STADIO DEL NUOTO, L’ULTIMO SUCCESSO DELLA GIORGINO-POLPET SPA

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ATTILA scaled STADIO DEL NUOTO, L’ULTIMO SUCCESSO DELLA GIORGINO POLPET SPA(f.n.) – Ed un bel giorno il presidente dell’Agis, ha deciso di impegnare una “ntecchia” della preziosa dedizione, che riserva al decadimento in progress dello Stadio del Nuoto, a Villa Vitrone, quello splendido edificio Liberty di proprietà della Provincia, sul cui futuro prossimo, dovremmo iniziare ad interrogarci, urgentemente. Non siamo in grado di riferire di quale natura siano i lavori che l’incomparabile PolPet ha dato ordine di eseguire all’interno dell’edificio, ma siamo in grado di dire, pronti a risponderne in ogni sede, che stiamo per assistere ad un’altra bravata, la cui unica spiegazione può risiedere soltanto, nell’ego ipertrofico di un bugiardo, millantatore ed incosciente, che, paradossalmente, si bea di essere considerato, un “soggetto borderline”, credendo forse che la definizione equivalga ad una forma di  “incontenibile genialità”  Pare che l’incarico di procedere alla gestione di Villa Vitrone, Giuseppe Guida detto PolPet, l’abbia ricevuto direttamente dal presidente della Provincia, Giorgino Magliocca da Pignataro e qualcuno, il solito maligno “battutaro” sostiene che potrebbe trattarsi, vista la genialità di PolPet, di una licenza di demolizione. Intanto, nel silenzio assenso circostante, ma soprattutto nell’assenza totale di un qualsivoglia iter procedurale scritto e documentato, che lasci intravedere, almeno, uno sporadico barlume di legalità e correttezza, PolPet si accinge a prosciugare le casse dello Stadio del Nuoto, che ancora una volta rischia di diventare la banca della “malagestio” provinciale, per andare a fare, non si sa bene cosa a Villa Vitrone. L’edificio di Via Renella, come del resto lo Stadio del Tennis di Santa Maria Capua Vetere, non producono entrate economiche e quindi si prende lo Stadio del Nuoto, lo si strizza come un limone, per irrorare e rinverdire la passività delle strutture provinciali. Con intollerabile strafottenza, il presidente della Provincia, che  tre mesi dopo la nomina di Polpet osò dire: “Abbiamo rimesso i conti economici in ordine”, riferendosi forse alle “rogne” della “Terra di Lavoro Spa”, sanate con i proventi dello Stadio del Nuoto, oggi, non soltanto se ne infischia dei servizi igienici che fanno pietà, del distacco dell’acqua e del gas, del pericoloso ed inquinante, quanto poco chiaro impiego del gasolio in luogo del metano, del riscaldamento che funziona a singhiozzo e dell’acqua “zozzosa” erogata dal pozzo artesiano, non autorizzato né controllato , ma…affida la gestione di Villa Vitrone ad un personaggio dei Comix ed alla sua furia espansionistica. L’esborso per gli sfizi di PolPet e del suo mentore pedemontano, ricade interamente sulle associazioni sportive e sui cittadini che, dal loro ingresso allo Stadio del Nuoto, vengono tassati su tutto…dal costo assurdo del parcheggio al pedaggio, che devono versare all’ingresso degli spogliatoi per infilarsi il costume, per l’uso del phon e per farsi la doccia…quando, a pensarci bene, dovrebbero essere Polpet e Giorgino a rimborsare i cittadini per i rischi che corrono utilizzando acqua (ed immergendovisi), di cui non si conosce la qualità…o no?  Questi signori stanno facendo cassa sulla pelle dei giovani sportivi e delle loro famiglie, che si sottopongono a notevoli sacrifici, per consentire ai loro figli un minimo di attività sociale e sportiva…Nessuno di essi, aveva messo in conto di dover contribuire a pagare i debiti elettorali, contratti tra uno di centrodestra eletto con i voti dei doppiogiochisti del centrosinistra.   Sarebbe assai utile alla collettività che chi amministra la città, a questo punto, non si limitasse, peraltro “arravogliandosi”, a citare le passeggiate aristoteliche, giusto per togliersi di dosso un po’ di livore, ma si producesse in reali e salutari passeggiate, attraverso la città…utili a renderlo edotto di ciò che succede sotto al suo naso. Strutture di proprietà della Provincia, come lo Stadio del Nuoto e Villa Vitrone, ricadono, ma guarda un po’, ma va?,  nella città di Caserta, ma a quanto pare…se conviene far finta di non essere a conoscenza di quello che succede al loro interno o intorno ad esse, si agisce come se,  Stadio del Nuoto e Villa Vitrone fossero le repubbliche di San Marino. Vergognatevi, ma vergognatevi sul serio!   

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