CASAGIOVE NEL CUORE RIGETTA OGNI ACCUSA. D’ANGELO: “PER VOZZA È UNA CAMPAGNA ELETTORALE MONOTEMATICA”

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DANILO DANGELO CASAGIOVE NEL CUORE RIGETTA OGNI ACCUSA. D’ANGELO: “PER VOZZA È UNA CAMPAGNA ELETTORALE MONOTEMATICA”In merito al caso degli striscioni apposti sui balconi di alcune abitazioni di Casagiove interviene l’avvocato Bruno Moscatiello, che presenta il gruppo “Casagiove nel Cuore“, per rispondere ai continui attacchi mediatici del movimento legato al candidato sindaco Giuseppe Vozza.

«L’articolo 6 della legge 212/56 stabilisce che non può farsi pubblicità figurativa ad eccezione che nelle sedi di partito. Un’indicazione operativa che esclude dunque le sedi dei partiti!

Pertanto restiamo basiti e sempre più perplessi nel dover accettare che il nostro concorrente in questa competizione elettorale sta elaborando una vera e propria saga politica, che sarebbe da ispirazione al regista George Lucas. Una realtà semplice da comprendere, poiché è contemplata dalla legge promulgata nel 1956 per regolamentare l’esercizio della propaganda elettorale.

All’uopo ribadiamo che Casagiove nel Cuore ha notificato nei termini di legge alle Autorità competenti verbali assembleari nei quali sono state istituite le sedi di partito della città legate al nostro schieramento.

Le ragioni di tale decisione vanno semplicisticamente ricercate in logiche preventive, al fine di evitare affollamenti nei comitati. Trattandosi di una tornata elettorale comunale affrontata in un periodo “difficile” legato alle restrizioni post Covid-19, abbiamo agito nel rispetto delle normative di prevenzione sanitaria e tutela pubblica, decidendo di distribuire il programma elettorale appunto presso le diverse sedi di partito».

Gli striscioni di “Casagiove nel Cuore”, che vengono in maniera assillante puntualmente contestati e usati come mezzo per vituperare la coalizione a sostegno del candidato Sindaco Danilo D’Angelo, ledendo la dignità e la rispettabilità che ogni uomo o donna costituzionalmente merita, non solo in maniera diretta, ma anche indiretta, sono stati considerati legali e legittimi”.

Non rinuncia ad una replica il leader Danilo D’Angelo:

«Questo è quanto già accertato da tutti gli organi di controllo sollecitati dai “Coraggiosi”, che invece di guardare la pagliuzza negli occhi altrui, farebbero bene a richiamare all’ordine i propri candidati. Nella fattispecie il candidato, ex consigliere di maggioranza, che nella giornata di ieri si è reso protagonista pubblicamente di un assurdo episodio all’interno di un ufficio comunale ad alta frequentazione, ossia l’Anagrafe, chiedendo che fossero rinnovate contestualmente all’incirca tre tessere d’identità in mancanza dei soggetti intestatari. Provvidenziale l’intervento di un funzionario comunale. Rimando dunque al mittente le frasi legate all’orgia del potere in tutte le sue spocchiose e malevoli esibizioni, della corruzione, della furbizia, dell’arroganza e dell’ignoranza crassa.

Mi chiedo cosa temono i nostri competitor il proliferare di comitati di cittadini o la grande partecipazione di popolo a fianco di “Casagiove nel Cuore”? Un ardimento per l’anima che brucia tanto al punto di dover ricorrere anche all’onorevole pentastellato Antonio Del Monaco, peraltro mai visto vicino alle problematiche del nostro paese, cercando di aggravare mediaticamente il quadro.

Non bastavano gli interventi di Questura, Carabinieri, Polizia Municipale e Commissario straordinario? Si sta insistendo per attivare un pressing mediatico per poter interloquire con i cittadini, ed ormai è troppo evidente l’intento meschino di una campagna elettorale davvero basilare incartata monotematicamente da un atteggiamento ipocrita che non rimanda ad un senso di legalità, né di giustizia. A questo punto ci permettiamo di consigliare, di muovere queste sacrosante critiche anche a chi compete per gli scranni della Regione Campania esponendo indicazioni di voto e volti sorridenti sempre sui balconi di Casagiove.

Casagiove nel Cuore e i suoi tanti sostenitori sono apertamente in tour nelle piazze e nelle strade della città per parlare dei problemi della comunità. Lascio a voi il “tempo per” la carta bollata».