazienza di quei poveretti che, da due giorni, attendono che qualcuno li degni di uno sguardo?, decisamente, caro Dg Russo, la comunicazione non è quello che si dice il suo forte…se si è trattato di un errore e può succedere, dovrebbe correttamente chiedere scusa, perché è così che si fa,  ed invitare chi di dovere,  alla correzione; qualora non si trattasse di un errore, dovrebbe, altrettanto correttamente, offrire uno straccio di spiegazione all’utenza sbigottita.  Si tolga il paltoncino dalle spalle, quindi e provveda! Per quanto riguarda invece i bollettini dell’Unità di Crisi, che quotidianamente ci informano sull’andamento del contagio, riportando regolarmente numeri e dati, leggiamo il resoconto della giornata del 28 ottobre u.s. e ci soffermiamo sul dato: Posti letto di degenza attivabili: 1500, posti letto di degenza occupati: 1218. Cosa significa “posti letto attivabili”?, che all’occorrenza possono essere ospitati 1500 pazienti, con la garanzia di una adeguata assistenza?, in virtù di quale acrobazia?, quella dell’accorpamento selvaggio dei reparti?, con master veloce per l’assistenza Covid?, il tutto, ovviamente, sempre  nel rispettoso ossequio delle concessioni che, non è detto vengano rilasciate dai primari privilegiati del ducato normanno? È appena il caso di evidenziare che il rapporto più basso tra posti letto e pazienti, registrato nelle province italiane, è quello della provincia di Caserta, quindi gli accorpamenti decisi da ingegneri, avvocati e farmacisti che bontà loro, non hanno mai visto da vicino una corsia di Ospedale, ma sono ugualmente componenti, ci dicono: esperti, dell’Unità di Crisi campana, stanno de facto, negando l’assistenza ai malati no covid, della provincia di Caserta. Tutto qui…semplicemente questo, senza se e senza ma. Hasta la verguenza companeros!