OSPEDALE, GAZEBO E REPARTI AFFOLLATI… DI PARENTI

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PS scaled OSPEDALE, GAZEBO E REPARTI AFFOLLATI… DI PARENTI(f.n.) – Aspettando il 21 settembre…serenamente… nel caos più totale…All’ingresso dell’Aorn gli addetti, autorizzati e non,  continuano a misurare la temperatura con i termoscanner, a chiunque passi sotto al loro naso, dopo di che, arrivederci e grazie… chiunque può avviarsi verso i vari reparti ed affollare corridoi e sale d’aspetto, sonnecchiare sulle sedie, allungare le zampette belle e sbuffare nell’attesa e via col tango, secondo la tradizione, che vuole il paziente dentro al reparto ed il suo piccolo clan di amici e parenti sul pianerottolo…Sic transeat il quotidiano ospedaliero, spalmato senza controllo, tra una mascherina a mò di collare ed un’altra vezzosamente legata al braccio come un cartier appezzottato…Laggiù, oltre i padiglioni maestosi,  nella palazzina a tre piani “grigiotopospento” in fondo al parco, cosa faranno mai i nostri eroi, per ingannare l’attesa, oltre a tenere d’occhio i sondaggi e a fare il pari e dispari con il saliscendi del consenso e del dissenso? Ah sì! …organizzano i gazebo a quanto pare, utilizzando i fondi delle donazioni per il Covid 19…Infatti, la determina 517, fresca di giornata prevede la posa in opera di 7 gazebo, da installare nell’area esterna del Cup, per contribuire al contenimento dei contagi nel rispetto del distanziamento sociale ed in considerazione del fatto che, le dimensioni della sala d’attesa del Cup, non consentono di ospitare il gran numero degli utenti che quotidianamente usufruiscono del servizio. La domanda sorge spontanea…dal momento che i gazebo sono strutture mobili, aperte lateralmente, cosa succederà quando arriverà il romantico autunno, con la pioggia ed il vento?, ma al di là di tutto…non dovrebbe essere la società che gestisce il Cup, che, adeguandosi obbligatoriamente alle norme vigenti, provvede all’allestimento delle strutture idonee alla sosta dell’utenza?, oppure il servizio svolto dalla società che, a suo tempo, ha vinto l’appalto per la gestione del Cup, consiste unicamente nella risposta “tutta scucciata” che ti rilasciano i dipendenti della stessa, quando “sostituiscono” i tututu a vuoto?… Le spese per i 7 gazebo in programma, dovrebbero gravare sulla società e non sull’Aorn, che potrebbe utilizzare il fondo donazioni Covid, per altro o no? Ed a proposito di Cup…come mai non si utilizzano i famosi Totem Cup?, in un ‘Azienda moderna ed efficiente sono addirittura indispensabili ma…se rendiamo tutto troppo efficiente ed automatico, come facciamo ad assumere figli, nipoti, cumparielli e cummarelle? Hasta la vista!