PRESENTATA LA MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO, SERVITA PROPRIO DALLA MANO CHE LO HA ACCAREZZATO…CIRO MARCIGLIANO!
– di Salvatore Zinno –
This is the end, beautiful friend
This is the end, my only friend
The end of our elaborate plans
The end of everything that stands
The end
No safety or surprise
The endI’ll never look into your eyes again
Così cantava Jim Morrison, mitico solista e cantautore dei Doors…This is the end, è finita!
È finita la sindacatura di Silvio Sasso.
È finita oggi, anche se noi di AppiaPolis lo stiamo spiegando da settimane (LEGGI), perché il Duca di Sessa Aurunca, il Consigliere Regionale neo-riconfermato Gennaro Oliviero, così ha decretato…pollice verso!
Oliviero decreta e Marcigliano esegue.
Si, proprio lui, il fido scudiero del Duca, l’uomo che ha costruito la propria esistenza in virtù del patto di sottomissione al potente politico sessano, ha eseguito la sentenza.
È proprio lui il “boia” (metaforicamente scrivendo) che ha portato Silvio Sasso al patibolo separandolo dalla sedia di primo cittadino alla quale sembrava saldato con la colla; Ciro Marcigliano, l’uomo che per quattro anni ha seguito come un ombra il sindaco – su ordine del Duca ovviamente – per verificare che eseguisse alla lettera le disposizioni provenienti dal “palazzo ducale”…ma arrivati ad oggi, seguendo seguendo, gli ha assetato la coltellata nella schiena.
Restando sul piano politico, quest’oggi, su iniziativa di Ciro Marcigliano, è stata depositata al protocollo comunale la sfiducia al sindaco Silvio Sasso, che dovrà essere discussa in un consiglio comunale appositamente convocato entro dieci giorni. La sfiducia è accompagnata dalle firme dei cinque consiglieri comunali del PD: Marcigliano Ciro, Di Meo Luciano, Di Meo Martina, Fusco Lorenzo e Sciarretta Luca; del consigliere di Passione Democratica Vernile Basilio – ma sarebbe più corretto chiamarlo “consigliere di passione Oliviero”; e in fine dei due consiglieri dell’opposizione: Tommasino Luigi e Pecunioso Emilio. Non ci sono le firme degli altri due consiglieri di opposizione: Truglio Mario e Verrengia Alberto di generazione Aurunca, ma dovrebbero esprimere voto favorevole in consiglio. Resterebbero in forse i due consiglieri del Circolo Vassallo Domenico Bevellino e Teresa Sasso, i quali lasciano trapelare che al prossimo consiglio comunale si daranno assenti.
Al Sindaco sfiduciato, sono rimasti solo i quattro consiglieri più improbabili della storia sessana: Massimo Schiavone (appena candidato e trombato al Consiglio Regionale) con la sua dipendente Ida Zuccheroso, Luigi Del Mastro (eletto con l’opposizione) e Riccardo Zannini. Questi, i quattro moschettieri al servizio del sindaco che non saranno certamente ricordati per chissà quali brillanti prese di posizione nell’assise comunale!
Dicevamo della mozione di sfiducia. Certamente non ci sorprende, tra l’altro proprio ieri avevamo elencato le prime teste da tagliare per volere di Oliviero (LEGGI), quello che ci lascia “perplessi” – senza andare ad utilizzare termini troppo complessi – è l’utilità di sottoscriverla oggi da parte delle opposizioni; cose ne guadagnano, se non altro, il dolce gusto di mandare a casa con soli otto mesi di anticipo un sindaco tanto avversato in questa consiliatura?
Tommasino e soci stanno facendo solo il gioco di Oliviero, per il quale il prossimo sindaco è già deciso e nuocerà soprattutto a Tommasino e soci; ma di questo parleremo dopo.
A dare la notizia della sfiducia presentata è stato proprio Silvio Sasso in un suo post nel quale indica chiaramente quali autori della stessa: Oliviero e i suoi seguaci! Un “seguaci” vergato con una certa dose di veleno.
Detto ciò, abbiamo capito che è così per l’opposizione, mentre per la maggioranza di fede olivieriana il disegno criminal/politico di Gennaro Oliviero va solamente eseguito e il sindaco va abbattuto senza esitazioni, punto!
Tornando a Silvio Sasso, Gennaro Oliviero gliela aveva giurata e gliela sta facendo pagare. Sasso si è reso colpevole senz’altro del peccato di “lesa maestà”, nel momento in cui ha iniziato a non seguire più gli ordini provenienti dal “palazzo del Duca”, ma il peccato mortale è stato quello di schierarsi con il gruppo guidato da Michele Schiavone, che nel frattempo aveva anch’egli rotto con il suo mentore Oliviero.
Il dato di fatto è la fine politica di Silvio Sasso, l’uomo del fare (a suo dire), l’uomo del passo dopo passo (a suo dire), l’uomo del “…con me mai più…” (sempre a suo dire), l’uomo che in quattro anni è riuscito solamente a raccogliere il risultati del lavoro della giunta precedente, intestandosi meriti non suoi e non condividendo niente con nessuno, l’uomo che ha reso: Baia Domizia, il teatro romano e gli altri gioielli storico/architettonici sessani, delle entità trasparenti ed inutili al bilancio comune, dopo che l’amministrazione Tommasino ne aveva innescato un piccolo rilancio. L’uomo che non avuto la capacità di lanciare un solo progetto a lunga scadenza per la collettività.
Inutile stare qui a ricordare tutti i passi falsi dell’amministrazione Sasso, basta andare a rileggersi le decine di articoli di AppiaPolis che ha puntualmente raccontato tutto, ed oggi restano sul tavolo altri quattro anni persi per il territorio aurunco.
È questa la cifra dell’amministrazione Sasso e di chi lo ha sostenuto.
Una fine politica, dicevamo, che difficilmente potrà riservare un colpo di scena finale…Silvio Sasso non avrà più occasioni propizie, perché le iene hanno già iniziato a banchettare con i suoi resti e non riuscirà più a trovare le giuste convergenze sul suo nome così come avvenne nel 2016.
La campagna elettorale per le comunali quindi è avviata a far data da oggi, i salti di schieramento sono già in corso e tutto sta tornando nel “normale” andamento della politica locale e dei suoi giochi e giochetti, governata saldamente, come sempre, da Gennaro Oliviero.
Come dicevamo prima, il prossimo candidato sindaco di Sessa è già deciso da mesi, lo hanno concordato assieme Gennaro Oliviero e l’onnipresente Lorenzo Di Iorio; assieme hanno siglato un patto per il quale Italo Calenzo – ex vice sindaco della giunta Tommasino – sarà il candidato da sostenere a tutti i costi per sbaragliare la concorrenza di Schiavone il quale certamente proporrà una sua lista con un suo candidato sindaco – già tempo fa parlammo di un “abboccamento” tra Michele Schiavone e Alberto Verrengia.
La certificazione di quanto stiamo raccontando viene fornita dal “solito” Marcigliano il quale fa bella mostra di una foto scattata tre sere fa a casa di Oliviero con un commento assolutamente eloquente che non può lasciare spazio a dubbi: “L’amicizia… pensando al futuro”! – dove risaltano in primo piano proprio: Gennaro Oliviero, Ciro Marcigliano e Lorenzo Di Iorio.
Ovviamente, queste nuove manovre che a breve verranno alla luce e che stanno sottraendo pezzi al centro-destra sessano (Italo Calenzo da un lato e Alberto Verrengia dall’altro), non faranno altro che indebolire la coalizione di Luigi Tommasino; ragion per cui ci chiedevamo: perché Tommasino stia assecondando Oliviero anche a suo stesso discapito.
In ogni caso, la sostanza della giornata è che la prima testa è saltata; quella di Silvio Sasso per mano dell’implacabile Gennaro Oliviero…sotto a chi tocca.
…Questa è la fine, mia bella amica.
Questa è la fine, mia sola amica, la fine,
Dei nostri piani elaborati, la fine
Di tutti quanti i dati, la fine
Nessuna garanzia o sorpresa, la fine.
In fondo agli occhi non ti potrò più guardare…
…cantava il poeta Jim Morrison.