ASL, IL SOGNO PROIBITO DEL DG RUSSO: LA TOGA

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    –      di Francesca Nardi      –                  sogni ASL, IL SOGNO PROIBITO DEL DG RUSSO: LA TOGA

Molti di noi hanno un sogno nel cassetto, un sogno più o meno proibito…anche il Dg dell’Asl di Caserta, Ferdinando Russo, deve averne uno…quello di indossare la toga ed arringare la platea e firmare all’occorrenza, atti di significazione …e  per quietare le pulsioni  tribunalizie, che gli serpeggiano nelle vene e lo scuotono nell’anima e nel corpo,  può darsi che nel tempo libero, si diletti a fare l’apprendista in qualche studio legale… Purtroppo le passioni taciute, talvolta prendono la mano…e capita che l’apprendista  arrivi a credere e sognare di essere il titolare dello studio.. . un incidente del genere deve essere capitato al Dg, il quale ha firmato un atto di “significazione” sulla carta intestata di un avvocato e l’ha inviato alla sottoscritta, dalla pec dello studio legale dello stesso avvocato…  Il direttore generale dell’Asl, Ferdinando Russo, in nome e per conto di se stesso, rappresentato da se stesso, nell’atto di significazione gradirebbe conoscere, perché evidentemente lo ignora, chi si celi dietro le iniziali f.n., dal momento che avrebbe intenzione di agire, contro l’editore, il direttore e l’autore degli articoli pubblicati su Appia Polis, articoli che egli considera denigratori nei suoi confronti.  L’egregio Dg, dovrebbe darsi una calmata ed inspirare profondamente e riflettere, visto che, anche in questo caso, particolarmente delicato, è riuscito a mettere insieme una “figurella” di discrete proporzioni… Il Dg non dovrebbe sbrigliare troppo la fantasia, perché, qualora avesse ragione Platone, che collocava nel fegato la sede dell’immaginazione, rischierebbe coliche epatiche continue, inutili e dolorose…Si rilassi…perché edita, dirige e scrive di sanità sempre la stessa persona: io.  Il Dg ha ufficialmente manifestato l’intenzione di contestare “una infamante e diffamatoria campagna stampa che viola i principi cardine (veridicità e continenza) su cui dovrebbe fondarsi l’attività giornalistica”. Il DG dovrebbe ricordare che accusarmi di “menzogna” senza peraltro esibire prove che dimostrino che io sia realmente una bugiarda, equivale ad essere querelato immediatamente per calunnia …Per quanto riguarda invece la continenza, e cioè la misura, il limite e tutto ciò che aggrada al DG ravvisare nel termine,  è appena il caso di sottolineare che la materia offre ampi spazi di discussione ed inoltre, non si dovrebbe confondere nel giudizio, la satira e quindi il “castigare ridendo mores” con l’insulto. Pertanto, se il Dg ritiene che io abbia scritto e pubblicato “menzogne”, è pregato di dimostrarlo, carte alla mano, risparmiando al mondo circostante chiacchiere e poesia di risulta. Inoltre…se il Dg la piantasse di andare in visita alle colonie Asl, pavoneggiandosi a suon di: “Io sono di Afragola”, eviterebbe di offrire spunti succulenti agli artisti delle vignette.   Ma… devo ammettere che questo atto di significazione, in cui non si comprende chi sia il legale rappresentante e chi sia il rappresentato, ha un suo fascino “perverso” che deriva dalla scelta dei due articoli che, secondo il Dg meglio di altri proverebbero l’accanimento contro la sua persona e le presunte menzogne… Lacerata da due emozioni fortissime e contrastanti, il divertimento convulso e la disperazione dinanzi al fallimento della logica, mi chiedo se sia sensato da parte del DG,  citare l’ articolo sul più sconcio in assoluto, dei concorsi, che è quello per l’assunzione a tempo indeterminato di 51 veterinari e quello in cui si rileva che nell’arco di 24 ore, è stato presentato un ricorso, lo si è esaminato,  discusso,  accettato, annullato l’avviso interno e  convocato ex novo. Non si comprende se l’obiettivo sia quello di disorientare l’interlocutore con l’assurdità delle teorie o se si tratti unicamente, della solita banale strafottenza, con cui si impongono quintali di cofecchie al mondo circostante. Egregio direttore…il concorso succitato rappresenta una delle vicende più luride, che siano state scritte ed impaginate da questa Asl e la velocità con cui lei ha organizzato a tavolino altre tre “schifezze”, la più oltraggiosa, nei confronti dell’intelligenza altrui. Adesso pensi a giustificare la sua strana posizione di firmatario di un atto di significazione, redatto in uno studio legale di cui non è titolare…cosa fa… usurpa?, plagia?, gioca?, fa l’apprendista avvocato o l’apprendista stregone? Hasta la vista!