L’ENTE PROVINCIA, IL SUO BRACCIO OPERATIVO E L’AFFARISMO NELLO SPORT

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  –    di Nicolò Antonio Cuscunà    –

Ci insegnano ed è da tutti risaputo il VALORE SOCIALE dello SPORT praticato. La scuola inserisce, tra le materie di studio, l’educazione motoria quale veicolo di crescita culturale dei giovani. La riforma della scuola superiore inserisce il “liceo ad indirizzo sportivo” nell’ambito del liceo scientifico. Gli studi universitari formano docenti in veri e propri “campus” ad indirizzo sportivo per tutte le discipline olimpiche. Lo sport occupa nel nostro ordinamento costituzionale notevole rilievo. Libertà e dignità umana: profilo educativo, agonistico, spettacolo e professione. Art. 2: la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle forme sociali ove si svolge la sua personalità; Art.13: …l’inviolabilità della libertà personale, nella quale può essere ricompresa la libertà del singolo alla pratica sportiva per le esigenze che egli ritiene soddisfare; Art. 18: …libertà d’associazione dei cittadini…assicura la tutela delle forme associative; Art.32 …essenziale la tutela della salute,…la repubblica tutela la salute dell’individuo ,…anche dell’atleta…;Art.33 : la R. garantisce  la libertà d’insegnamento e rileva, per il profilo educativo e formativo, che può essere riservato allo sport all’interno delle strutture scolastiche. Famiglia, scuola e sport sono elementi basilari alla crescita libera, partecipativa e democratica della società. Famiglia e scuola nuclei incubanti, portanti e divulganti gli elementi valoriali esistenti e posti in pratica con la frequenza di attività sportive. Sport ludico, agonistico, professionale, hanno tutti uguali requisiti: apprendere le regole del reciproco rispetto con i simili, sviluppo della vita di relazione civica e democratica. Sviluppo del fisico e della mente, per accettare e condividere, anche negli sport individuali, il gruppo: valore etico e sociale dello sport nel rispetto di tutte le culture e delle diversità.

Questa doverosa premessa per DENUNCIARE la totale assenza di POLITICHE SPORTIVE PUBBLICHE nell’area disagiata di Caserta e provincia. Lo sport veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione, indirizzato a ridurre disparità sociali e devianze giovanili non rientra negli obiettivi PERSEGUITI dagli Enti Locali: Comune e Provincia di Caserta. Le argomentazioni innanzi analizzate non evidenziano traccia dei compiti istituzionali demandati all’Ente pubblico denominato CONI.  Compito istituzionale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano è: regola e disciplina le attività sportive su tutto il territorio nazionale…potenzia e promuove la massima diffusione della PRATICA SPORTIVA. Dell’Ente Comune di Caserta, sindaco avvocato Carlo Marino -presidente ANCI Campania, non abbiamo notizie certe su un modello univoco di gestione del PATRIMONIO SPORTIVO COMUNALE. O meglio, non si hanno notizie certe della consistenza di tutte le strutture sportive-ludico di proprietà comunali , gestite in compartecipazione , volutamente caotica per scompigliare responsabilità, tra gli assessorati al PATRIMONIO e allo sport (?) Dell’Ente gestito da Carlo Marino non si conoscono univocamente le spese di gestione, le spese di manutenzione, le responsabilità delle strutture abbandonate e vandalizzate, di quelle occupate senza titolo, di quelle assegnate a titolo di amicizia, a titolo di sudditanza politico-elettorale , di quelle di cui si è persa memoria e diritti di proprietà. Di questo autentico quadro di DESOLANTE INCAPACITA’ AMMINISTRATIVA ne sono responsabili, non solo il sindaco e la sua giunta, l’intero Consiglio Comunale, e i dirigenti locali, provinciali e nazionali del Partito Democratico di cui quest’amministrazione è parte espressiva. L’Ente Provincia, amministrata dall’avvocato Giorgio Magliocca, in quota Forza Italia, (la cui precedente storia politica sembra non abbia lasciato traccia nell’attuale operato) ha tutt’altre vicissitudini, non caotiche ma ugualmente distanti dai modelli ed indirizzi cui dovrebbero attenersi nella DIVULGAZIONE delle attività sportive. L’amministrazione Provinciale di Caserta gestisce gli impianti sportivi e le palestre scolastiche di sua competenza e proprietà attraverso il “carrozzone” AGIS. Agenzia di gestione degli impianti di proprietà dell’Ente Provincia. L’Agenzia persegue i seguenti scopi: – valorizzazione degli impianti sportivi di proprietà della Provincia…; – promozione della professionalità e della cultura sportiva attraverso manifestazioni di carattere ricreativo-culturale; …-promozione degli ambiti strategici comunicativi come strumento prioritario per la costruzione e promozione del servizio (?); …- dialoga con altri soggetti pubblici e privati che operano nel campo sportivo (?). Dall’attenta analisi degli scopi perseguiti dall’AGIS, si comprende un unico elemento: ” il carattere economico dell’agenzia, votata al solo perseguimento di costi benefici per l’Ente che l’ha concepita”. Nel regolamento dell’Agis non si intravede un minimo elemento indirizzato alla “PROMOZIONE DELLE PRATICHE SPORTIVE” …quali elementi portanti con obiettivi utili a sostenere e favore l’educazione della gioventù, dell’accesso allo sport inclusivo generatore di cittadini educati alla tolleranza, alla socialità, alla inclusione, alla comprensione delle diversità culturali e religiose. L’OPERATO DELL’AGIS E’ INDIRIZZATO ESCLUSIVAMENTE A FARE SOLDI …Di questi obiettivi se ne fa vanto, gonfiandosi il petto da pavone senza coda, il presidente protempore (nominato dall’ottimo Giorgio Magliocca) Giuseppe Guida da Arienzo, esperto gestore di strutture sportive.  Nell’autocelebrativa dichiarazione-relazione presentata dal valentissimo Giuseppe Guida si legge: “…ho ereditato una situazione disastrosa (si riferisce alle precedenti gestioni – Ventre & Zinzi), …le palestre delle scuole superiori gestite alla carlona. la società sportiva di turno iniziava l’attività sportiva a settembre e solo a febbraio si faceva viva per firmare la convenzione, per tanti mesi non pagavano…Da 15.000 euro di incassi siamo passati a 110.000 euro e se si continuerà così ci saranno dei grandi benefici per l’Ente Provincia (dichiarazioni di Giuseppe Guida integralmente trascritte dal sito dell’Agis) ….

Lo Stadio del Nuoto di Caserta via Laviano.

…tutte le società attive nell’impianto pagano regolarmente all’Ente Provincia, e chi non paga viene estromesso con la revoca della convenzione, è già successo con un sodalizio. Ci sono una ventina di società attive e i risultati sono ottimi. Lo Stadio del Nuoto è un esempio di come gestire una struttura pubblica …prima della mia gestione (Giuseppe Guida) non aveva nemmeno l’agibilità (lo stadio del nuoto)…abbiamo i parcheggi a o,50 di euro a sosta ….i visitatori pagano 1,00 euro per sosta…soldi che incassa l’Agis.(Allo stadio del nuoto le famiglie pagano l’acqua per far nuotare i loro figli e anche l’aria che respirano).

Il solerte presidente Guida elenca i successi ottenuti nel recupero della struttura del palazzetto di viale Medaglie d’oro e dello stadio del tennis di Santa Maria C.V., a suo dire, per 40 anni in gestione privata e a gratis. Di quest’ultima ha transato incamerando soldi per la fortunata Provincia di Caserta. In ultimo, fiore all’occhiello dell’Agis diventerà il neo- assunta in gestione villa Vitrone di via Fulvio Renella di Caserta.

Cosa denunciare all’OPINIONE PUBBLICA!

L’IGNAVIA degli Enti Territoriali, Provincia e Comune capoluogo, la LORO ASSOLUTA LONTANANZA DALLE ESIGENZE E NECESSITA’ PIU’ ELEMENTARI DEI CITTADINI. Anziché promuovere la pratica sportiva, ribadiamo quale momento di politica sociale inclusiva in una provincia a rischio, come lo è questa di Caserta, perseguono il solo obiettivo del LUCRO. Utilizzano società private, anche di promozione sportiva, votate a garantirsi la sopravvivenza lavorativa, TRASFORMATE, PER NECESSITA’ in macchine macina soldi utili a rimpinguare le casse PUBBLICHE.

A Caserta non c’è impianto sportivo, palestre scolastiche fruibili gratuitamente per attività sportive; al massimo sono in utilizzo gratuito per benemerenze clientelari e politiche. I figli delle famiglie meno ambienti praticano le palestra stradali, i campi di calcio dei marciapiedi, al massimo si divertono passando il tempo a vandalizzare gli impianti pubblici (comunali) come la “tensostruttura di p.co Primavera, palazzetto dei ginnastica artistica di Tuoro”, diamante di baseball di San Clemente. DENUNCIAMO: nelle strutture sportive di proprietà dell’Ente Provincia di Caserta non si praticano l’AGEVOLAZIONE né la gratuità alla pratica sportiva di: scuole, associazioni di diversamente abili, di stranieri da includere, di disagio sociale, per anziani e di quelle associazioni e di singoli da RECUPERARE ALLE PARI OPPORTUNITA’. In particolare allo Stadio del Nuoto, complici la cecità della FIN e del CONI, si persegue lo sfruttamento della struttura ai soli fini economici, commistioni tra società tollerate e ambienti politici, senza affiliazioni e con il solo scopo di lucro, oppure affiliate ai soli Enti di Promozione Sportiva -prestanomi- …anch’essi votati al solo scopo di lucro.

L’Ente Comune di Caserta, al contrario, non lucra in proprio, ma consente l’uso privatistico e commerciale delle strutture di Sua proprietà a società private.

Nell’assenza dello “stato di diritto”, diventano obbligatori: i controlli e le denunce dell’informazione, delle associazioni stanche di vessazioni, dei singoli cittadini, delle famiglie vessate e senza diritti per i loro figli e dei politici degni di tale nome.