A urne chiuse arriva in redazione una lunga ed articolata analisi di voto del leader di Uniti per Casaluce Antonio Cutillo. “Un tempo, quando esistevano le sezioni di partito, all’indomani delle elezioni, era sana abitudine fare l’analisi del voto.
Oggi che i partiti da Casaluce sono spariti, non ci sarà un’analisi, ma una “resa dei conti”.
Chi ha tradito chi
Nell’aberrante logica di cercare i colpevoli altrove, si tralascia di guardare prima in se stessi.
Un’analisi ve la facciamo noi, partendo da un punto incontestabile: le elezioni comunali del 2019, 16 mesi fa, solo sedici mesi.
La lista Movimento Civico per Casaluce si aggiudica circa 3600 preferenze.
I big della lista risultano essere: Pagano 759 preferenze, Zaccariello 587, Felaco 488, Sembiante 464, Migliore 422, Cesaro 389 e Marino 389.
A sostenere Pagano alla Regione Campania: Zaccariello, Felaco, Migliore, Cesaro, con in testa il Sindaco Tatone che, per sostenere l’amico fraterno Rany (parole sue), crea una pericolosa frattura in famiglia schierandosi contro lo stesso congiunto Sembiante che, unitamente agli altri parenti, ha tanto investito su di lui, sostenendolo incondizionatamente in questi anni, fino a portarlo alla più alta carica.
Insomma, quelli appena menzionati costituivano il gotha della lista del Movimento Civico: veri pezzi da 90 che facevano accreditare Pagano di circa 3000 preferenze solo a Casaluce… un sogno!
La realtà, purtroppo, è stata diversa per Pagano.
Quella che si è consumata a Casaluce potremmo definirla la RIVOLTA DEGLI SCHIAVI!
Questi pezzi da 90 che, durante le scorse elezioni avevano compiuto il miracolo, hanno raccolto TUTTI INSIEME solo 926 voti!
MAGRO BOTTINO se si pensa che a loro si sono uniti gli immancabili commensali di cene e buffet, oltre ai nuovi sostenitori in occasione delle regionali.
Tutti uniti avrebbero dovuto aumentare, in modo esponenziale, il bacino di voti di Pagano e consacrarlo il RE DELLE PREFERENZE.
Ma qualcosa non è girato per il verso giusto.
Marino candida la figlia in una diversa coalizione e, pur avendo rinunciato volutamente a fare campagna elettorale (e si è notato!), per una forma di rispetto che mai hanno avuto nei suoi confronti, sottrae all’armata da SOLO e, sia ben chiaro da SOLO, ben 264 voti.
In definitiva, chi avrebbe dovuto schierarsi con LUI senza SE e senza MA, ha preferito defilarsi mantenendo un profilo basso… ah l’ingratitudine dell’animo umano!!!
Dal suo canto, Sembiante, forte dell’aiuto dei Fibrino, fa incetta totale e conferma, se mai ci fossero dubbi, che la SUA famiglia muove 400 voti da sola!
Gli altri gregari si sono scelti ciascuno il proprio candidato: tanto Pagano non aveva bisogno di loro, c’erano i BIG a sostenerlo, oltre al valore aggiunto per essere stato SINDACO per due mandati consecutivi, consigliere provinciale ed oggi assessore della giunta Tatone…
E CHE VALORE AGGIUNTO!
Le conclusioni da trarre, a questo punto, sono semplici: i big hanno contato meno di 100 voti a testa, i gregari non pervenuti, Marino e Sembiante sono i veri ed unici vincitori… e ora
Sarebbe utile un’analisi delle ragioni del voto da parte di ideologi, politologi, statisti.
Noi, purtroppo, siamo semplici esseri umani che guardano al dato con lucida spietatezza.
Il nostro parere, senza troppi orpelli, è che Casaluce abbia punito l’arroganza del potere, intercettando (pericolosamente per Pagano) la sua apparente sottile logica degli AFFARI PERSONALI E DELLA SUA FAMIGLIA, con timide aperture solo a qualche utile pedina da lui mossa all’occorrenza.
I sostenitori di Pagano, che sembrano ahimé aver appreso alla cattiva scuola del loro mentore, hanno dimenticato che Casaluce è un piccolo paese dove la dignità, il contegno, la moralità, la serietà prevalgono ancora.
Non molte anime quelle di Casaluce che, negli annali della storia politica, non hanno mai accettato l’arroganza di chi si impone con la prepotenza, senza entrare in punta di piedi nelle loro case.
Un consiglio spassionato: fate l’analisi del voto in modo introspettivo, partendo da voi e non da chi vi avrebbe ipoteticamente tradito perché, se proprio vogliamo parlare di traditori, quelli siete VOI 4 TATONE, PAGANO FELACO, ZACCARIELLO.
Avete tradito i vostri elettori ed il mandato affidatovi per seguire, senza alcuna autonomia di pensiero, il cattivo esempio!
A Zaccariello vorremmo ricordare che non occorre reggere, quotidianamente, gli stipiti della casa comunale, fare la passacarte, porgere il braccio alla vecchietta di turno, presenziare ad ogni cerimonia per guadagnarsi la fama di “donna del popolo”.
Sarebbe sufficiente passare più tempo tra le mura di casa per studiare, con umiltà e per quanto possibile, documenti e proposte, spegnendo il telecomando di Pagano.
A Felaco vorremmo, invece, rammentare che l’ignavia è tra i peggiori peccati.
Attraversare il cielo politico di Casaluce come una meteora, senza lasciare alcuna traccia di sè, è quanto di più mediocre possa esistere.
Caro Tatone, a te consigliamo di non scodinzolare vicino al tuo padrone e di guadagnare una tua autonomia di giudizio: paradossalmente una decisione sbagliata, ma genuina, può essere molto più apprezzata di tante scelte pilotate!!!
Nei confronti di Pagano, poi, i suggerimenti si sprecano, ma qui, purtroppo, ci scontriamo con il muro della superbia che, neanche l’attuale triste risultato, riesce a scalfire!
In sostanza, chi scende in basso, prima o poi si sporca di fango e, voi tre, lo avete fatto seguendo un cattivo esempio.
Smettetela di sentirvi vittime, di additarci come i censori della legalità e prendete atto del fatto che, come lo schiavo di Platone, i casalucesi sono usciti dalla caverna nella quale li avevate rinchiusi confondendoli e manipolandoli e, finalmente, hanno scoperto la realtà, presentandovi il meritato conto!
ONORE AI GREGARI: a MARINO Nicola, alla FAMIGLIA FIBRINO con Stefano SEMBIANTE, a DI MARTINO Antonio, ad ESPOSITO Ania e a MARINO Armando.
Grazie a voi, forse, questo paese ha ancora una speranza: non la deludete
P.S. Martedì 22 settembre, all’indomani dei risultati elettorali, una leggera pioggerella ha bagnato Casaluce e, dunque, piazza Statuto.
Per noi è stato un segno di purificazione e di rinascita che ha spazzato via, lentamente ma tenacemente proprio come amiamo fare noi di UpC, i detriti di una politica malsana!”