“Ai tempi del Covid-19, la cosa più semplice da fare per un presidente di un comitato che propone agli altri di aderire ad una raccolta fondi a favore di un’azienda ospedaliera, sarebbe quella di prendere la somma raccolta, fare un bonifico intestato a quest’ultima e amen! Non è così, invece, per un presidente di un’associazione di volontariato che opera all’interno di un ospedale – dichiara il dott. Franco Martino, presidente p.t. del CCM (Comitato Consultivo Misto) dell’AORN casertana – che conosce bene certe dinamiche; che vive direttamente a fianco del personale sanitario che in esso vi lavora; che percepisce gli stati d’animo di costoro, i sentimenti di sconforto, di ansia e talvolta di paura che si stampano sui loro volti allorquando si apprestano a svolgere il proprio turno di lavoro nei cosiddetti “reparti di prima linea”; consapevoli, come sono, di doversi scontrare con un temibile avversario, un nemico implacabile e invisibile che talvolta non perdona. Non lascia scampo soprattutto quando si è costretti ad affrontarlo con strumenti inadeguati che, il più delle volte, li ha visti impegnati in una lotta impari. Ecco perché non basta fare soltanto quel bonifico. Non può sentirsi appagata quella ragione che ha dato origine all’idea della raccolta fondi se non si fa ancora qualcosa di più. Del resto – continua Martino – basta soffermarsi un solo attimo sul significato autentico del dono per capire meglio di cosa si tratti: donare significa offrire qualcosa che esprime il nostro amore incondizionato verso qualcuno. Non è un atto dovuto, bensì totalmente spontaneo, disinteressato e inaspettato! Allora è proprio da tale motivo che, terminata la raccolta, è partita la complicata indagine di mercato che ha portato associazioni quali: Amici del Cuore, presieduta dal dott. Angelo Cardillo; AVO, presieduta dalla Signora Antonietta Rispoli; Cittadinanza Attiva, presieduta dall’Ing. Lorenzo Di Guida; LILT, presieduta dalla dott.ssa Angela Maffeo e l’AITF, presieduta dal sottoscritto; ad impegnarsi a fondo per ricercare sul complicato mercato dei D.P.I. quanto di meglio e più adeguato possibile da acquistare al fine di ben proteggere quel personale sanitario a cui è destinato. Assai complicato tale mercato perché notevoli sono le insidie che si riscontrano in esso: roba difficile da reperire; merce scadente fatta passare per buona; dispositivi fasulli con marchi di alta qualità; prezzi altissimi con pretese di pagamenti immediati e con consegne incerte (a quando e se arriva) etc.. Brutta esperienza, davvero; ci fa capire anche a quali difficoltà vanno incontro le stesse direzioni ospedaliere che operano quotidianamente in un simile panorama. Inoltre, vi è anche un’altra questione da tener presente, che non è assolutamente secondaria: spendere bene e oculatamente quei 7.295,00 Euro che i tanti volontari e non hanno contribuito a raccogliere. Bisogna farlo anche per una questione di rispetto nei confronti di questi ultimi. E alla fine, finalmente, ci siamo riusciti! Ecco quanto acquistato: N° 152 tute protettive riutilizzabili “Lifeguard plus” contro il rischio biologico cat 3; N° 150 tute protettive 3 strati “cat Ariete”; N° 166 mascherine protezione respiratorie FFP2. Il cospicuo contributo donato dalle prefate 5 associazioni di volontariato sarà consegnato nella giornata di lunedì 27 aprile p.v. nelle mani dell’Avv. Carmine Mariano, commissario straordinario dell’AORN casertana, che disporrà di farlo distribuire presso i reparti di “prima linea” Anti Covid-19 e le UU.OO.CC. Pronto soccorso e medicina d’urgenza, appositamente indicati dai donatori”.