CASTEL VOLTURNO – Aperta un’inchiesta giudiziaria della Procura di Santa Maria Capua Vetere, pm dottoressa Marta Correggia, con l’accusa di presunto omicidio colposo contro ignoti, per la prematura morte di Daniela Brazza, 42 anni di Castel Volturno, deceduta, ieri sera, presso la clinica Pineta Grande. La donna è morta, secondo l’accusa dei familiari che hanno presentato una denuncia alla Magistratura, in seguito ad un’infezione sviluppatasi dopo gli interventi chirurgici per presunti problemi legati alla sua obesità. L’autorità giudiziaria e un’equipe medica nominata dalla Procura faranno chiarezza su questo delicato caso che ha lasciato nello sconforto la famiglia della povera Daniela. Una donna coraggiosa e piena di vita. Il calvario, secondo l’esposto presentato in Procura, è cominciato l’11 gennaio di quest’anno, quando Daniela ha subito il primo intervento finalizzato a risolvere delle problematiche patite dalla stessa. Ma a seguito di questa operazione, dopo le dimissioni, la 42enne, è stata colpita da un’infezione e costretta a ricorrere ad un nuovo intervento durato diverse ore, sempre presso la stessa clinica, con precisione nel reparto di Chirurgia generale. Ma il calvario di Daniela è proseguito. Le condizioni della 42enne, invece di migliorare, sono peggiorate un mese fa e la giovane è stata costretta a rimanere in clinica prima per febbre altissima e poi addirittura a passare diversi giorni in terapia intensiva e obbligata a subire altre due operazioni per forti dolori addominali. Dopo numerose sofferenze Daniela, purtroppo, si è spenta ieri alle 20. Il corpo è stato trasferito all’istituto di medicina legale di Caserta per potere eseguire nelle prossime ore l’autopsia e rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria. I carabinieri di Caserta hanno sequestrato la cartella clinica a seguito della denuncia dei familiari che vogliono immediata chiarezza sulle cause del decesso della loro amata Daniela.
Tina Palomba