RIVOLTA DEI RESIDENTI CHE MINACCIANO UNA PETIZIONE E DENUNCE DI MASSA CONTRO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
– di Giulia Bosco –
Del famigerato piano traffico “studiato” e maldestramente attuato dal trio: Sasso-Emerito-Marcigliano, AppiaPolis se ne sta occupando dal mese di maggio, ovvero da quando venne annunciato dal sindaco Silvio Sasso, esprimendo da subito le perplessità sulla reale efficienza del dispositivo, varie volte modificato a testimonianza che non funziona e non funzionerà (LEGGI).
Ieri l’ennesima “sorpresa” che ha lasciato stupiti i residenti e l’intera cittadinanza, riuscendo questa volta a far salire al massimo l’irritazione degli abitanti del quartiere.
Cosa è successo? Tutto parte dal solito annuncio Facebook di Silvio Sasso il quale informa la popolazione che “Nonostante dopo le Festività non si siano più verificati blocchi o code eccessive, dalla prossima settimana prenderanno avvio le modifiche alla viabilità urbana“, ammettendo implicitamente i fallimenti delle disposizioni al traffico precedentemente emanate…e fin qui ci sta tutto, 
anche un mea culpa mascherato. Durante la giornata però compaiono i primi dissuasori in cemento armato su via Ospedale, posizionati da una non meglio individuata ditta, ma con la supervisione costante di una pattuglia di Vigili Urbani.
Questi dissuasori sono stati posizionati sia sugli stalli di parcheggio delimitati solo pochi mesi fa che in prossimità di abitazioni private e accessi privati, limitando la disponibilità di parcheggi nel quartiere specialmente in prossimità di alcuni esercizi commerciali penalizzandoli fortemente.
Ovviamente non risulta neanche questa volta la consultazione di un tecnico specializzato in mobilità urbana, ma il tutto è stato progettato ed eseguito “a sensazione” dai soliti amministratori tuttologi, i quali mai paghi del proprio ego, si sono anche recati a visionare di persona le operazioni di cantiere quasi venendo alle mani con alcuni residenti imbufaliti…sono i rischi del mestiere!
A che prezzo questo lavoro “a sensazione” è stato compiuto? Due conti facili facili si possono fare subito: mettiamo che i “birilli” costano circa centodieci euro l’uno più iva, e ne sono stati posizionati 50, trasporto e messa in opera, cancellazione della segnaletica orizzontale (nuova di pochi mesi) diciamo intorno ai diecimila/dodicimila euro chiavi in mano.
Nelle ore immediatamente conseguenti agli interventi di “arredo urbano” e a cantiere ancora in corso, si è sviluppato un fitto dibattito social che ha generato un’esplosione di commenti, tutti negativi, tutti contrari all’operato del Sindaco e della sua amministrazione. A leggerli, c’è di tutto: chi ironizza sugli oggetti posizionati chiamandoli birilli da boowling, ma anche babà senza rum; chi si sente sequestrato in casa per il fatto di esserseli visti mettere proprio fuori la propria proprietà impedendone l’accesso; chi invece annuncia petizioni; chi passa alle vie di fatto e convoca avvocati per denunciare Sindaco e Comandante dei Vigili; chi più acutamente fa rilevare che sono stati commessi dei gravissimi illeciti durante le operazioni di montaggio postando le foto a riprova di quanto affermato.
Ma di che illeciti si tratta davvero?
Presto detto, la ditta che ha portato i “birilli” a Sessa con un furgone, non si è preoccupata di come scaricarli per posizionarli lungo la strada; infatti ogni singolo pezzo dovrebbe avere un peso che si aggira intorno ai 150 chili, rendendo impossibile la movimentazione manuale.
Cosa si è inventato l’arguto Silvio Sasso? Ha chiesto la collaborazione ad un vicino supermercato che ha in dotazione un muletto per il carico e scarico delle proprie merci. Peccato che questo muletto non è provvisto né di targa né di assicurazione per danni a terzi e che quindi non può marciare su strada pubblica, mettiamoci pure che il mezzo era condotto da un dipendente del supermercato con tanto di divisa come “quello della pubblicità”, il quale tra le sue mansioni di certo non ha la collaborazione con impresa edile, verifichiamo se il suddetto ha svolto l’obbligatorio corso per carrellista come previsto dal testo unico sulla sicurezza sul lavoro, ed ecco che l’abominio è compiuto. Il tutto viene commesso sotto gli occhi “vigili” di due vigili urbani i quali non hanno mai perso di vista un secondo i lavori…senza, per altro, porsi due domande o fare qualche verifica sui documenti del mezzo impiegato – semmai ce ne fossero.
Insomma, nel caso un ispettore del lavoro scrupoloso e rispettoso del ruolo avesse assistito alla scena, sarebbe stato colto da indicibili conati di vomito, spasmi da freddo, crisi epilettiche e ripetuti infarti contemporaneamente…e senza ombra di dubbio, i due solerti Vigili Urbani sarebbero rimasti attoniti a osservare!
Beh, a quanto pare siamo sempre più lontani dal risolvere i problemi della viabilità aurunca ad opera dell’uomo della provvidenza Pasqualino Emerito, sempre più assente e sempre più lontano dalle dinamiche sessane; inoltre c’è l’aspetto economico da non trascurare in questo momento di “blocco della spesa” imposto dalla delibera della Corte dei Conti per la quale si possono effettuare solo le spese correnti e necessarie.
Insomma, tra i soldi buttati alle ortiche per il piano traffico iniziale e tutte le varianti succedanee – “birilli” compresi – l’arroganza di chi priva i cittadini delle proprie libertà personali (forse per dispetto o solo per cattiveria), l’incapacità operativa del comandante Emerito e la nullità fisica dell’assessore alla Viabilità Fausto Fusco, le fette di prosciutto sugli occhi dei caschi bianchi incapaci di distinguere un reato da un lecca lecca alla fragola, il giudizio dei cittadini sull’ennesima iniziativa di Silvio Sasso è tutto in negativo.
Saluti e venite a visitare Sessa Aurunca, terra di storia, arte, cultura e piste da Bowling!
P.S. Domani c’è il mercato mensile del sabato, facciamo sì di essere almeno una ventina per strada, sennò SS mette il broncio!
