Il Coordinatore Regionale del NurSind Antonio Eliseo scrive ai prefetti di Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento in merito allo stato degli ospedali campani in prima linea nella lotta al coronavirus.
“Il Nursind denuncia alle SS.LL in indirizzo ciò che sta avvenendo nei Presidi Ospedalieri della Regione Campania . . Gli operatori non possono essere chiamati a sacrificare la loro vita è a mettere a rischio quella degli stessi pazienti per la inadeguatezza delle loro condizioni di lavoro. Molti operatori sanitari stanno lavorando con turni massacranti, con una professionalità e dedizione esemplare. Eppure contiamo tra di noi tanti operatori positivi al Covid-19 e altrettanti in quarantena. In poco più di una settimana di sono ammalati medici ed infermieri del Cardarelli, del Pascale, del Cotugno, dell’Ospedale del Mare. Un prezzo alto che gli operatori sanitari stanno pagando, una lista che si allunga ogni giorno. In tutta Italia il Nursind attraverso il nostro Segretario ha denunciato la mancanza di Dispositivi di Protezione individuali dai dati sviluppati su 21 strutture tra Presidi, distretti, e strutture private Accreditate solo 4, hanno dispositivi di protezione individuale sufficienti e a norma, è soltanto 7 hanno percorsi separati per l’accesso a pazienti sospetti. Nell’Ospedali Moscati di Avellino i DPI sono insufficienti i percorsi d’accordo ai pazienti sospetti sono parzialmente separati da quelli usati da gli altri pazienti. Nell’Asl di Benevento i DPI sono carenti, i percorsi sono controllati ma non separati non c’è nessun controllo sugli operatori. Alla Azienda San Pio i DPI sono presenti, sono stati allestiti percorsi separati con renda ed il personale è stato sottoposto a tampone. Nell’ASL di Caserta i dispositivi sono insufficienti. Per il personale entrato in contatto si sono applicati due pesi e due misure, al personale medico sono stati eseguiti i tamponi, al personale infermieristico no. Si è applicata la quarantena e neanche per tutti. Alla Azienda Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta dove out in ore senza di tensostruttura, i percorsi non sono separati e i DPI insufficienti. Alla ASL Nel Centro, che copre l’intera città di Napoli, i DPI sono insufficienti e in alcune realtà non a norma mancano completa al Presidio San Paolo, oltre ai distretti territoriali. Sono stati allestiti in tutta la Asl percorsi separati. Alla Napoli 2 i DPI risultano scarseggiare, non si sono verificati casi di contagio tra il personale e sono stati allestiti percorsi separati. Nella ASL 3 sono presenti i DPI, mancano solo al Presidio di Sorrento, sono stati allestiti percorsi non completamente separati. Nell’A& di Salerno i DPil sono esauriti ed i percorsi separati in via di allestimento. Al Ruggi D’Aragona i DPI Sonia presenti in Pronto Soccorso e nella UOC di Malattie Infettive, ed il percorso differenziato esiste solo nel Pronto Soccorso Nell’Azienda Santobono esistono percorsi differenziati, i DPI sono scarsi. La carenza di DPI, la loro insufficienza si registra i anche alla Azienda dei Colli, alla Sun, al Policlinico, al Istituto Pascale, così come nei Presidi Religiosi.
Il Nursind ha più volte sollecitato i Direttori Generali affinché si trovassero le soluzioni per far sì che gli operatori potessero lavorare in sicurezza così come stabiliscono le normative vigente. La corsa per colmare la carenza di posti di terapia intensiva ci da il senso di quale sia stata la programmazione e l’organizzazione delle attività assistenziali e di come fosse così fragile il Sistema Sanitario Pubblico in questa Regione, territorio ad elevato rischio sismico e con una concentrazione di abitanti nella zona Rossa. Egregi Illustrissimi dal Presidente De Luca, ci saremmo aspettati che in un momento come quello che stiamo vivendo fossimo stati ascoltati , che in un momento come questo un organizzazione come il Nursind che rappresenta oltre 40 mila infermieri in tutto il Paese, fosse tenuta in debita considerazione, avremmo voluto dire la nostra sui livelli occupazionali , ma hanno preferito tenerci fuori da ogni confronto, ma li vediamo pronti nei Talk Show televisivi ad omaggiarci per come stiamo affrontando ad armi spuntate la battaglia contro il Covid-19 Il Nursind Campano, aspetta di essere convocato per dare il proprio contributo, visto che le prossime settimane metteranno a dura prova tutto il Sistema Sanitario Regionale”.