NOMINA SCANDALO? E PERCHÉ MAI? INCOERENZA, OPPORTUNISMO, CONVENIENZA? ASSOLUTAMENTE NO! OGGI LO SCANDALO È RESTARE SE STESSI NELL’EVOLUZIONE DI VALORI E PRINCIPI

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       –       di Nicolò Antonio Cuscunà      –                  MARINO VAIRO NOMINA SCANDALO? E PERCHÉ MAI? INCOERENZA, OPPORTUNISMO, CONVENIENZA? ASSOLUTAMENTE NO! OGGI LO SCANDALO È RESTARE SE STESSI NELLEVOLUZIONE DI VALORI E PRINCIPIA primo acchito, il primo pensiero, il primo commento è di quelli in cui devi frenare la voglia d’urlare parolacce da costumanze FB, ti soffermi e basta, un attimo per definire nella “REGOLA” la nomina ad assessore alla Pubblica Istruzione della dirigente scolastica Adele Vairo. Si tratta di una nomina in regola con la “cultura” di Marino Carlo podestà di Caserta in Era Repubblica delle Banane. Non dimentichiamoci che la giunta Marino, si regge con soli due voti di ex destrorsi mai pentiti, di cui uno addirittura mussoliniano. Non fa specie questa nomina, come non hanno fatto specie le precedenti e, avendo tempo, potrebbe accadere ancora: “nomine tappabuco, nomine opportunistiche, nomine contrafforti, nomine all’abbisogna, nomine a cavoli suoi”. Come non fa specie l’incarico ad assessori completamente inattivi, non operanti, scaldasedia o, addirittura, sostituiti da parenti. Dalla elezione a sindaco, l’avveduto avvocato di Puccianiello non è la prima volta che sente il rumore delle porte sbattutegli in faccia da suoi assessori, stanchi di fare i pupi nella giostra attrezzata a palazzo Castropignano. L’anaffettivo con le spalle ad imbuto sindaco del PD -Partito Democratico- non s’è mai adirato, mai incupito per le porte in faccia, al contrario ha sempre visto l’opportunità di consolidare il suo potere. La sua forza è aumentata con l’indebolimento dei suoi alleati e questi, strada facendo hanno continuamente perso pezzi. Assessore che si dimette oggi, sindaco che lo sostituisce ad interim, assessore nominato domani. Continuare a soppesare il valore di uomini in politica con la bilancia del ‘900 è riduttivo, fuorviante ed inutile. Caserta non è da meno dell’Italia. Conte Giuseppi, in arte presidente del Consiglio dei Ministri, è l’esempio della consolidata era del “COGLI LA PRIMA MELA” e vai. Capo di un governo di centrodestra, divenuto capo di un altro governo di centrosinistra sotto il solleone 2019. Di cosa si lamenta il popolo italiano? Di cosa si lamenta il popolo casertano? Carlo Marino è stato liberista in quota F.I. in precedenti consiliature, folgorato da non si sa cosa, diviene fondatore del PD prima e sindaco sempre piddino successivamente. La neo assessora Vairo forse è stata scelta per le competenze derivatele dalla professione di “dirigente scolastica”? Forse è stata scelta perché diventi spugna assorbente di tutti i guai che le scuole casertane porteranno in dote in autunno, alla giunta Marino? Sicuramente Marino non l’ha scelta per concederle un trampolino di lancio politico elettorale. La preside Vairo è avveduta liberista cattolica, militante candidata in Forza Italia, nipote del galantuomo mai dimenticato on. avvocato Gaetano Vairo democristiano delle origini, militante cattolico, amico con il sottoscritto, di Franco Antico fondatore di Civiltà Cristiana (potente lobby collegata al vescovo francese Marcel Lefebvre).  Certo è che, domanda ed offerta coincidendo non cambiano il risultato. D’altronde, con il buon esempio ricevuto in casa forzista, la Vairo ha trattato il passaggio diretto nel circolo Marino emulando gli accordi “SCAMBISTI” in atto tra sindaco PD e presidente della provincia di Caserta l’azzurro (ex MSI, ex AN) Giorgio Magliocca. Voti-favori di scambio per rimanere nell’Ente Provincia, Magliocca, in cambio di voti per la Presidenza regionale ANCI Campania, Marino-. Che dire: “operazione dei tempi del nulla”.

Ciò detto, tutto bene, tutto in ordine ai tempi, tutto in linea con la “capovolta” morale moderna. Nulla segna il passo, tutto si evolve, l’importante è agire, non importa come, basta agire con i tempi moderni ed il tutto ed il contrario di tutto indicano la strada. Non vorremmo tirare in causa la professione svolta dalla professoressa Vairo, ciò però non può impedirci almeno delle riflessioni: ” cosa penseranno di Lei i suoi studenti e docenti?  Quale insegnamento ha impartito LORO trasferendosi da un ambito politico all’opposto?

Concludiamo con lo scomodare il contemporaneo giornalista, scrittore e politologo Marcello Veneziani, il quale nel suo libro “NOSTALGIA DEGLI DEI” rammenta: “…la nostalgia non è da compatire, non esprime rimpianto per il passato ma l’amore per l’origine. La vocazione per l’inizio …non un passato da rimpiangere per restaurare…ma un principio che è dentro di NOI a cui risalire per rigenerare la vita e il pensiero”.

Nelle costumanze moderne dei voltagabbana, dei cambiacasacca, degli ondivaghi, non vi è rigetto del passato, non si ricerca il nuovo nell’evoluzione della specie…c’è solo il nulla, …il nulla impastato col niente.

Buon lavoro assessora Vairo l’attendiamo all’apertura delle scuole (plessi scolastici) di Caserta. Ad maiora semper!

1 commento

  1. “Se volete sapere quello che pensa un uomo, non badate a quello che dice, ma solo a quello che fa”
    (Don Bosco)

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