LA CARITÀ PELOSA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

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ANZIANI OSPITI DI RSA MESSI A RISCHIO PER ESIBIZIONISMO MEDIATICO

      –       di Salvatore Zinno      –               

  Matteo 6, 1-4 “Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati… Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini… Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta”schiavone 1 LA CARITÀ PELOSA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Di se stesso aveva detto: “Inesperto, ingenuo e sconosciuto…”, ma alla luce della sua strategia mediatica degli ultimi giorni, aggiungeremmo “cinico”!

Si, perché ogni uscita (contingentata anche per lui come per il resto degli italiani), Massimo Schiavone la trasforma in uno spot sulla sua persona. L’altro giorno ha sbandierato a tutto il web di aver donato la sua indennità da Presidente del Consiglio Comunale, addirittura anticipandola di tasca propria, alla curia che sta raccogliendo denari per acquistare un ventilatore polmonare per l’ospedale San Rocco di Sessa; poi la notizia che tutti i suoi dipendenti hanno “spontaneamente” aderito alla raccolta fondi; poi ancora la foto sul lettino della donazione di sangue; fino poi alla notizia che la sua struttura “Villa Anna” mette a disposizione, per gentile concessione, venti posti letto per l’emergenza sanitaria – dimenticando che l’ultimo decreto del Presidente Conte prevede la messa a disposizione obbligatoria – proprio per decreto del Governo – di: personale sanitario, locali e apparecchiature, delle strutture sanitarie private, anche in deroga ai limiti di spesa.

Quindi tutto previsto e studiato dal Governo nazionale, peccato che la struttura sanitaria Villa Anna ad oggi, non esista come struttura sanitaria in quanto non ancora dotata delle autorizzazioni ad esercitare questa attività.

Che voglia essere un tentativo di portarsi avanti con il lavoro e snellire un pochino la pratica dell’autorizzazione? Questo si vedrà.

Però, proprio sull’ultima delle “offerte” generose della ditta Schiavone & Co. ci preme soffermarci; ovvero l’opportunità di ospitare presso Villa Anna pazienti provenienti dall’ospedale San Rocco.

Perché? Perché una cosa l’abbiamo capita tutti, speriamo, ovvero che il covid-19, tra i suoi bersagli preferiti ha proprio gli anziani i quali devono essere protetti a tutti i costi da possibili esposizioni al contagio. Esposizione che diverrebbe molto probabile, trovandosi a contatto con persone provenienti da un ambiente ospedaliero a sua volta molto esposto al contagio da covid-19.

Villa Anna, o la DueEmme o le altre società di proprietà della ditta Schiavone & Co., hanno tutte fisicamente sede nello stesso complesso architettonico, anche se di tanto in tanto risultano con numeri civici o strada diversi le une dalle altre; ma è solo un escamotage…gli immobili sono sempre quelli.

Qualche giorno fa, la Reuters… – e non l’agenzia di stampa di Rocca…vattelapesca – ha spiegato bene quali siano i rischi per le RSA che ospitano anziani, facendo l’esempio di ciò che sta succedendo in provincia di Bergamo in questi giorni; Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha detto a Reuters che “in 13 comuni, compresa Bergamo, nelle prime due settimane di marzo 2019 c’erano stati 107 decessi. Quest’anno, nello stesso periodo ne sono stati registrati 480”. Decessi non ufficialmente inseriti nelle statistiche riguardanti il covid-19, per cui i conti non tornano.

Questi conti “sballati” non fanno altro che rafforzare il timore che tanti degli anziani che stanno morendo nelle proprie abitazioni o nelle RSA, appunto, siano entrati in contatto con il virus senza che nessuno abbia fatto niente per impedirlo e per arrestare il contagio nelle strutture che li ospitano. Chissà cosa ne potranno pensare dell’iniziativa di Massimo Schiavone, di mettere a disposizione venti posti letto per i malati dell’ospedale San Rocco, i parenti degli ospiti (paganti) delle RSA della Schiavone & Co. i quali si troverebbero, gioco forza, porta a porta tra ospiti residenti e pazienti transitanti.

Quindi, piuttosto che preoccuparsi di emergere mediaticamente ad ogni costo per poi spendere questa pelosa generosità nella prossima campagna elettorale, perché avendo da tempo dismesso l’anello al naso di questo si tratta, sarebbe il caso di preoccuparsi del benessere e della sicurezza dei propri ospiti…magari, ad esempio, acquistando i kit per la diagnosi del virus e sottoporre i residenti di Villa Anna, DueEmme ecc ecc ad accertamenti preventivi oltre che blindarli da qualsiasi contatto pericoloso con l’esterno. Ecco, un’azione del genere sarebbe il caso di pubblicizzarla o strombazzarla e sarebbe meritevole di applauso.

Diamo retta per una volta a Matteo…. – quello buono da non confondere con i vari Matteo Nazionali portatori di sventure – smettiamo di suonare le trombe e che la mano destra, in questi casi, non sappia ciò che fa la mano sinistra. Amen!