ASL… E PARLIAMO DEL CENTRO DI RICOVERO COVID DI MADDALONI…

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(f.n.) –  Buongiorno Asl… che è un po’ come dire Buongiorno Vietnam…o no?, e mentre nelle retrovie si fanno i capriccetti e si sbattono sdegnosamente i piedi per terra, a causa della fuga di notizie ed il pensiero dominante di qualcuno, continua ad essere quello ricevere la nomina che avrebbe dovuto essere della dottoressa Antonella Guida, facendo in  modo che nessuno si accorga delle manovre in tal  senso, nelle avanguardie si sta raggiungendo il top della disorganizzazione e dell’incapacità…il tutto pietosamente  camuffato da plateali dichiarazioni sui  “grandi sforzi e sacrifici e profonda consapevolezza del momento”…E diamo uno sguardo all’Ospedale di Maddaloni, individuato come centro di ricovero Covid. Responsabile del centro è stato nominato il dottor Rino De Lucia noto pneumologo, già in pensione ma richiamato in servizio, che al momento, sta organizzando un proprio staff medico. Al pianterreno della struttura, sono allocati 5 posti di rianimazione e 14 posti di terapia subintensiva. Al primo piano i lavori sono ancora in corso ed i 20 posti previsti di subintensiva, non sono stati ancora allestiti ed a tal proposito, è appena il caso di evidenziare che, una volta allestiti e quindi idonei ad essere occupati da altrettanti pazienti, per l’assistenza degli stessi, sarebbero necessari almeno 5 medici ( 2 al mattino, 2 al pomeriggio ed uno in notturna); 10 infermieri (4 nel turno mattutino, 4 nel turno pomeridiano e 2 in notturna).  Naturalmente il succitato gruppo va in aggiunta al personale già impegnato nella Rianimazione e per i 14 posti di subintensiva al pianterreno! Si suppone quindi,  che il mega direttore generale Ferdinando Russo, abbia provveduto in anticipo a reclutare personale per la struttura, nella maniera più razionale possibile,  onde non trovarsi in difficoltà al momento cruciale,  o no? attenzione però a non fidasi troppo…Il Dg è uno di quelli che oggi si spertica in lodi e ti mette la corona in testa e domani si rimangia tutto e passa la corona sulla testa di quello che viene dopo ma, che gli tirava la giacca dal gioro prima…E a proposito di individuazione di strutture, per l’emergenza Coronavirus…come la mettiamo con l’Ospedale di Teano che dovrà accogliere i pazienti affetti da Covid 19 meno gravi? Quanti medici sono previsti ma …soprattutto…dove sono? E dove sono i ventilatori? Una cosa è certa ed indiscutibile…gli attacchi di panico tra gli infermieri… Nel frattempo De Luca ed il Sindaco avrebbero individuato l’area parcheggio esterno del San Sebastiano per la realizzazione di un “Ospedale da campo” da realizzarsi, pare, ad opera di una Ditta Norvegese già contattata… ah la passione deluchiana per la sanità scandinava!, vuoi vedere che nel suo immaginario, l’ospedale da campo sarà quello che sostituirà il Policlinico? E facciamo un rapido calcolo…Mucho dinero per i lavori a Maddaloni, mucho dinero per l’Ospedale di Teano, mucho dinero per l’ospedale da campo, mucho dinero per la riconversione futura dei presidi oggi destinati all’emergenza ma… andrebbe tutto strabenissimo, perché la salute del cittadino viene prima di tutto…ma c’è semrpe qualcosa che stride come un’unghia sul vetro…  noi sappiamo che la Clinica Pineta Grande ha offerto 50 posti letto dedicati al Covid 19, ed un organico di 30 anestesisti a disposizione, oltre alla Clinica San Michele ed alla Clinica del Sole…non si comprende quindi per quale motivo nessuno prenda in considerazione le offerte. E ci si chiede al di là delle offerte a quanto pare ignorate, per quale motivo non si sia fatta alcuna richiesta al gruppo Neuromed, sempre all’avanguardia in quanto a strutture e ad attrezzature…forse la soluzione migliore era quella di spendere…mucho dinero… Nel frattempo si registra un vero e proprio caos nel reperimento dei dati sulle positività e negatività,  provenienti dal Cotugno, Moscati di Aversa, Avellino e AORN, a prescindere che, dopo circa 15 giorni stiamo ancora cercando di sapere che fine hanno fatto i tamponi effettuati all’Ospedale di Marcianise. Perduti, buttati, scaduti? Hasta la vista companeros de merienda!

1 commento

  1. Qualcuno, dopo il primo caso al Nord, si è accorto che “il cinese” fosse molto pericoloso. La domanda che mi sono sempre posto è che se al Nord, dove funziona benissimo sia la Sanità pubblica che soprattutto quella privata, incominciavano ad andare in sofferenza, qui al Sud, in Campania, a Caserta, cosa sarebbe successo nel caso si verificasse tale situazione? Quindi subito, a sollecitare chi di dovere, di attivarsi per evitare il peggio. Un Policlinico da ultimare, l’ex Ospedale Militare da farlo ritornare operativo, ospedali da campo presso la Brigata “Garibaldi”, lo Stadio “Pinto” come il “Bernabeu” a Madrid, le cliniche private. Manca il materiale? Adesso se ne sono accorti? Mascherine: Sarte in quarantena per produrle, le industrie seriche sul territorio non possono riconvertirsi momentaneamente? Tre ragazzi di Casagiove hanno prodotto dei pezzi in
    3D che una ditta di Brescia? li userà per produrre respiratori sfruttando le maschere che usano i sub. Le idee ci sono, ma se nessuno le porta avanti, si continuerà a perdere tempo prezioso!!!

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