Il problema della localizzazione del “BIODIGESTORE” non è uguale alle scelte cambia e scambia, usa e getta, fatte da Carlo Marino in “arrogante solitudine” per le/gli assessore/i di turno e all’abbisogna. Scelte effettuate anche in campo avverso, si fa per dire, come quella di Adele Vairo, militante berlusconiana di ferro. Quest’ultima scelta concausa di non credibili levate di scudi dell’ala sinistra del PD e della mono-ala di FI. Si badi, al tempo del covid 19 dove anche le leggi di natura sono state stravolte, si verificano queste anomalie. PD e FI, oramai votati ai favori-voti di scambio, rispettivamente nel capoluogo il primo, Marino Carlo ANCI Campania, e l’Ente Provincia il secondo, Magliocca Giorgio, vengono redarguiti dai rispettivi partiti. Fumo negli occhi per beoni, distrazione per masse in procinto di riguadagnare la libertà dopo il lockdown, babbeità per il web. Partiti assenti, non assuntori di analoga posizione rispetto alle scelte epocali quale la localizzazione dell’industria di smaltimento “monnezza umida” produttrice di gas-metano. LOCALIZZAZIONE del BIODIGESTORE posta in essere, sempre in arrogante solitudine, dal podestà Marino. Interrogandoci sul cattivo fine della spesa di 40.000 euro, regalate ad un tecnico beneventano, per saggiare l’impossibilità d’uso della cava Mastellone, … (ed io pagooooo…), ci chiediamo e vogliamo conoscere le posizioni di partiti, enti e candidati alle regionali rispetto a quest’insediamento in località PONTESELICE. Localizzazione contestata dalle Amministrazioni Comunali confinanti, San Nicola La Strada, Recale e Casagiove, situata a ridosso di VIALE CARLO III ad appena a 800 mt dalla REGGIA DI CASERTA. Localizzazione priva di un adeguato assetto viario, per cui è ipotizzato l’afflusso di migliaia di camion carichi di “monnezza” provenienti da ogni dove. Del biodigestore si conosce la storia: supertarato per garantire costi benefici, attrarrà monnezza proveniente da decine e decine di comuni campani. Le alterne vicende delle peregrinazioni da un sito all’altro, palesano la volontà della Giunta municipale Marino, obbediente, allineata e coperta. Al contrario non si conoscono i pareri di “certi” comitati spontanei, di singoli uomini politici, del PARTITO DEMOCRATICO, della Lega di Salvini, Mastroianni e Grant, come non è dato sapere la posizione di Fratelli d’Italia della Meloni, Cerreto e Petrenga. Oddio, in questa latitudine di Paese serio, a ridosso della TERRA DEI FUOCHI, con la MASSICCIA PRESENZA DELLE ECOMAFIE, dovremmo sentire i TUONI della direttrice della Reggia e della Soprintendenza, come l’Unione degli industriali, Camera di commercio, le organizzazioni sindacali, LEGAMBIENTE, E TUTTO L’IMMENSO UNIVERSO VERDE, AMBIENTALISTA E CONSERVATORE DELLA NATURA. La LIPU, con autorevole segretario regionale casertano, esiste solo sulla carta? Uguale dicasi per tutte le sigle tutrici dell’aria, acqua e suolo, WWF compreso. Esistono realmente oppure solo per emungere fondi da contributi pubblici. L’associazionismo arcobaleno, la CHIESA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA (sempre lesta a godere di contributi pubblici) ha sempre a cuore le sorti della città di Caserta, oppure è interessata solo ai milioni di euro del MACRICO? L’associazione piazzetta Padre Pio, Macrico Verde il vescovo emerito Nogaro, capofila delle battaglie per i reietti di colore, sono ancora vivi ed attivi, oppure sono aggreppiati solo ai loro interessi di bottega-partigiana?
Questo e non solo dovrebbe interessare alla città di Caserta. L’arrogante solitudine con la quale il podestà Marino Carlo ci ha abituati (educati) con il servilismo di alcuni (servi stolti) dev’essere spazzata via.
Caserta deve sopravvivere a Carlo Marino ed al suo nullo-futuro. dipende solo dall’insorgere della “NOSTRA DIGNITÀ “