Francesco Brancaccio, Dirigente nazionale del PSI, scrive al sindaco di Milano dopo le dichiarazioni di Vittorio Feltri che hanno offeso tutti i campani.
“Egr. Sig. Sindaco Giuseppe Sala,
Chi la scrive è Brancaccio Francesco, un semplice cittadino Italiano che ha sempre amato la città che lei amministra degnamente.
Milano oltre ad essere sempre stata la capitale Economica Italiana è la città più Europea del nostro amato Paese, una città aperta, accogliente, ricca di cultura e storia.
Milano è anche la città che ha dato i natali a grandi uomini e grandi donne che hanno contribuito fortemente alla crescita socio-culturale della nostra amata Nazione, cito alcuni Alessandro Manzoni, Pietro Verri, Cesare Beccaria, Carlo Porta e tanti altri e tanti altri.
Egregio Sindaco, l’oggetto della mia missiva è la richiesta di revoca della civica benemerenza Ambrogino d’oro (ai sensi dell’Art. 9 del regolamento delle civiche benemerenze del Comune di Milano) conferita nell’anno 2006 al Dottor Vittorio Feltri .
La mia richiesta nasce dalle continue affermazioni colorite e xenofobe del Dottor Vittorio Feltri sia a mezzo stampa che per via mediatiche.
Tali affermazioni hanno creato, ed hanno fomentato, solamente un clima di odio e divisione pertanto ritengo che la figura del Dottor Feltri non puo’ e non dovrebbe essere associata ad altri personaggi che hanno goduto di tale civica benemerenza.
Associare il nome del partigiano Ettore Trolio, beneficiario di tale titolo nel 1947 che ha dato tutta la sua vita per un paese unito e libero, a quella di Vittorio Feltri è veramente imbarazzante sotto ogni forma e sotto ogni profilo.
Scorrendo l’albo dell’ Ambrogino d’oro troviamo grandi nomi come Liliana Segre, Mario Monti, Stella Vecchio, Carlo Petrini, Don Carlo Gnocchi, Samantha Cristoforetti, Fabiola Gianotti, Raul Montanari, Cardinale Tettamanzi, Stefano Borgonovo Fabrizio De Andrè Mina, Roberto Bolle insomma donne e uomini che hanno fatto grande la città di Milano ma soprattutto il nostro amato Paese.
Carissimo Sindaco e per tutti questi motivi e per il rispetto delle storie di questi grandi personaggi che mi appello al Vs. Buonsenso chiedendo la revoca dell’Ambrogino d’oro anno 2006 al Dottor Vittorio Feltri
“Art. 9
Incorre nella perdita della civica benemerenza l’insignito che se ne renda indegno. Il provvedimento di revoca della relativa concessione è adottata dal Sindaco, sentito in apposita conferenza l’Ufficio di Presidenza”.
La ringrazio per l’attenzione posta a questa mia rimostranza e, auspicando un Suo immediato interessamento per risolvere questa spiacevole situazione, un piccolo gesto per il rispetto della Storia distintamente La saluto.
Brancaccio Francesco”
Sono d’accordo con Lei. Le assicuro, avendo insegnato per 10 anni in Lombardia, che la
maggior parte dei padani, hanno rispetto dei meridionali onesti, laboriosi, professionali,
che si integrano nel tessuto sociale ottenendo ottimi risultati. Cosa farei: non compre-
rei il quotidiano, lascerei perdere anche perchè già si è attivato il “nostro” presidente
nazionale degli Ordini dei Giornalisti, C.Verna. In definitiva, ignorerei il senescente diret-
tore, perchè gli faremo solo pubblicità.
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