In una nota il PSI Federazione di Caserta sostengono i lavoratori precari della sanità.
“In questo storico ed eccezionale momento emergenziale, la Federazione PSI di Caserta vuole mettere in evidenza la drammatica situazione lavorativa di molti precari del Comparto Sanità.
Mentre molti dirigenti sanitari hanno preferito aderire al lavoro agile, usufruendo anche dei benefici lavorativi adottati dal Governo Centrale, tanti dipendenti del personale amministrativo, tecnico ed infermieristico che operano nelle Aziende Sanitarie Locali di Caserta e Napoli (strutture territoriali ed ospedali) , con un contratto “ex art. 15 octies” (D. lgs. 502/92), (circa 2000 in tutto il territorio regionale), non avendo purtroppo alcun diritto contrattuale, da marzo 2020 sono rimasti in solitudine, a dover svolgere molteplici funzioni, per garantire la presenza assidua di personale operativo, durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria.
E nonostante il loro massacrante impegno, la loro perdurante condizione di precarietà, li induce ad attraccare i sogni di permanenza lavorativa alla volontà dirigenziale dell’Azienda, riponendo le loro aspettative e quelle delle famiglie, in eventuali e futuri rinnovi contrattuali.
E nonostante il loro massacrante impegno, la loro perdurante condizione di precarietà, li induce ad attraccare i sogni di permanenza lavorativa alla volontà dirigenziale dell’Azienda, riponendo le loro aspettative e quelle delle famiglie, in eventuali e futuri rinnovi contrattuali.
Inoltre, la maggior parte dei lavoratori hanno partecipato ad una selezione per titoli e colloqui, non hanno accettato semplicemente una chiamata diretta o un contratto interinale.
Ed attualmente rientrano in una graduatoria aziendale, il cui scorrimento è bloccato da anni ed impedisce la loro naturale stabilizzazione.
Ed attualmente rientrano in una graduatoria aziendale, il cui scorrimento è bloccato da anni ed impedisce la loro naturale stabilizzazione.
Molti dei dipendenti hanno in particolar modo sfidato il picco dell’emergenza Covid-19, mettendo a rischio anche lo stato di salute dei propri cari, per garantire tutto il processo burocratico ed operativo collegato a questo periodo: convenzioni, delibere, determine, attività tecnica, attività infermieristica, etc.
Ebbene, nonostante questo decorso, costoro alla fine del 2020, (data di scadenza del loro rinnovo contrattuale), saranno costretti ad elemosinare ancora una volta una ulteriore proroga contrattuale, con la speranza che le aziende sanitarie mettano a disposizione i fondi finalizzati.
Non è possibile che questi ragazzi continuino nel loro stato di precarietà, nonostante i perduranti sacrifici forniti soprattutto nel periodo di Pandemia.
Non è ammissibile che le Aziende Sanitarie Locali, abbiano “utilizzato” queste persone, specialmente nelle fasi emergenziali, senza poi garantire un consolidamento della loro posizione.
Non è accettabile, che una graduatoria concorsuale permanga in uno stato di blocco, nonostante i distretti sanitari necessitano di tanti collaboratori amministrativi, tecnici ed infermieristici.
La federazione PSI di Caserta, come già fatto per tante altre categorie lavorative, si schiera dalla parte del personale sanitario che quotidianamente vede compromettere il proprio posto.
Non è possibile che questi ragazzi continuino nel loro stato di precarietà, nonostante i perduranti sacrifici forniti soprattutto nel periodo di Pandemia.
Non è ammissibile che le Aziende Sanitarie Locali, abbiano “utilizzato” queste persone, specialmente nelle fasi emergenziali, senza poi garantire un consolidamento della loro posizione.
Non è accettabile, che una graduatoria concorsuale permanga in uno stato di blocco, nonostante i distretti sanitari necessitano di tanti collaboratori amministrativi, tecnici ed infermieristici.
La federazione PSI di Caserta, come già fatto per tante altre categorie lavorative, si schiera dalla parte del personale sanitario che quotidianamente vede compromettere il proprio posto.
Sosteniamo i tanti dipendenti precari delle ASL che conducono una battaglia di dignità, ancor prima che di lavoro.
E soprattutto sollecitiamo le Aziende Sanitarie locali, gli organi preposti regionali e nazionali, affinché’ questi padri e madri di famiglia, possano quanto prima, vedere la luce in fondo al loro tunnel”.
E soprattutto sollecitiamo le Aziende Sanitarie locali, gli organi preposti regionali e nazionali, affinché’ questi padri e madri di famiglia, possano quanto prima, vedere la luce in fondo al loro tunnel”.
Ben venga la stabilizzazione per quei precari che hanno sostenuto un concorso. Indipendentemente dagli anni di anzianità, è personale con titoli ed esperienza per lo più laureato.
Comments are closed.