– di Nicolò Antonio Cuscunà –
Cercare di comprendere il 98° posizionamento in coda alla classifica italiana delle città vivibili non è entusiasmante, in particolare se quella città si vive e si ama. Elencare i motivi analizzati per redigere la graduatoria non è il nostro compito, al contrario, analizzeremo i luoghi comuni, conosciuti da tutti, basilari per capire le motivazioni del “negativo posizionamento”. Non elencheremo i motivi dell’allontanamento tra la città reale ed i suoi (dis) amministratori, se ne conoscono le “arroganti scelte”, realizzate in totale solitudine e lontano dagli interessi della città. Biodigestore, sottrazione e occultamento del PUC, assenza di idonei strumenti utili a migliorare la qualità dei trasporti pubblici locali, assenza degli scuola bus, strade urbane colabrodo e pericolose, raccolta r.s.u. deficitaria, incontrollata, in regime di continua proroga e gravosa per le tasche dei casertani, mancanza di manutenzione e potenziamento del verde pubblico…La descrizione è sufficiente a fare intravedere una città del “terzo mondo”. Non c’è bisogno di cercare il pelo nell’uovo, basta percorrerla per imbattersi nel “DEGRADO TOTALE”. Ore 18,29 dell’8 luglio 2020, via G.M. Bosco, centralissima ed affollata strada, non si può non notare (vedi foto) l’allegra rumorosa e affollata presenza di decine di ragazze/i impegnati in sfide sportive nei campetti dell’Istituto Comprensivo De Amicis – da Vinci- Scuola Primaria a tempo pieno, di fronte all’OVS del parco Gabriella. Tralasciando la totale assenza di distanziamento sanitario, si palesa il “DEGRADO” dei luoghi, la fatiscente pericolosità delle strutture, tra le quali, incuranti dei pericoli, i giovani cercano svago dopo l’emergenza Covid 19. Chiedi informazioni e scopri che la disponibilità ad usufruire delle strutture è concessa dal custode del plesso ma non si comprende da chi sia stato autorizzato. Responsabilità a parte, pericoli, manchevolezze, ci si interroga come sarà possibile la ripresa delle lezioni scolastiche il prossimo 14 settembre? Tra meno di 70 gg. viste le degradate, pessime condizioni logistiche e strutturali dei luoghi, come verrà garantito il normale inizio dell’anno scolastico? Cerchiamo di comprendere il puerile tentativo del podestà Marino, di acquisire in campo semi-avverso le competenze miracolose utili a colmare anni di inadempienza. La nomina dell’assessora, dirigente scolastica professoressa Adele Vairo, purtroppo, non sarà sufficiente alla ripartenza del nuovo anno scolastico. I plessi scolastici sono insufficienti, rispetto alla popolazione in regime normale, immaginarsi in “epoca covid 19”. Si aggiungano le false certificazioni di agibilità e si comprenderà cosa accadrà in settembre. Podestà, presidente del consiglio e capogruppo del PD, postati su FB per appropriarsi del toponimo di piazza Carlo di Borbone significa una sola cosa: “SONO ARRIVATI ALLA FRUTTA”. A questo punto è chiaro, quindi, il perché la nostra città, col suo sindaco ed amministrazione, è posizionata “fanalino di coda” tra le città meno vivibili d’Italia. In tutto questo a soffrirne sono solo i casertani.
Cambiare si può, si deve, dipende solo da NOI…a meno di non essere masochisti…