(f.n.) – Casagiove è una gran bella cittadina e la recente tornata elettorale le ha conferito una vivacità inconsueta…I “ludi” preelettorali dei vari candidati in campo, sono sempre assai interessanti, a qualsiasi “costellazione” appartengano, come lo sono le strategie dei più esperti nell’arte della politica, come del resto risultano assai intriganti, le interpretazioni ed i commenti generati dagli umori del giorno dopo, Molto si giustifica e molto si comprende ma… la manipolazione della verità dei fatti è sempre sgradevole, persino quando è sofisticata…quando invece è soltanto cialtrona, poco accorta, infarcita di un melenso quanto inutile, indulgere alla commozione e soprattutto orientata a far passare da bugiardo o da partigiano o da qualcosa d’altro e di poco edificante, chi denuncia un fatto, provando peraltro, la veridicità di ciò che afferma e pubblica, allora…dobbiamo convenire che tale manipolazione è molto più che sgradevole, è nauseante e chi manipola in maniera volgare la verità, non merita alcuna considerazione né rispetto. La famosa pratica del “voto di scambio”, che a Casagiove non è stata disdegnata da qualche candidato, è stata resa pubblica soltanto alla vigilia delle elezioni, ma, parliamoci chiaro… non si è trattato di alcun “mistero svelato” né di “sorpresa da lasciare di stucco la popolazione”…tutti sapevano come funzionava, tutti tacevano ma… quelli che, convocati ed interrogati dalle forze dell’ordine, hanno esibito prove inconfutabili, a sostegno di ciò che conoscevano in prima persona, sono stati prima etichettati pubblicamente nella maniera peggiore e quindi vengono umiliati dalle brave persone, che, dopo aver giocato con il voto di scambio, al momento sono intente a commissionare la vergognosa pubblicazione delle loro foto, scattate nell’intimità di una casa privata. È appena il caso di sottolineare che certe cose danno il voltastomaco, soprattutto se, chi scrive ha “ascoltato” gli audio relativi alle cofecchie, di cui si vuole negare a tutti i costi. l’evidenza. Detto questo, riteniamo utile sottolineare che non è assolutamente vero, che il candidato sindaco di “Casagiove nel cuore” non fosse al corrente della chiusura delle indagini a suo carico, cosa di cui, chi scrive si era opportunamente accertata. E tanto per concludere una vicenda squallida, addirittura “disadorna”, soprattutto per la ostinata incapacità da parte di qualcuno di ammettere l’evidenza, è appena il caso di aggiungere che un minimo di pudore residuo, dovrebbe impedire a chicchessia di citare con l’atteggiamento da vittima, episodi del passato, in cui vi furono altre indagini per voto di scambio e le accuse vennero ritrattate, qualche tempo dopo. Ognuno ha il diritto di avvolgersi e paludarsi nel saio che ritiene più adatto, alla sua presunta santità e rovesciare gli occhi verso l’alto ma…se si citano episodi che dovrebbero essere emblematici e rendere più mistico l’alone, attorno alla presunta vittima, è lecito ed assai naturale, per chi ha la “perversa” abitudine di riflettere, rilevare tutte le varie ed eventuali coincidenze che potrebbero aver provocato più di una perplessità…se dovesse per esempio capitare, che l’avvocato dell’accusa poi ritrattata e l’avvocato della difesa, avessero uno stretto rapporto professionale, chi tra di voi non si stupirebbe?, e se accadesse, per citare un altro esempio, che in molti giudizi si costituissero entrambi, avvocato dell’accusa e della difesa, come difensori dei ricorrenti e che in molte sentenze del Tar risultasse che l’avvocato dell’accusa eleggesse il proprio domicilio presso lo studio dell’avvocato dell’accusa, qualcuno tra di voi non sarebbe scosso da un leggero singulto di meraviglia? Noi brutti, sporchi e cattivi, sfidiamo chiunque a negare la benché minima emozione dubitativa e a dichiararsi di conseguenza e de facto, inerti ed impermeabili a qualsiasi sollecitazione del pensiero…Hasta la duda, siempre! (la duda non è una brutta parola, significa “dubbio”)