DE LUCA E LA TERRA PROMESSA…MUTA! ED IL POPOLO ELETTO…MUTO!

0

   –          di Francesca Nardi          –                       de luca lapresse  DE LUCA E LA TERRA PROMESSA...MUTA! ED IL POPOLO ELETTO...MUTO!Succede anche ai sassi che rotolano giù dalla scarpata, di non potersi fermare …ed è successo almeno una volta ad ognuno di noi…la forza d’inerzia imprime velocità ad una corsa diventata incontrollabile, l’abbrivio di un mega bluff segue il medesimo percorso e la storia degli uomini, talvolta, muta improvvisamente, involvendosi, per gli effetti della follia strategica iniziale, di uno solo. De Luca oggi non può fermarsi. Il suo universo strategico, ispiratosi ad un drammatico colpo di fortuna, mostra il limite della provvisorietà e ciò che ha millantato, è sul punto di sfracellarsi sul banco di prova del tempo e delle stagioni e dei virus. I fatalisti parlano di nemesi storica…I brutti, sporchi e cattivi si limitano a dire che, in amore e in guerra tutto è lecito, tranne ciò che attraversa spietatamente la vita degli altri. De Luca non può fermarsi, avrebbe potuto farlo prima, ma la posta in gioco, rivendicava la ferocia coreografica con cui si è esibito senza alcun riguardo, né per le altrui disgrazie né per le contraddizioni sulle quali continua a galleggiare fin dal primo momento, all’alba del lockdown. Il popolo che inneggia al piccolo padre, non si è accorto di avere perduto la facoltà di parola, la brava gente che spara i tracchi, ogni qualvolta De Luca batte Crozza 1-0, non ha capito che De Luca, mettendo il bavaglio ai medici e alla stampa, l ‘ha condannata al silenzio perenne delle caverne, alle lande del pensiero disarticolato, alla clava che apre tutte le porte, al ritorno obbligato alla servitù della gleba…Il popolo eletto di De Luca e la terra promessa non hanno suoni né voci…la specie umana preferita da De Luca è muta! La tracotanza, l’ambizione, la vanagloria ed uno smisurato orgoglio, hanno tirato De Luca fuori dagli scantinati del consenso, in cui era confinato agli inizi dell’anno corrente, saltando in groppa al coronavirus ed alle nostre legittime paure, generate e rinfocolate da una illegittima e perversa manovra mediatica ai massimi livelli, che ci ha reso quasi incapaci, di essere razionali.  Infatti, facendo leva esclusivamente, sul doveroso rispetto delle regole e sull’istintivo e sano timore del contagio e sulla necessaria prudenza, non avremmo raggiunto i livelli comportamentali di tipo parossistico che ci distinguono da sempre nel bene e nel male, e che il De Luca e i suoi correligionari, stavano aspettando per entrare in azione. Avevamo bisogno del terrore …che giustificasse il sacrificio della reclusione che sarebbe stata glorificata ed apprezzata pubblicamente, da chi stava presentando la Campania al mondo, come un esempio di serietà ed efficienza…I popoli mediterranei si nutrono di emozioni e fare le linguacce a Milano non ha prezzo…per tutto il resto c’è delucacard che ci ha fatto salire sulla tigre per farci cavalcare con lui, il nostro quarto d’ora di celebrità dimenticando che ci spettava di diritto. Adesso De Luca cavalcherà all’ impazzata, cercando in autunno, di rendere credibile con i fatti, l’efficienza di primavera…ma questa volta dovrà fare i conti con i numeri reali e soprattutto con la coscienza di chi dinanzi ad un decesso, non avendo la diagnosi di tampone positivo o negativo ma indeterminato, decide di scrivere “salma da considerarsi positiva”. E con questo hasta la vista!