– di Salvatore Zinno – 
…e poteva mai restare fuori dalla faccenda coronavirus- ospedale San Rocco?
Assolutamente no, in questi giorni ha divulgato diversi dei suoi messaggi urbi et orbi su una faccenda di cui ignora, a nostro parere, finanche le basi.
Ha iniziato sabato nel primo pomeriggio affidando ai posteri un messaggio rassicurante (a modo suo) che recitava: “Tutto sotto controllo. Il PRONTO SOCCORSO È REGOLARMENTE APERTO. Una paziente di età avanzata che non è stata in Cina e non ha avuto contatti con persone provenienti dalla Cina è stata sottoposta in via precauzionale al relativo esame-tampone presentando sintomi del virus comuni però anche altre patologie ordinarie. Il risultato dall’Ospedale COTUGNO di Napoli si conoscerà in serata. Ingiustificati allo stato tutti gli allarmismi. Falso e pericoloso diffondere la voce della chiusura del Pronto Soccorso che invece è regolarmente aperto. Attenzione e responsabilità.
P.S. La porta del Pronto soccorso che circola in alcune foto è quella a CHIUSURA TERMICA….quindi non è chiusa.”
Ora, la domanda è la seguente: ma chi ti ha chiesto niente? La risposta si trova nella solita ansia da prestazione che accompagna il sindaco di Sessa da quando ha scoperto l’esistenza dei social media e che spesso lo esposto a pessime figure – come in questo caso di specie!
Nel messaggio sindacale c’è un enorme castroneria dovuta alla circostanza fasulla riguardante l’apertura del pronto soccorso. Il pronto soccorso dell’ospedale San Rocco, è stato chiuso dal momento in cui la paziente – non proveniente dalla Cina – si è presentata presso il nosocomio sessano sino a quando, in tarda serata è giunto il risultato del tampone faringeo analizzato dall’ospedale Cotugno di Napoli; risultato che non ha scansato il pericolo perché l’esame va ripetuto tre volte e vanno fatte le analisi del sangue per capire se si tratta o meno di corona-virus.
Per cui non si comprendono ancora le motivazioni che hanno spinto il primo cittadino ad esporsi in vece del Direttore Sanitario del San Rocco; se non forse una recente militanza presso la corte dello stesso politico di riferimento che pare abbia scaricato SS.
In tempi incerti come quelli attuali, certe manifestazioni di pensiero veicolate da un rappresentante istituzionale, disturbano la pubblica quiete più che rassicurala, hai voglia a dire “ingiustificati allarmismi”.
Che ci voleva a dire chiaramente che il pronto soccorso era chiuso per osservare un giusto protocollo di sicurezza?
Perché mentire sapendo di stare mentendo?
Perché indurre i cittadini a recarsi al pronto soccorso sessano in caso di bisogna, salvo poi trovare l’addetto di turno che li invitava a recarsi all’ospedale di Formia o alla clinica Pinetagrande?
Bugie su bugie utili solo a soddisfare l’ego mediatico del soggetto Sindaco!
L’annunciazione annunciazione è continuata arrivando a postare una sua foto, nella quale
“sprezzante del pericolo” si è fatto immortalare nei locali del Pronto Soccorso sessano intento a monitorare la situazione….solo quando, secondo le sue conoscenze medico-scientifiche, ha ritenuto che il pericolo fosse scampato.
Ora, che l’argomento sia estremamente delicato e che non ci debba lasciare rapire dalle isterie collettive è un dato certo, ma certamente le ansie e le paure della gente non si sopiscono con le bugie.
Sarà forse che il sindaco sta tentando di auto-esporsi più che può prima che i suoi consiglieri lo mandino a casa?
La possibilità è meno che remota, infatti molti bene informati, lo danno in partenza a fine mese, per volontà esplicita del suo protettore Gennaro Oliviero (o sarebbe meglio dire ex protettore), dopo che Silvio Sasso non ha ritirato la tessera del PD stringendo un patto “segreto” con il gruppo gestito da Michele Schiavone.
Virus o non virus, la sorte del sindaco sembra segnata…per cui la smetta di raccontare bugie; trovi la dignità almeno nel momento dell’estremo travaglio!
