PROGETTO PROMETEO: CONSEGNATE DALLA FONDAZIONE MARIO DIANA ONLUS CINQUE BORSE DI STUDIO A GIOVANI STUDENTI MERITEVOLI
di Francesco Capo
“Il vero obiettivo delle borse di studio che consegniamo a cinque studenti meritevoli per sostenerli nel loro percorso universitario è fare in modo che un domani siano loro ad aiutare altri”. Antonio Diana, presidente della Fondazione Mario Diana Onlus e titolare di un’azienda che ricicla plastica per trasformarla in materiale utile nel settore dell’abbigliamento, crede nel valore della condivisione e nei giovani.
Non a caso il progetto, grazie al quale sabato 7 ottobre presso i saloni di Confindustria Caserta sono state consegnate le borse di studio, si chiama “Prometeo”, come il personaggio della mitologia greca che rubò il fuoco degli dei per darlo agli uomini, simbolo di ribellione alle autorità e di fiducia nel progresso.
L’idea di “Prometeo” nacque proprio dall’intenso incontro che Diana ebbe con un giovane di Casal di Principe. “Conobbi un ragazzo che era al quinto anno del Liceo ed aveva superato i test d’ingresso alla Bocconi. Venne da me per dirmi che era di fronte ad una scelta difficile perché il padre non lavorava e la famiglia non avrebbe potuto sostenere il suo trasferimento a Milano, racconta l’imprenditore. Allora decisi di aiutarlo e lui, con umiltà, mi chiese come avrebbe potuto ricambiare. Io dissi che non doveva sentirsi in debito e che il presupposto era solo che doveva impegnarsi negli studi e per la sua realizzazione e lui allora mi rispose con una frase che racchiude il senso di Prometeo: “un giorno sarò io ad aiutare qualcun’altro”.
E questa è la fiducia che Antonio Diana ripone nei cinque studenti vincitori del bando, che, tra la commozione dei familiari presenti in sala al momento della premiazione, hanno condiviso la loro emozione e i loro sogni per il futuro.
Giuseppina Diana, senza la borsa di studio non avrebbe potuto continuare i suoi studi presso l’Università L’Orientale di Napoli e realizzare il desiderio di diventare docente di lingua spagnola. Michele Formisano si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico e seguire il suo sogno di diventare un ingegnere informatico esperto di cyber security. Simona Russo immagina per sè un futuro brillante come manager e partirà dall’università di Economia aziendale di Capua per realizzarlo. Maddalena Milo frequenterà la facoltà di Lettere e Filosofia alla Federico II di Napoli e il suo obiettivo è fare il critico letterario e pubblicare sue opere. Giovanni Battista Musco ha superato la selezione per entrare alla facoltà di giurisprudenza della Bocconi e tra dieci anni si vede come un importante giurista d’impresa. Tutti loro, grazie al progetto della fondazione Diana, saranno seguiti dalla dottoressa Anna Vairo, in qualità di coach pronta ad affiancarli e sostenerli nel percorso universitario e di crescita e a insegnare loro il valore responsabilità in cui Antonio Diana crede.
I ragazzi, infatti, hanno dovuto firmare un patto privo di qualsiasi valore giuridico ma puramente simbolico in cui si impegnano a seguire con dedizione le lezioni e a conseguire gli studi nei tempi previsti e con la media del ventotto. Perché i risultati nella vita, secondo Diana, sono frutto di sacrificio, di lavoro su sè stessi e dipendono dalla conoscenza che si riesce giorno per giorno ad acquisire. “Occorre avere pazienza, ma prima o poi, se ci si impegna , arrivano”.
LA PREMIAZIONE ” FONDAZIONE MARIO DIANA ONLUS” DI GIANFRANCO CAROZZA
https://www.flickr.com/photos/gianfrancocarozzareporter/albums/72157687628141604