BIODIGESTORE, LE CHIARE SCELTE DELLA GIUNTA MARINO…PIÙ DELLA CITTÀ INTERESSA LA “SPESA”

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LO UTTARO, PONTESELICE, GRADILLI, CAVA MASTELLONE, PONTESELICE

  CUSCUNA BIODIGESTORE, LE CHIARE SCELTE DELLA GIUNTA MARINO…PIÙ DELLA CITTÀ INTERESSA LA SPESA      –       di Nicolò Antonio Cuscunà      –             

Ad onor del vero col “cambia e ricambia” di assessori in giunta, con l’immissione di nuove “forze” sensibili ed al femminile, più che alle pari opportunità speravamo in una giunta con maggior pluralismo culturale, diversificazioni di vedute e maggiore critica libertà di scelte.  Ci siamo sbagliati o, almeno, crediamo di sbagliarci. Si badi, scelte non tappabuchi a porte sbattute, scelte motivate per acclarate competenze e professionalità. Caserta è piccola, solo da 30 anni subisce invasioni dormitorio, ma i casertani di una volta, anche se non nativi (come il sottoscritto), si conoscono TUTTI. Caserta dello struscio nelle “vasche di corso Trieste, Caserta degli anni ’70/80 impegnata in politica e cultura, in passionaria violenza ideologico-partecipativa, creava, indirizzava e forgiava giovani di tutte le estrazioni sociali: operai, artigiani e professionisti. Le generazioni cresciute a pane, ideologia e cazzotti sono riusciti bene a prescindere da quali forni sfornati. Quella gioventù oramai ha tirato i remi in barca, e tranne delle eccezioni, solcano i mari non da timonieri ma per indicare a giovani marinai, come affrontare bonacce e tempeste. La giunta di Carlo Marino annovera più di un marinaio, CARLO MARINO BIODIGESTORE, LE CHIARE SCELTE DELLA GIUNTA MARINO…PIÙ DELLA CITTÀ INTERESSA LA SPESAricordiamo, con esperienze di oceani in tempesta e non d’acqua dolce.  Di queste/i lupi di mare siamo in attesa di sentire la voce. Si badi, non in dissenso critico rispetto a chi li ha scelti, ma almeno di “motivate, ragionate, chiare scelte” rispetto all’operato di GIUNTA e non solo del proprio “settore di competenza e pertinenza. L’organismo esecutivo della “giunta comunale” recepisce i voleri dell’organo supremo della “democrazia partecipativa”: il CONSIGLIO COMUNALE”. Carlo Marino e gli assessori sono ESECUTORI dei voleri rappresentativi della CITTADINANZA espressi nella scelta elettorale dei CONSIGLIERI COMUNALI. Il sindaco sceglie gli “assessori” in proprio (almeno così dovrebbe essere) senza influenze esterne politiche e lobbistiche e, rispetto alla collettività ne è garante. Gli assessori sono competenze-professionali al servizio della città non di chi li ha investiti della carica.  Per cui, attendiamo d’ascoltare e leggere i pareri di TUTTI gli assessori – non solo degli incaricati di settore.  Gli assessori, consapevoli del “proprio ruolo”, componenti di un INSIEME che effettua scelte, rispetto ad argomenti EPOCALI, non possono limitarsi alla sola presenza in giunta da estranei, neutri, non partecipanti.

La Città’ di Caserta è una realtà vivente con secoli di storia, essa continuerà ad esistere, a rimanere oltre, non finirà come gli assessori, consiglieri e sindaci temporanei.  L’esecutivo, gli assessori, deve rispondere rispetto a scelte epocali quali nuovo piano urbano della città, PUC, abbattimento e ricostruzione dello Stadio A. Pinto, localizzazione del Biodigestore, Macrico, Distretto turistico dell’Area Vasta Casertana, ecc. Sono argomenti determinanti, vitali per il futuro della città. Argomenti sui quali gli assessori, visto l’esproprio sistematico del Consiglio Comunale, devono esprimersi non fosse altro per quella “dignità” detenuta all’origine della scelta di servire la “RES PUBLICA” e non già di divenire comparse della “giostra” guidata dal sindaco Carlo Marino. Non il sindaco ma l’intera “giunta comunale” è da ritenere responsabile rispetto alle ONDIVAGHE scelte sulla localizzazione del “biodigestore”.   Struttura che, come la Reggia voluta dai Borbone, resterà molto e molto oltre alla effimera presenza di quanti oggi occupano le poltrone dell’esecutivo di palazzo Castropignano.