Il Prof. Romano Pesavento, Presidente del Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, invia una nota al Ministro dell’Istruzione Azzolina: “In considerazione delle forti criticità rilevabili a livello strutturale e logistico presenti nella quasi totalità degli edifici scolastici italiani e dello stato di emergenza nazionale che è stato prorogato dal Governo fino al 31 ottobre, invita caldamente il Ministero dell’Istruzione ad accogliere le domande di assegnazione provvisoria e utilizzazione da parte del personale docente che lo richiedesse in ordine alle seguenti motivazioni:
- Grave rischio per la salute del personale docente in vista di scenari imponderabili connessi all’evoluzione della pandemia in autunno;
- Incertezza circa le misure di prevenzione Covid19 rese disponibili allo stato attuale per le scuole (ad esempio: mancanza di rilevazione temperatura in ingresso scolastico; sanificazione dei locali difficoltosa);
- Elevata probabilità di “Culpa in organizzando” per i dirigenti scolastici (art. 18 D. Lgs 81/08);
- Imprevedibilità del comportamento degli studenti, soprattutto negli istituti scolastici più problematici;
- Penalizzazione dei docenti fuorisede dovuta alla crescita degli affitti e del costo vita;
- Riduzione dei vettori che permettano ai docenti di raggiungere i propri affetti (eliminazione di treni, autobus a lunga e breve percorrenza in alcuni collegamenti tra Nord e Sud)
- Anzianità del personale scolastico bloccato ormai da cinque anni nelle zone del Nord Italia (i dati relativi alla mobilità sono stati catastrofici per talune classi di concorso, registrando in alcuni casi valori quasi nulli nei trasferimenti interprovinciali verso il Sud, come ad esempio: A046 – discipline giuridiche ed economiche; A045 – discipline economiche ed aziendali; scienze primarie.
In alternativa a quanto richiesto, si propone di autorizzare il lavoro in modalità smart working per i docenti fuorisede fino al termine dello stato di emergenza”.