(f.n.) – “Meglio prevenire che curare” ammonisce il saggio…E.… mai come in momenti tanto delicati ed allarmanti per la sanità globale, la prevenzione diventa cosa imprescindibile. Preoccupazione ed allarme sono cose serie e devono distinguersi dalle fake news, dalle bufale, dall’allarmismo scenico, dalla psicosi, insomma da tutto ciò che rischia di inquinare la comunicazione. Parliamo di Comunicazione Sociale che interessa inevitabilmente la Comunicazione Emozionale. Insomma, quella che in Sanità viene “strombazzata” come Comunicazione Istituzionale. Ma cosa c’entra con il Coronavirus? C’entra, c’entra, eccome se c’entra! Non possiamo certamente negare che tutti, ma proprio tutti, compreso noi ovviamente, in questi giorni sono appiccicati ai televisori, ai social, ai telegiornali quasi a voler esorcizzare l’arrivo del Coronavirus da noi. E, quando diciamo noi, intendiamo noi del Sud. È il caso di dire…basta e avanza l’esperienza drammatica del colera. Ma esiste un’altra “pandemia” cui il cittadino deve far fronte, purtroppo. La disparità di trattamento tra cittadini del Sud e cittadini del Nord, sia nell’efficienza delle strutture sanitarie, ivi compresi i tassi di fuga verso il Nord, sia nella gestione della tanto decantata Comunicazione Istituzionale. Veniamo al dunque. Chiunque, in questi giorni, abbia assistito a rubriche, editoriali, tavole rotonde, e telegiornali, ah avuto modo di registrare che scienziati, medici e politici, in caso di sintomi che potessero riferirsi potenzialmente al virus, invitavano a non recarsi ai Pronto Soccorso, a non chiamare il Medico di famiglia, bensì a telefonare al numero verde 1500 attivato dal Ministro Speranza, o telefonare al 112! Il cittadino di Caserta, Salerno, Matera o Foggia, quindi, sbigottito, si presume, chiamerà, in caso di dubbi o necessità sulla malattia, i Carabinieri!!! Infatti noi cittadini abbiamo memorizzato fin da piccoli che con il 112 si chiamano i Carabinieri, con il 113 la Polizia e con il 118 l’ambulanza. O no? E se non è cambiato qualcuno negli ultimi dieci minuti, è ancora così! Quindi…perché si dovrebbe chiamare il 112 per la polmonite?, a noi non sarebbe venuto mai in mente fino ad oggi…Infatti lo apprendiamo oggi perché lo continuano a ripetere in maniera martellante TG4, Canale 5, Italia 1, La7 e persino le reti Rai!!! Ma quelli non sanno che il 112 è il numero per i Carabinieri? No, cari cittadini di De Luca o di Emiliano; essendo già stato istituito ornai da anni nelle Regioni del Nord, il previsto numero unico (112) per ogni forma di chiamata di emergenza (carabinieri, polizia, finanza, autoambulanze, etc.), come avviene in America, ed essendo tutte le Televisioni ed i Giornali nazionali del Nord (TG4, Canale 5, Italia 1, La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Giornale, etc. etc.), per i giornalisti che vi lavorano, risulta naturale ed assolutamente giusto comunicare per le emergenze il 112, ritenendo scontato, bontà loro, che non vi siano differenze tra Nord e Sus… Invece… nel nostro povero Sud, non è mai stato attivato quel numero unico (112) nazionale! Quindi, i cittadini del Sud, frastornati dalla preoccupazione, dalla psicosi, da attenti consumatori di “quella” Comunicazione Istituzionale, che peraltro arriva, giustamente, dalle reti nazionali, andrà ad intasare i centralini dei poveri Carabinieri! i quali, sì sono gli angeli del territorio, ma che debbano improvvisarsi anche medici e scienziati è davvero troppo! Insomma, caro De Luca, oltre a pavoneggiarti sul divieto delle gite scolastiche, oltre a “paperiare” nel golfo in vista della Svezia e relativa sanità, perché non provi a chiamare il 112 per avere un consulto qualsiasi!!!! Ma fateci il tacere…Ma quando avete attivato il chilometrico numero verde vi siete fermati un attimo a riflettere?, o la riflessione non fa tendenza? Hasta el ridiculo!
Dica a quel cog…. di pseudogiornalista di non scrivere st…. e che in ospedale non c’è stato nessun caso sospetto di coronavirus. Sta creando inutili allarmismi
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