(mi.ma) – San Potito Sannitico/Gioia Sannitica – Stessa regione, stessa istituzione scolastica, la “Settembrini”, con due comuni confinanti ma in uno gli alunni dell’infanzia sono “in presenza” e nell’altro “a distanza”. È la bizzarra situazione in cui si trovano le famiglie dei comuni di Gioia Sannitica e di San Potito Sannitico in merito all’organizzazione delle attività didattiche per l’infanzia, ex materne.
Ebbene le famiglie che hanno portato i figli nei plessi di Carattano, Madonna del Bagno e Gioia centro hanno la possibilità di usufruire dei servizi formativi in presenza, fisicamente presenti nelle classi, secondo i criteri di sicurezza dei protocolli e gli orari previsti, come stabilito dalla ordinanza regionale che ha riaperto questo segmento mentre nel contiguo comune matesino le attività didattiche si effettuano in modalità a distanza, e quindi con didattica digitale.
È quanto stabilito in una nota della dirigente dell’istituto, con sede a Gioia Sannitica, una circolare inviata alle famiglie, ai docenti ai direttori amministrativi ed alle due amministrazione che fanno parte dell’istituto comprensivo statale “Settembrini” dopo aver sentito i due sindaci, Giuseppe Gaetano e Francesco Imperadore rispettivamente di Gioia Sannitica e di San Potito. Attività riprese dal 19 ottobre dopo lo stop regionale e fino al 30 di questo mese con modalità diverse e proteste, soprattutto, delle famiglie di San Potito.
L’istituto Comprensivo di Gioia Sannitica comprende: le Scuola dell’Infanzia (da 3 a 6 anni) di Carattano, Gioia centro, Madonna del Bagno e san Potito Sannitico; le Scuole Primarie (da 6 a 11 anni) di Gioia Centro, Madonna del Bagno e San Potito Sannitico; la Scuola Secondaria di 1° grado (da 11 a 14 anni) Di Gioia Centro e San Potito Sannitico.