DUE GIOVANI DONNE, DUE IDEE, UN PROGETTO…IL MONDO DEL DESIGNER ITALIANO LE CANDIDA AL PRESTIGIOSO PREMIO INTERNAZIONALE “IL COMPASSO D’ORO”
di Silvana Narducci
Una terra difficile quella in cui viviamo. La disoccupazione qui si sente più che altrove, la camorra pesa sull’economia locale più che altrove, i giovani senza speranza di lavoro partono da qui per andare all’estero più che altrove…ma su queste macerie che è il nostro Sud di tanto in tanto nasce un fiore che offre un po’ di speranza a chi nonostante tutto decide di restare. Dalla prolifica realtà di 012 Factory emergono costantemente giovani promesse del futuro tra cui due ragazze che hanno messo insieme due diverse formazioni, due diverse storie personali e due diversi talenti per riuscire a produrre qualcosa di bello, di pratico e di economicamente produttivo. Qualcosa che il mondo del designer ha notato, riconoscendone il valore, offrendo loro di partecipare ad uno dei concorsi del settore più importanti in Italia e all’estero.
La storia di queste ragazze comincia in luoghi molto lontani tra loro. Roberta Ventrella 32 anni napoletana, architetto. Inizia a lavorare da giovanissima con il padre Ettore, anch’egli architetto, proprietario di un’azienda di carpenterie metalliche che le insegna tutto e l’accompagnerà nei suoi primi passi nel mondo dell’imprenditoria.
Una giovane donna, bella e simpatica, che lascia intravedere dietro il suo sorriso aperto e comunicativo una tempra d’acciaio, 
estremamente concreta e pratica nell’approccio al suo lavoro altamente tecnico. Entra nel 2015 in una bella realtà casertana, l’Accademy di 012Factory, fucina di giovani imprenditori, dove i più meritevoli sono sostenuti dal “Premio Mario Diana”. Roberta i numeri li ha e vince i 10mila euro del Premio Diana e altri 10mila in servizi offerti dalla 012 Factory che l’aiutano a trasformare la sua idea, fatta di geometrie, giunti e materiali di vario tipo in un’azienda il cui innovativo sistema di montaggio diventa parte integrante del designer.
A migliaia di chilometri da Roberta, a Porto Alegre in Brasile, nasce Giovana Antunes, 36 anni. Italo-brasiliana, si laurea ad Aversa in Design e Comunicazione. Gioviale ed allegra come il nome della città da cui arriva, ha l’animo artistico e lo sguardo rivolto alla bellezza e all’artigianato.
Porta avanti la sua idea di arte trasfusa negli oggetti di utilità quotidiana e realizza la sua lampada ispirata all’arte di Mondrian, prima di una lunga serie di lampade ed oggetti di designer… una delle poche cose “belle” esposte alla Biennale del Belvedere di San Leucio.
Il caso le fa incontrare alla “Settimana del Designer Campano” promosso da Meka Arredamenti. Quello è l’inizio di un’amicizia e di una collaborazione professionale. Nasce SELFRAMES. “Senza Giovana non avrei saputo come comunicare il mio prodotto alle persone – spiega Roberta – Parlando con lei ho visto il mio progetto attraverso i suoi occhi. È riuscita a portare il mondo dell’ingegneria ai fruitori del prodotto ed è nato un nuovo progetto che è il frutto della collaborazione delle due anime imprenditoriali” E la collaborazione funziona, perché le due giovani imprenditrici si fanno notare dall’osservatorio permanente del designer italiano. L’ADI le seleziona per inserirle nel Catalogo 2017 di nuovi progetti che vengono esposti in una mostra a Milano e a Roma e soprattutto per partecipare 
al concorso internazionale “Il Compasso d’Oro” che si terrà a dicembre. Un riconoscimento importante, che vale come una nomination all’Oscar, un traguardo non da poco per un’azienda emergente in una terra difficile.
Mentre parliamo in quell’alveare di idee e impegno che è 012 Factory, Roberta e Giovana mostrano tutta l’emozione e l’eccitazione di un futuro che si apre davanti a loro e che si prospetta luminosissimo, pieno di promesse in parte già mantenute. A guardare queste due ragazze avviate al successo, mi si allarga il cuore perché finalmente mi sembra che la nostra terra abbia una speranza di farcela. In bocca al lupo dunque a Roberta e Giovana…
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GIOVANA ANTUNES
Italo-Brasiliana, nata a Porto Alegre-Brasile l’8 gennaio 1981
Figlia d’arte, sin da piccola si diverte nel realizzare pezzi artigianali utilizzando le vecchie tecniche di lavorazione tramandate di generazione a generazione. Si avvicina ufficialmente al mondo delle arti nel 2005 in Brasile, quando frequenta il corso di Restauratore di Metalli presso l’Atelier Alice Prati, il suo amore per lo studio la spinge ad andare sempre oltre. Nel 2008 si forma come Interior Design in Toscana, segue diversi corsi specialistici che vanno dal Disegno Tecnico 2/3D alla Grafica e si laurea con menzione alla carriera in “Design e Comunicazione” presso la Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.
La sua creatività spazia dalla Grafica al Product Design. Matura diverse esperienze, che si concludono con successive conquiste come la partecipazione ad importanti fiere ed eventi del settore, tra cui: Futuro Remoto, Maker Faire Roma, Venice Design Week, Salone Satellite, Expo2015, Maratona Perugia “Guarda Cosa Mangi”ecc.
La sua curiosità la porta ad avvicinarsi al mondo della ricerca e dell’innovazione collaborando con realtà affermate nel mondo dell’imprenditoria innovativa tra cui 012factory, Selframes e Fondazione Mario Diana (Progetto Prometeo). Nel 2016 nasce il progetto “DKOLL”, uno Studio Creativo che attraverso la contaminazione di idee, culture e competenze, vuole far riaffiorare il valore delle vecchie maestranze, abbinandole alle nuove tecnologie nell’ideazione di prodotti che ricercano l’equilibrio nel rapporto human vs. technology attraverso le nuove tecnologie di comunicazione IoT.
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ROBERTA VENTRELLA
Nata a Napoli, il 3 giugno 1983
Laureanda in Architettura presso la Federico II di Napoli, corso di laurea in Architettura 5UE.
Inventore di quattro brevetti tra cui il sistema costruttivo Selframes, (brevetto di invenzione industriale n. 0001389994 rilasciato il 28⁄07⁄2017) dopo la vittoria del primo premio dell’Academy di 012 Factory 2015 fonda Selframes srl. è titolare della Ventrella Edizioni, casa editrice volta alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico Campano attraverso pubblicazioni come “Reali Delizie di Ettore Ventrella”; “La Reggia di Carditello di Nadia Verdile” e spettacoli come “Le Acque della Reggia di Roberta Ventrella”, trasposizione teatrale delle lettere di Luigi Vanvitelli al fratello Urbano che ripercorre fedelmente la costruzione dell’Acquedotto Carolino.
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