ROMA – “Sono oltre tre settimane che in Europa si discute sulle possibili soluzioni da adottare per fronteggiare l’emergenza coronavirus, ma al momento nulla di fatto. I Paesi del Nord si scagliano contro l’Italia, e chi dal Governo tratta nelle sedi istituzionali non riesce ad ottenere alcuna risorsa concreta per il nostro Paese. Dall’Eurogruppo un pacchetto di proposte, contenenti il ricorso al Mes, a Recovery Fund, a Bei, a Sure. Praticamente vogliono chiedere ulteriori prestiti con condizionalità e ipotecare intere generazioni, piuttosto che cristallizzare il debito”. Così l’eurodeputato della Lega Valentino Grant. “In circostanze eccezionali, come guerre, depressioni o pandemie, come quella che stiamo vivendo, – aggiunge il deputato europeo – servono soluzioni eccezionali, e bisogna necessariamente snellire l’apparato burocratico, perchè i giorni passano e i soldi nelle tasche degli italiani non arrivano. Il compito ineludibile di ogni Stato è garantire e proteggere la vita delle persone e il loro sostentamento, oggi più che mai”. “Siamo dinanzi ad un bivio – spiega Grant -: o stampiamo moneta oppure affondiamo. L’intervento della BCE è fondamentale per uscire da questa crisi, per dare liquidità alle famiglie e alle imprese, così da salvare posti di lavoro e da crearne dei nuovi”. “E se è vero che allo stato attuale la BCE non può acquistare sul mercato primario, perchè tale tipo di operazione comporta un cambio delle regole esistenti, è pur vero che può fare acquisti su quello secondario attraverso titoli di Stato pari al debito aggiuntivo, riferibili alle spese per il Covid-19”, conclude l’eurodeputato leghista.