(f.n.) – In previsione della campagna elettorale, si attivano le migliori strategie, quelle che dovrebbero gettare palate di sabbia negli occhi del mondo circostante…si riesumano per l’occasione, magnifici progetti e succulente prospettive, assai stimolanti…ed ecco che procedendo allegramente sul binario morto della creduloneria popolare del tempo che fu, qualcuno va a sbattere inevitabilmente contro il paradosso…E prendiamo una vicenda emblematica…una di quelle che rappresentano l’apoteosi della contraddizione e dello sperpero di denaro pubblico, nonché la totale assenza di razionalità gestionale…quelle che, viste da vicino e con la lente di ingrandimento, risultano particolarmente interessanti…Prendiamo la storiella del nuovo Ospedale di Sessa Aurunca…ricordate lo stanziamento di 60 milioni per lo studio di fattibilità, approvato dall’ineffabile ex manager Mario De Biasio nell’agosto del 2018?, incomparabile De Biasio!, ed incomparabili soprattutto i fedeli seguaci dei dettati della scuola del pensiero politico imperante, che suggerisce: perché ascoltare le richieste di assistenza sanitaria adeguata, provenienti dal territorio e rendere il PO San Rocco efficiente, quando possiamo distruggerlo definitivamente, guadagnandoci tutti, compreso i nostri amici, costruendone uno nuovo? Ma non finisce qui…perché i brillanti ideatori dell’affaire, anziché mostrare un minimo di rispetto per l’altrui intelligenza e dar fuoco alle polveri subito, iniziando a concretizzare quello che era ed è, un progetto inutile ed assurdo, dal momento che il San Rocco è un Ospedale relativamente giovane, ma massacrato dall’assenza di scrupoli di qualche genio della politica che per anni ha regnato indisturbato, qualcuno ha voluto strafare…e la direzione dell’Asl, vero e proprio vivaio di intelligenze, in marcia baldanzosa verso il genio assoluto, inizia a spendere fior di milioni per adeguare il San Rocco alle normative previste, la cui violazione ne aveva determinato il sequestro da parte dell’autorità giudiziaria. Prima i lavori di ristrutturazione della sala mortuaria, quindi del reparto di Ginecologia e poi della Pediatria…in previsione di effettuare lavori nell’Utic al cui interno se non fai attenzione ti arriva un pezzo di intonaco in testa. Si muove denaro per tamponare …e si ventila la costruzione di un ospedale che probabilmente nessuno di noi vedrà…intanto vanno in circolo 60 milioni per lo studio di fattibilità e si esproprieranno terreni…Oggi… la delibera 713 dell’Asl, ci riporta di colpo sul problema, lasciando riaffiorare vecchi e nuovi dubbi, facendo inoltre intravedere futuri e probabili interessi, ma il denominatore comune di ogni iniziativa è sempre lo stesso: un enorme spreco di risorse in un momento assai problematico della finanza pubblica. La logica avrebbe voluto che si procedesse velocemente ad appaltare e a realizzare il nuovo Ospedale ed in tal caso, almeno, un minimo di onestà e di buona fede da parte di chi muoveva i fili, sarebbe stata evidente, oppure, e sarebbe stata a nostro avviso la soluzione migliore e la più saggia, si doveva provvedere alla ristrutturazione del PO San Rocco, visto e considerato che al suo interno vi sono interi padiglioni mai andati in funzione (foto). Così, invece si ripeterà la solita storia che ha visto la ristrutturazione del vecchio Palasciano di Capua e del P.O di Teano, entrambi ristrutturati con soldi pubblici e chiusi pochi mesi dopo le ristrutturazioni. Alla fine della giostra…i lavori al San Rocco risulteranno essere “appezzottati” come si conviene a chi gestisce in maniera arrangiata ed approssimativa l’Azienda e dell’Ospedale del futuro si parlerà ancora tra 40 anni, come è successo nel passato, quando Monsignor Nogaro tentava di scuotere gli animi ed i pensieri intorpiditi degli aurunci…Intanto qualcuno si sarà sistemato perbenino…e noi continueremo a chiederci chissà per quanto tempo ancora, per quale motivo l’Asl abbia affidato ad una società esterna, un appalto triennale di progettazione, per la modica somma di 450mila euro, quando aveva a sua disposizione, una discreta quantità di ingegneri ed architetti…Misteri della triade…Del Russo non ci meravigliamo, del Faraone Di Girolamo ancor meno…il più informato di tutti sulla vicenda, dovrebbe essere il direttore Amedeo Blasotti, che da bravo amministrativo di lungo corso, avrà espresso il suo giudizio sulla qualità degli interni, indirizzando la scelta verso l’esterno…ma…ovviamente è solo un’ipotesi… Hasta la suerte!