– di Nicolò Antonio Cuscunà –
Cosa vuoi che accada in una città sonnacchiosa, lamentosa, sempre attenta a non guardare dalla parte giusta, orba, muta e sorda; può accadere di tutto e di più nel “silenzio assenso” più assoluto.
Si badi, gli atti pubblici, prodotti e resi tali nel rispetto di norme e leggi, si prestano comunque ad interpretazioni e, in quanto frutto di scelte politiche, vanno analizzati, compresi e palesati.
Alienazioni e valorizzazione del patrimonio immobiliare disponibile (di proprietà di noialtri), -Art.58 comma 1 del D.L. n.112/2008 convertito in Legge n.133/2008.
La giunta comunale di Caserta, presieduta dal sindaco Carlo Marino, in data 7 febbraio u.s. delibera atto reso pubblico il 10 febbraio, con possibilità di ricorso di 60 gg. da proporre al Consiglio Comunale, col quale si individuano: “vendita e fitto/gratuità ai fini sociali, dei cosiddetti gioielli di famiglia.
Stabilizzazione Finanza Pubblica – Allegato al bilancio di previsione -2020/2022
Nell’atto deliberativo di giunta viene allegato l’elenco di tutte le proprietà disponibili, proposte alla vendita o cessione in fitto. Il documento, per avere valore, dev’essere approvato dal Consiglio Comunale, organo conferente ai fabbricati e terreni la destinazione d’uso urbanistica come indicata nel vigente PGR.
La giunta del sindaco Carlo Marino informa l’alienazione -vendita- di locali commerciali, uso ufficio, civili abitazioni, ex scuole, cantinole, parcheggi, depositi e terreni piccoli, grandi e sconfinati (demanio Rocca, monte Tifata). La valorizzazione (fitto) è un discorso a parte. Infatti, il deliberato di giunta precisa : “…la valorizzazione consiste nella sua proficua messa a reddito mediante contratti di locazione o fitto, ma anche mediante “concessione in uso per finalità di interesse pubblico, mediante concessione in uso ad associazioni e altre formazioni sociali del territorio, non aventi scopo di lucro, e che svolgono funzioni sociali, culturali, sportive e altre funzioni di interesse collettivo, secondo i principi di sussidiarietà orizzontale”, riforma Titolo V della Costituzione.
Evviva, la giunta Marino conosce la sussidiarietà orizzontale?
Quando si tratta d’ascoltare i cittadini, Marino sceglie gli interlocutori graditi, ricusando quelli ritenuti fastidiosi, dimentica che cittadini e Stato, con le sue diramazioni, perseguono obiettivi confliggenti e non opposti. Quando si tratta di fare “carne di porco” clientelare e di asservimento politico elettorale, scopre il principio di sussidiarietà orizzontale.
I consiglieri comunali conoscono questo “paccotto”, sono consapevoli dell’immenso potere lasciato nelle mani del sindaco e della sua giunta? …Oppure sarà usato il manuale Cencelli? (…uno a me, uno a te e questo a noi… etc.).
Attenderemo l’approvazione del deliberato in Consiglio, ascolteremo le osservazioni dei consiglieri, vigileremo sulla discrezionalità dell’uso e abuso della sussidiarietà orizzontale nel concedere a pagamento o gratis gli impianti sportivi, abitazioni, uffici, terreni e depositi.
Effettueremo sempre attenta, puntigliosa, democratica, libera informazione.