AMMINISTRAZIONE MARINO: VOLERE È POTERE…E SE SI TRATTA DI SPENDERE SOLDI PUBBLICI, NON CI SONO IMPEDIMENTI CHE TENGANO

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 –   di Nicolò Antonio Cuscunà     –      

Il sindaco di Caserta il noto avvocato Carlo Marino del PD, almeno sulla carta, presidente dell’ANCI Campania, carica ottenuta con voti trasversali di Forza Italia e M5Stelle, quando ha soldi disponibili, non bada a spese né all’utilità dei progetti pur di spenderli.  Ottenuti i finanziamenti di cui al “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia della città di Caserta” dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, convenzione approvata con DPCM in data 15.01.2018 registrata alla Corte dei Conti in data 26.03.2018, Fondo per lo sviluppo e coesione Delibera CIPE n.72 del 07.08.2018. Dopo aver espletato tutte le procedure d’indizione gara in termini di legge, giunto all’AGGIUDICAZIONE della gara per la “REALIZZAZIONE PARCHEGGIO PIAZZA NICOLA SUPPA E STRUTTURA SPORTIVA” centro Parrocchiale – Ambito Urbano di Tuoro P.co Primavera- per un importo complessivo di 2.711.270,64 euro. Aggiudicataria col ribasso pari al 1,00% è la Ditta Conpat Scarl con sede a Roma.  La questione, come tutte le attività amministrative della Giunta Marino, è sempre legata alle “decisioni assunte” al di fuori di una “visione d’insieme e strategica” utili e programmate per il corretto sviluppo della città. Come per il progetto di riqualificazione di villetta Padre Pio, comportava l’abbattimento di 21 alberi d’alto fusto; la minaccia di esproprio dell’ex Macrico per costruirvi una scuola, il sindaco di Caserta emerge quale figura dispotica, arrogante, miope e destinata a passare alla storia per avere irrimediabilmente danneggiato la città. Il provvedimento prevede lo smantellamento della esistente piazza alberata con piante ad alto fusto, cavea teatrale, parco giochi per fare posto ad un “parcheggio sotterraneo per 100 posti auto “. Progetto non compatibile col vecchio-superato PGR, non incluso nel “misterioso, scomparso o occultato PUC”. Appare lecito chiedersi a chi potranno giovare 100 posti auto localizzati infondo al “deretano del diavolo”.  La riqualificazione della periferia di Tuoro Parco Primavera prevede anche il recupero della struttura parrocchiale (?). Dovrebbe prevedere il recupero, ma non se ne fa cenno, del vandalizzato palazzetto di ginnastica artistica, struttura ultimata, inaugurata, colpevolmente abbandonata e resa rudere. Uguale destino della “tensostruttura polifunzionale sportiva” interna al Parco Primavera, dell’ex asilo comunale, funzionanti fino a qualche anno fa, e successivamente colpevolmente non custodite dall’Ente Comune, vandalizzate e rese ruderi.

Credo sia legittimo ed onesto chiedersi quale “utile” porterà alla periferia di Tuoro un parcheggio sotterraneo non facile da raggiungere? Quale sarà l’ipotetica fruizione ed utenza, atteso che i centralissimi parcheggi IV Novembre, al monumento ai Caduti, e il Carlo III sono abbandonati, non utilizzati ed il primo “vandalizzato” e trasformato in discarica e luogo di spaccio.

La responsabilità degli abusi sul PGR e PUC e alle spese di denaro pubblico ricade sull’intero Consiglio Comunale di Caserta, risultato assente, muto e sordo rispetto agli appelli presentati a salvaguardia di piazza Suppa, del suo verde arboreo e del buon fine ed utilità del progetto.

In questo caso dov’è la “sensibilità civica” dell’associazionismo con tutte le sigle, di Macrico Verde, dei consiglieri di Speranza per Caserta, non sono sensibili alle periferie, non intervengono perchè non detengono la primogenitura della denuncia, oppure sono complici del sindaco e barattano gli alberi di villetta Padre Pio con piazza Suppa? Queste domande pesano come macigni sulla loro coscienza e sulla ” loro credibilità”.

Sensibilità, coscienza civica, partecipazione sono elementi spesso dimenticati, elusi dalla cittadinanza, resa passiva, abulica, disinteressata alla cura dei propri interessi, abituata solo e semplicemente ai piagnistei, al silenzio colpevole e complice degli abusi del Potere, mucchio selvaggio capace solo di sparlare a sproposito ed alle spalle sempre pronto a girarsi da altra parte per non vedere, oramai prona al fatalismo ed alla sfiducia verso la “cosa pubblica”.

Il peggiore nemico della gente non è chi agisce, è la gente che decide di tacere.