OSPEDALE MOSCATI, AMUCHINA & COMPETENZE MANAGERIALI…VUOTI I DISPENSER

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(f.n.) – E dal PO Moscati, repubblica normanna con sanità indipendente al tempo del coronavirus?, ovviamente silenzio assoluto…come da copione. Ed è veramente un peccato che nessuno si sia accorto, che i dispensatori di amuchina sono drammaticamente vuoti…magari qualcuno se n’è “addonato” ma “zitto tu, fatti gli affari tuoi!” e passiamo appresso…Qualcun altro invece,  mentre rifletteva sull’assenza di amuchina, non poteva fare a meno di notare con quanta “efficienza” si gestiva un paziente arrivato nei giorni scorsi, con problemi respiratori e altri sintomi sospetti…Dopo aver riflettuto un po’, i medici di un reparto di emergenza del presidio normanno, pensavano di far effettuare un tampone per sospetto coronavirus al paziente…Hanno quindi interpellato il personale del laboratorio, che non ha saputo offrire alcuna indicazione sull’iter procedurale…dal prelievo alla conservazione …Alla fine hanno tagliato la testa ai dubbi ed hanno effettuato il tampone… ma il bello doveva ancora venire ma… non sappiamo ancora se possiamo raccontarlo…ma se potessimo farlo vi diremmo, che l’autista che avrebbe dovuto portare il campione al Cotugno, per le analisi di rito, si è rifiutato di partire senza l’infermiera… Alla fine della bagattella dialettica…finalmente si parte e si trasporta il campione, peraltro conservato in maniera non proprio “adeguata”, al Cotugno, dove viene ricevuto dagli operatori dell’Istituto che, sorpresi e sconfortati, tentano di rimandarlo indietro…Il tampone si presentava infatti, in una bustina di plastica, alla faccia della procedura prevista per la conservazione ed il trasporto… Alla fine, gli operatori del Cotugno, rassegnati,  decidono di accettare il campione e metterlo in coltura…Alla fine del loro turno intanto,  gli operatori del reparto in cui era ricoverato il paziente sospetto, chiamano il Ds Tornincasa per chiedere se dovessero smontare o attendere il referto del tampone…La principesca, ma soprattutto dotta e consapevole, risposta del Ds, figlio dei fiori,  sarebbe stata la seguente: Facit chell ca vulit vuie!…Si apriva quindi, in piena emergenza coronavirus,  dinanzi allo sguardo attonito del personale lasciato in balia di se stesso, l’ennesimo scenario da piece tragicomica, diretta da un incosciente di dubbia competenza che, non avendo vinto il concorso per giardiniere capo alla Villa comunale di Roccacannuccia,  qualche politico di peso e di sostanza, aveva pensato bene di mandare a dirigere il Moscati di Aversa… come premio di consolazione. Gli operatori alla fine se ne tornano a casa, a rischio potenziale di contagiare le proprie famiglie…con un applauso finale al Tornincasa. Fortunatamente il tampone è risultato negativo…ma questa mattina si è presentato un altro caso sospetto…un 40enne che è stato trasportato in Pronto Soccorso, ricoverato ed isolato…proprio a due passi dagli ambulatori in cui, pazienti immunodepressi affetti da malattie rare, si sottopongono a terapie dedicate. Ovviamente il paziente 40enne non ha usufruito della tensostruttura, attrezzata per il pre triage… Mentre restiamo in attesa del risultato del tampone, cui è stato sottoposto il paziente, visto che la gestione dell’Ospedale e delle sue urgenze, non sembra ricoprire alcun importanza per il Ds, come potremmo interessare il caro Tornincasa?, e se gli raccontassimo la favola di Biancaneve e i Sette nani, così si distrae dal fatto che la gelata di marzo gli potrebbe rovinare le begonie?, al politico che lo protegge invece?, cosa potremmo chiedergli di bello?, se ha intenzione di produrre altri danni nei prossimi giorni o se possa ritenersi soddisfatto così?…Hasta la vista companeros de merienda!