EX CASERMA SACCHI, I DISSERVIZI ALL’ANAGRAFE VENGONO DA LONTANO

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 –       di Nicolò Antonio Cuscunà     –              anagrafe scaled EX CASERMA SACCHI, I DISSERVIZI ALLANAGRAFE VENGONO DA LONTANOLa mancata erogazione dei servizi anagrafe alla cittadinanza di Caserta, assurta agli onori della cronaca ed all’ira degli utenti sono cosa incancrenita e vecchia. La giunta comunale di Carlo Marino conosce bene le carenze di personale, conoscenza dovuta dalla lunga permanenza, in amministrazione attiva, dell’avvocato sindaco da Puccianiello. Se la memoria non fallisce l’attuale primo cittadino, si fa per dire, siede, con differenti titoli, in palazzo Castropignano almeno dal 1997, sindaco Luigi Falco. Ugualmente non è la prima volta che il nostro giornale s’interessa e rammenta l’importanza dell’erogazione, alla cittadinanza, dei semplici, indispensabili e dovuti servizi di Anagrafe e Stato civile. Sono trascorsi più di 4 anni dall’elezione di Carlo Marino a sindaco che nel circostanziato suo proclama, prometteva la “rivoluzione dei servizi ai cittadini”. Infatti, in più delibere di giunta e di consiglio, premettendo la presenza di due 2 o 3 dissesti finanziari, poneva in essere, almeno così prometteva, di risolvere la carenza di personale attingendo alla mobilità e comando da altri Enti. Così non ha fatto, al contrario ha distaccato personale, anche vigili urbani, presso altri Enti. Sempre nell’esercizio delle Sue funzioni, evidenziava la necessità di nuove assunzioni, spesso strombazzate a mò di banditore da piazza, per far fronte ai prepensionamenti, quota 100, e quiescenza per naturale raggiungimento limiti d’età. Inutili i ripetuti appelli, sollevati dalle OO.SS. di categoria F.P., appelli caduti nel nulla del vuoto istituzionale della “giunta Marino”.

Nell’assenza di personale e nell’incapacità di organizzare nuovi, moderni ed indispensabili strumenti di “servizio” telematico, a distanza, anche causa Covid 19, l’unica cosa concretamente avviata: il riconoscimento di “nove figure interne apicali”. Nominati i graduati senza esercito di prima linea né retroguardia. Insufficienza di personale, incarichi di comandi immotivati, spostamenti di favore, i disservizi si notano, si vedono e si pagano sulla pelle dei contribuenti. Giungere all’ufficio Anagrafe e Stato Civile, nel luogo decentrato dell’ex caserma Sacchi, sottostare a lunghe file d’attesa, esposti alle avverse e differenti condizioni meteoriche, caso mai dopo aver raggiunto il periferico ufficio a piedi, constatarne la chiusura per “mancanza di impiegati” è da:”…fate voi…” Questo accade nella città della Reggia (dis)amministrata dalla giunta Carlo Marino.

Per corretta informazione, di seguito elenchiamo una piccola parte degli articoli pubblicati dal nostro giornale” e trattanti gli argomenti di cui al precedente nostro.

…disservizi e carenza del personale, ma il sindaco Marino autorizza il distacco di un vigile urbano al Consiglio della Regione Campania – 29 dicembre 2019.

…furto all’uff. anagrafe di Caserta -Ex caserma Sacchi 3° furto con l’accesso sempre dallo stesso buco…Disservizi per interruzione linee telematiche-10.02.2020.

…criticità servizi demografici- Comune di Caserta- Ennesimo furto di documenti sensibili- Dura accusa CGIL F.P. per le incancrenite manchevolezze rispetto all’erogazione servizi ai cittadini, alla forza lavoro esigua, chiamata ad assolvere tali compiti 11.02.2020.

…critica all’amministrazione di Carlo Marino in tema di Organizzazione del Lavoro all’interno dell’Ente Locale, in sostegno alla dura nota sindacale di UIL F.P….08.04.2020.

Questa in sintesi la fotografia dell’Ente Comune prima istituzione più vicina e al “servizio” dei cittadini, questa l’amara realtà. Cosa dire? Non è questione di bilanci, di dissesti, di insufficienza di forza lavoro, è solo questione di “volere” ed il volere nasce da amore, competenze, fantasie e spirito di servizio verso la “RES PUBLICA”. Questione totalmente assente nella compagine di Marino & C.

L’amministrazione dell’illuminato sindaco Marino, inoltre, consapevole conoscitore che la costante diminuzione della “forza lavoro”, ha creato la diminuzione dei servizi al pubblico, a partire dal 2017 . La chiusura delle delegazioni decentrate, uffici pubblici presenti in tutti i quartieri della città. Dal borgo di CasertaVecchia a via Acquaviva, Tuoro, Casolla e San Clemente funzionavano per il conferimento di Servizi anagrafe e stato civile. I cittadini non erano costretti a recarsi negli uffici centrali siti in piazza Vanvitelli, successivamente in via Patturelli, locazione privata, ed infine alla caserma ex Sacchi di Falciano. La chiusura di detti Servizi anticipava di anni la diminuzione di personale. Con le delegazioni scompaiono i luoghi più immediatamente vicini alle necessità dei cittadini, con la chiusura della delegazione inizia il declino dell’anagrafe e stato civile. La colpevole responsabilità di funzionari, assessori al ramo e sindaco sono da individuarsi anche nell’abbandono dell’Archivio Storico dell’Anagrafe della popolazione di Caserta. Archivio cartaceo da anni abbandonato in terra in uno stanzino umido della ex Caserma Sacchi.