SEX A GO-GOOGLE

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Osservando gli affreschi erotici di Pompei o sfogliando il kamasutra uno potrebbe pensare che nella sostanza non c’è niente di così diverso da un bel film di Rocco Siffredi nostro datato ai giorni nostri, insomma: gira e rigira il sesso è quella roba lì, in cosa sarà mai diverso oggi rispetto a migliaia di anni fa? E in futuro? In realtà è cambiato tutto eccome! Innanzitutto abbiamo Internet che ha completamente sdoganato ogni forma di feticismo: due feticisti dei piedi di donna che schiacciano chicchi d’uva prima erano due isolati, con Internet invece diventano una comunità fetish di migliaia di persone e per la cronaca mi sono pure informato e la categoria in questione si chiama «foot fetish grapes crushing» e potete cercarla su You Porn nel caso vi interessi, mica micio micio bau bau, Internet ha infranto l’immaginario sessuale umano millenario, sbriciolandolo in una marea di ossessioni personalissime, individuali, che comunicano fra di loro e con nessun altro, per cui il porno generalista, quello classico per capirci, non esiste più, è diventato solo una tipologia tra le altre. Il buon vecchio Freud se fosse vivo non ci capirebbe più nulla, perché non ci sono più simboli, ogni azione rimanda a se stesso e spesso è molto slegato dal sesso, cioè: come farebbe a trovare un simbolo fallico in un feticista delle donne che indossano solo stivali da pescatore! Sarà la canna da pesca? Il pesce?

Tuttavia grazie alla tecnologia, al web, Google continua a salvare da se stesse moltissime persone, che senza sarebbero dei veri maniaci sessuali a cielo aperto perché le risposte generate dai suoi algoritmi sono sempre rassicuranti: una persona si sente normale se al mondo ce n’è almeno un’altra che la pensa e agisce allo stesso modo.

Altra osservazione e tornando qualche annetto dietro ossia rispetto a quando ero ragazzo, una ventina di anni fa, sono cambiate moltissime cose, per esempio la maggior parte delle donne (e ne sono felice) si sono ancor più emancipate sessualmente, più libere soprattutto moralmente, finalmente nessuna predica per loro, si pongono verso l’altro con molta più libertà e con sistemi moderni per cercare un partner occasionale esclusivamente per il sesso, insomma solo per provare piacere. Fine a se stesso? Fino a un certo punto, che non è il punto G eh…e magari i risultati non saranno cinquanta sfumature di grigio rosso nero o giallo ma cinquanta buchi nell’acqua! Ma è pur sempre una vittoria dico io, la libertà del e nel piacere prima di tutto il resto!… e se la si ottiene tramite un App per incontri che ben vengano queste benedette App! Anche se attualmente il solo risultato secondo la maggior parte delle statistiche è che sono piene di uomini arrapati e ancora poche donne, come ad esempio Tinder o Grindr (quest’ultima app dedicata al mondo gay). Forse l’ultimo ostacolo mentale è quello legato ai cosiddetti valori, al cattolicesimo per intenderci, a tabù arcaici e fuori tempo massimo. Tuttavia resta sempre quello sbilanciamento di fondo: le donne vogliono l’amore, gli uomini il sesso. Siamo alle solite insomma. È un po’ come il porno femminile, se ne parla ma nessuno ha ben capito come sia, a meno di ritornare a vecchie divisioni come l’erotico femminile e il porno maschile, quasi che ancora oggi le donne volessero arrivare al dunque dopo aver fatto prima addormentare il maschio, il quale, si sa: o ha un’erezione subito o non ce l’avrà più.

Personalmente mi auguro che un domani, nel sesso del futuro ci sarà finalmente la fine delle ambiguità, dei corteggiamenti ipocriti per arrivare al letto, delle mille paranoie e finalmente grazie ai social, alle App e chissà a quali meravigliose diavolerie, ci si chiederà direttamente «vuoi scopare?» Tecnica che non sempre ora funziona (ma per me sarebbe un grande passo avanti in termini di civiltà) e in effetti grazie ai social si possono tentare approcci un tempo impensabili.

Ma vuoi vedere che il problema però sono le donne? Le donne e l’amore, sempre lì a cercare sentimenti senza mai vivere il sesso del futuro?

Ma questo sesso del futuro? Leggevo delle OneTaste, cercatele su Google: open house dove si fa «meditazione orgasmica». Ci si incontra, l’uomo tocca la donna, la donna parla delle sue fantasie finché lei non raggiunge l’orgasmo. La donna può «strofinare» il partner maschile solo a certe condizioni, perché la cosa importante sarebbe la non reciprocità, uno fa per dare piacere non per un – do ut des- genitale. In ogni caso, in futuro, enorme attenzione sarà all’orgasmo, in particolare a quello femminile a detta degli esperti, e alla fine vuoi vedere che ci aveva preso Woody Allen nel film Il Dormiglione, dove le persone del futuro entrano in apposite cabine chiamate «Orgasmatic», oppure provano piacere fisico passandosi di mano in mano una strana sfera tecnologica afrodisiaca.

E dunque, questo futuro del sesso? Qual è? Butto lì una previsione: l’uomo, stanco del sesso, sarà sempre più donna, la donna il nuovo uomo, attenta ai propri orgasmi, alla disperata ricerca della virilità ormai estinta, emancipata ma di nuovo a becco asciutto perché il nuovo uomo sarà come il Dolce Stil Novo, (cercate anche Dolce Stil Novo su Google) poetico e mieloso, del sesso poco gli importerà avendo visto e vissuto di tutto su You Porn. E stando alle statistiche di impotenza tra giovanissimi, possiamo dire che l’erezione è già obsoleta.

PepPe Røck SupPa