SANTA CROCE DI MAGLIANO (Campobasso) – Dopo le irregolarità accertate dal NOE relative alla discarica di Santa Croce di Magliano (chiusa nel 2008 ma ancora utilizzata per lo smaltimento, mediante interramento dei rifiuti solidi urbani del paese), ha replicato l’ex sindaco Donato D’Ambrosio, denunciato dai carabinieri.
“Sì, da sempre e per sempre è stato e sarà così…” è stato il commento – “Il sindaco è colui che risponde in prima persona di tutto ciò che accade al rispettivo territorio comunale, nel bene e nel male.
Oggi, viene alla luce il problema della discarica di Santa Croce.
Una discarica chiusa nel 2009 dalla ministra Prestigiacomo, ma che dal 1997 con il Decreto Ronchi la stessa discarica #NON #È #MAI #STATA #A #NORMA, anche durante il suo funzionamento, tant’é che andava sempre in deroga al decreto stesso.
Nel 2009, quindi, non essendo mai stata adeguata al decreto venne giustamente chiusa.
Il punto è che nei paesi sviluppati le discariche sono solitamente delle opportunità, in paesi come il nostro, invece, presentano un grave problema di post gestione.
NON SONO STATO E NON SARÒ di certo l’ultimo sindaco ad avere una denuncia riguardo la gestione, (vedi il processo in corso del prossimo 7 marzo dell’attuale sindaco pro-tempore) anche perché molte delle competenze sono principalmente tecniche anziché politiche.
La mia principale speranza, però, è che questa bomba a cielo aperto (perché si tratta di una vera e propria bomba d’inquinamento), faccia finalmente notare la presenza di questa discarica smuovendo le coscienze affinché possano arrivare 2/3 milioni di euro per bonificarla, altrimenti il post gestione ricadrà sempre sui cittadini santacrocesi. Noi volevamo intraprendere il percorso di bonifica con la tecnica del “Landfill Mining (LFM)”, pertanto vista l’operatività dell’attuale amministrazione mi permetto di suggerire al Sindaco e all’assessore al ramo di approfondire il Landfill .
LA DISCARICA NON È MAI STATA A NORMA, e chi c’è stato lo sa, OGGI È TOCCATO A ME, COME IN PASSATO AD ALTRI E, COME IN FUTURO POTRÀ ACCADERE A QUALCUN ALTRO”.