ASL, PIANO DI COMUNICAZIONE E SINDROME DI MÜNCHHAUSEN

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BARONESSA DI MÜNCHHAUSEN scaled ASL, PIANO DI COMUNICAZIONE E SINDROME DI MÜNCHHAUSEN

(f.n) –   Tempo fa ci eravamo chiesti che fine avesse fatto l’annuale Piano di Comunicazione Aziendale 2020 dell’Asl di Caserta. Finalmente le nostre ansie al riguardo e la nostra curiosità sono state, placate le prime ed esaudita la seconda con la Delibera 790 del 22 giugno u.s.. Dopo una illegittima manifestazione di interesse per l’acquisizione di spazi sui giornali on line, dopo la nomina illegittima di una Addetta Stampa, nomina illegittima ma mai revocata, quindi si persevera nell’errore di cui non si può essere inconsapevoli, ci aspettavamo, dopo 6 mesi di attesa, che almeno l’intempestivo Piano di Comunicazione non ci riservasse qualche altra sorpresa. Ma vi pare? È inutile evidenziare che non si comprende in quale Bilancio di Previsione siano stati inseriti i 120.000,00 Euro + Iva previsti per la mega campagna di comunicazione per il cittadino, visto che, secondo la Direttiva MFP 2002, i Piani di Comunicazione devono essere presentati ed approvati entro il 30 novembre di ogni anno. Inoltre, visto che il Dirigente pro tempore dell’U.O.C. URP dovrebbe essere un maschietto, perché la delibera parla di una Dirigente? Ma andiamo a sfogliare queste 27 pagine… il capitolato del Piano. Sì, avete letto bene, 27 pagine di vuoto assoluto e sottovuoto condensato; un copia incolla di dati, enunciazioni, filippiche, introdotte persino da una massima filosofica con la quale, noi sporchi, brutti e cattivi, apprendiamo che “Un’efficace comunicazione aziendale impedisce che migliaia di prestazioni vengano rese ogni giorno senza alcun clamore mentre un singolo disguido abbia l’onore delle cronache”.  Scusate…una efficace comunicazione cosa impedirebbe?,  prestazioni rese senza alcun clamore? I disguidi, abbiamo letto bene?, disguidi?, all’onore delle cronache? Ma in quale accademia internazionale, gli ideatori di tale incredibile quanto contorto ensemble, hanno imparato a confondere la cipria con la segatura, nel tentativo di dare una mano di rosa al grezzo? Purtroppo è qui che si intravedono i primi sintomi della sindrome di Münchhausen. Quella condizione di mental disorder che si innesca nel momento in cui la persona ha necessità di attenzioni e tenderebbe a denunciare condizioni patologiche inesistenti o aggravamento di quelle già presentate. Ma in una lunga trattazione di premessa, di normativa generale di riferimento, di analisi dello scenario di riferimento, di strategie della comunicazione, di linguaggio (vedi sopra!), di norme etiche di comportamento (?) nella divulgazione di notizie, di misurazione dei risultati, si ha l’impressione di trovarsi al cospetto della manifestazione di un’altra sindrome, quella della mitomania. Ovvero quella “tendenza ad accettare come realtà, in modo più o meno volontario e cosciente, i prodotti della propria fantasia e a raccontarli come veri allo scopo di attirare su di sé l’attenzione altrui e soddisfare così la propria vanità”. Non ci addentriamo più di tanto nella lettura di questo libro dei sogni, altrimenti rischiamo noi stessi di incorrere nella sindrome della “pucundria”. Insomma, all’Asl continuano a dimostrare “cocciutaggine” rispetto a ruoli e professionalità specifiche, quando parlano ancora di conferenze stampa e comunicati stampa che attengono esclusivamente ai giornalisti! Ma andiamo ai numeri e ad un investimento economico che dovrebbe essere budgetizzato ed analitico. Comunicazione Istituzionale, Euro 40.000,00. Cosa prevede? Per che cosa si spendono? Non è dato sapere! Comunicazione a sostegno delle aree Complesse di assistenza sanitaria., Euro 20.000,00. Cioè? Per che cosa si spendono? Non è dato sapere! Assistenza ai beneficiari in materia d’informazione, Euro 32.000,00. Assistenza ai beneficiari? In quale reparto d’ospedale? Relazione con i moltiplicatori, Euro 20.000,00. E i sottraendi? Li abbiamo dimenticati? Grafica e video, Euro 8,000,00. Dulcis in fundo, in ossequio ad una Previsione di Bilancio, si conclude affermando che “la ripartizione del budget potrà essere modificata”. Hasta el ridiculo!