di Francesca Nardi
Si redigono manuali, in collaborazione con l’Accademia della Crusca, sul linguaggio amministrativo
, con riferimento al genere di cui, pare si debba tener conto, anche nel linguaggio…inoltre ci si adopera per un uso non sessista della lingua italiana…insomma… ogni cura sembrerebbe orientata ad evitare che la donna possa essere offesa, anche soltanto involontariamente…cura che, ovviamente, conquista uno scarso riscontro nel quotidiano…Infatti…filosofie di comportamento e dichiarazioni di principio, restano, immobili per tradizione, sugli spalti della convivenza, più o meno civile, senza speranza di traduzione alcuna, al di là di quelle poche e patetiche costruzioni a senso, di cui ci fanno gentile omaggio, pochi generosi gentiluomini…ma al di là del rispetto di genere… comportamento e linguaggio dovrebbero essere improntati a quella correttezza automatica che, a quanto pare, è un azzardo considerare propria ad ognuno di noi. Nel sistema “coreograficamente confusionario” in cui siamo immersi, tutto sembra emergere tranne la misura ed il senso della stessa…e mentre risulta comprensibile, l’entusiasmo con cui il sindaco di Marcianise Antonello Velardi, ha accolto il decreto di archiviazione relativo ad un esposto contro di lui, presentato dalla Guardia di Finanza nel gennaio scorso dal consigliere di opposizione Dario Abbate, ciò che forse è meno comprensibile è la licenza poetica che si autoconcede il primo cittadino e che, legittimerebbe chiunque a fare lo stesso, se, invece di essere qui ad interrogarci sulla necessità del senso della misura, ciondolassimo mollemente da un albero, e di liana in liana passassimo da un filare all’altro dell’albero del pane ed istintivamente mandassimo la riflessione obbligatoria, all’ammasso…Sia chiaro che ci piacerebbe “un sacco” dire e fare quello che dice e fa il sindaco di Marcianise, ma non ne abbiamo il coraggio…non abbiamo il coraggio di sfidare il sistema compatto e monolitico che, se soltanto ci sognassimo di dire che i magistrati mandano “avvanculo” qualcuno, ci metterebbe un altro ostrakon in tasca, pesante come un carrarmato…E’ vero…la nostra è invidia allo stato puro…certe cose se le può permettere soltanto Velardi…e Velardi giustamente se le permette…Noi che, timorosi e timorati di Dio, prevedendo sfracelli giudiziari, dosiamo le parole e ciò nonostante, sbattiamo la testa contro il muro da tre mesi, per sapere chi sia la persona che ci ha querelato per diffamazione, facendo di noi degli indagati… e Velardi?, conosce persino la persona nelle cui mani è stata depositata la denuncia…Inutile continuare a logorarci alla ricerca disperata di uno sbocco strategico, che ci consenta di superare i nostri limiti…Inutile!!!, e chi siamo noi?, nessuno e chi è Velardi?, come chi è Velardi???, l’uomo della provvidenza…universalmente riconosciuto come tale…La nostra è invidia allo stato puro, dobbiamo ammetterlo… sarà tremendo farlo, ma non possiamo esimerci… finiremo soffocati dalla gelosia…e lui continuerà ad insultare Dario Abbate e tutti coloro che avranno osato respirare e sulle tracce di Saviano, diventeremo, per bocca sua, tutti delinquenti, amici dei camorristi e poveri imbecilli con la nocca… “Dario Abbate si è sognato il tram di notte e può andarsi a coricare”…avrebbero detto i magistrati, secondo Velardi…ma chi sono questi magistrati che si lasciano andare a queste considerazioni?, ma che giocherelloni!, ma chi l’avrebbe detto?, però…che simpatici!…Eh..sì…cambiano il mondo, la logica, l’estetica del linguaggio e la maniera di essere, Velardi docet ed il resto del mondo si adegua! Ragazzi, diciamolo una volta per tutte!, Velardi è un Grande, uno di quelli che con modestia ed umiltà ti guarda e dice: “… io sono io e voi non siete un c….” C’è soltanto una piccola precisazione da fare, riguardo le dichiarazioni del sindaco di Marcianise a proposito del Corriere di Caserta che peraltro dovrebbe essere Cronache di Caserta …laddove dichiara che “contravvenendo ad ogni regola elementare di giornalismo, racconta sulle sue pagine solo ciò che fa l’opposizione”…Contravvenendo noi, a questo punto, ad ogni timido suggerimento dettato dalla prudenza… è appena il caso di chiedere al sindaco di Marcianise, se il giornale al cui governo continua a presiedere, è davvero così in linea con le regole elementari del giornalismo, da sentirsi autorizzato a dare lezioni agli altri.