IL SINDACO TIENE IL PUNTO E RECLUTA UNA GIUNTA CON LE ORE CONTATE!
– di Salvatore Zinno –
È arrivata l’ufficialità, Silvio Sasso mette fine alle dimissioni-farsa numero 3.
Siamo ad appena tre dimissioni ed una sfiducia in quattro anni di amministrazione, praticamente una crisi all’anno; davvero niente male come esperienza di governo, quella di Silvio Sasso sindaco di Sessa Aurunca.
Quattro anni conditi da ricatti e tirate per la giacca di un uomo ossessionato solamente dal suo desiderio di apparire come l’uomo forte al comando, come l’uomo del fare, come colui che lascerà ai posteri opere ed efficienza amministrativa…e invece?
Invece i risultati sono sotto gli occhi di tutti: oltre dodici milioni di euro di debito che pagheranno le prossime generazioni almeno per i futuri trent’anni, zero programmazione, zero progettualità (fatte salve alcune opere già approvate e finanziate dall’amministrazione precedente) ed un municipio nel quale sono rimasti quattro gatti di dipendenti. Si, perché, negli ultimi due anni c’è stato un vero e proprio esodo verso la meritata quiescenza senza che il Sindaco si ponesse il minimo dilemma di come fare per portare avanti gli uffici spopolati dai pensionamenti.
Quindi ricapitolando, Silvio Sasso sindaco, il Sindaco Vero – come amava appellarsi lui stesso – sarà ricordato come colui che ha spopolato il municipio ed affossato i già precari servizi alla collettività, in nome di una sua immaginaria programmazione ed efficienza.
Ma veniamo ad oggi, lasciando il domani (imminente) ad un’analisi successiva.
Oggi, la realtà dei fatti ci consegna una fotografia impietosa di un consiglio comunale spaccato all’estremo. Sedici consiglieri comunali dei quali solo quattro agganciati al sindaco e ben dodici pronti a disarcionarlo.
Tra i pro-Sasso troviamo sicuramente il duo Massimo Schiavone e Ida Zuccheroso, Riccardo Zannini assieme ad un Luigi Del Mastro con qualche riserva.
Dall’altro lato certamente ci sono i quattro consiglieri di opposizione: Luigi Tommasino (Patto Aurunco), Emilio Pecunioso (Lega) Mario Truglio e – salvo ripensamenti o folgorazioni sulla via di Damasco – Alberto Verrengia (Generazione Aurunca; poi la parte della maggioranza che non gradisce più gli atteggiamenti di Sasso, ovvero: Maria Sasso e Domenico Bevellino (Circolo Vassallo), Basilio Vernile (Passione Democratica), Ciro Marcigliano, Lorenzo Fusco, Luca Sciarretta, Martina Di Meo e Luciano Di Meo.
Questo è il quadro con il quale il Sindaco Silvio Sasso si appresta ad annunciare “una giunta di “Cittadini” – come da lui stesso affermato in puro stile grillino – non riconducibili a gruppi politici”.
A nostro avviso, saranno proprio questi “gruppi politici” tanto invisi – oggi – al primo cittadino a farlo scendere d cavallo alla prima occasione utile, che si presenterà di qui a breve con la votazione sul riassetto di bilancio.
Sarà proprio in quell’occasione che almeno 10/12 consiglieri su sedici gli voteranno contro decretando la sua fine politica.
Ci domandiamo quindi a cosa serve questa prova di forza che Silvio Sasso sta mettendo in campo contro Gennaro Oliviero, il quale è stato da sempre il vero macchinista di questa amministrazione che ha visto lo stesso Sasso come “utile idiota” dello spietato e cinico consigliere regionale?
Un sussulto di orgoglio avrebbe fatto si che le dimissioni venissero rassegnate in maniera irrevocabile, così da poter far votare il popolo a settembre e mettere in vera difficoltà l’oramai nemico Oliviero.
Invece questo voler a tutti i costi restare attaccato alla poltrona (ed allo stipendio) di Sindaco, non farà altro che avvantaggiare ulteriormente il consigliere Oliviero che a settembre si farà la sua campagna elettorale per le regionali ed avrà tutto il tempo di organizzarne un’altra per le comunali nella prossima primavera.
Anche in questo caso, dobbiamo notare, Sasso ha dimostrato tutti i suoi limiti e la sua arroganza fondata sul nulla…altro che citare Francesco De Gregori e paragonarsi a Diego Armando Maradona – come in uno dei suoi ultimi deliranti post!