(f.n.) – L’eroico direttore sanitario del PO San Rocco, nonostante la pubblica “ripassata”, subita dal Dg Ferdinando Russo, a proposito dei sacchi di cemento in sala operatoria, resiste stoicamente sul ponte di comando, a prescindere dalle avarie ed invece di raccogliere il lembo della toga e gettarselo sulla spalla sinistra, con atteggiamento tipico del fedele servitore oltraggiato ed infilare l’uscita, decide di continuare a fare danni e, consigliato dai soliti noti, impeccabili emissari del potere locale, emette un altro editto, in cui decide di ridurre ad una sola unità, nei turni notturni e festivi, il personale infermieristico della sala operatoria, prevedendo, all’occorrenza, il servizio di pronta disponibilità. A giustificazione dell’ennesima “genialata”, il Moretta sostiene che risulta dal registro, che l’attività operatoria nelle ore notturne e festive è quasi inesistente. Forse il Ds ignora, che l’utilizzo della pronta disponibilità, allunga i tempi di un intervento ed inoltre comporta l’impiego di personale “non formato” in sala operatoria…Tutto ciò a riprova che l’ineffabile Moretta è teleguidato o assolutamente distratto…Intanto gli ricordiamo che, nonostante la carenza di personale, che si registra nell’intero presidio, si continua a mantenere personale infermieristico in direzione sanitaria… così come gli ricordiamo che invece di prodursi in “risparmi avvacanti”, dovrebbe fornire un paio di spiegazioni logiche ad un paio di faccenduole, che di logico hanno ben poco…Negli uffici amministrativi, figura un nuovo impiegato, intorno alla cui assunzione si agitano, come “moschilli” impazziti, molti interrogativi…Tra le varie ipotesi, risulta quella del cocopro, assunto con il Progetto Demetra…ma l’ufficio preposto dell’ASl sostiene che non risulta personale amministrativo, con rapporto di lavoro somministrato…L’unica cosa certa, fino a questo momento, consiste nel fatto che il neo assunto sarebbe il figlio di un dipendente…Moretta dovrebbe quindi, indagare su questo nuovo ed affascinante mistero…sempre in omaggio alla legge sulla trasparenza degli atti amministrativi…Ma non finisce qui…perché un’altra indecenza scorre impunemente sotto ai suoi occhietti belli e consiste nel trattamento vergognoso e lesivo della dignità personale, che si è riservato ad un bravo e competente dipendente dell’Ufficio Tecnico, che ultimamente è stato sostituito da un altro tecnico. La storia di Vincenzo Morrone è stata segnalata dal Nursind ed è significativa di un sistema inqualificabile…Nel 2017 il Morrone, referente dell’ufficio tecnico del San Rocco, scriveva all’architetto Vincenzo Magnetta, direttore del servizio tecnico dell’Asl, informandolo che da mesi veniva scavalcato e tenuto all’oscuro di quanto riguardava l’ufficio, di cui era referente. Il direttore Magnetta, candidamente, con la delicatezza di un pachiderma, a suo tempo rispose, comunicando che il Morrone avrebbe dovuto prendere contatti con tale Raffaele Aceti, che ancora oggi non si comprende se sia un geometra o un ingegnere o un critico dell’arte moderna o un esperto in storia dell’Economia rateizzata, e che per due giorni alla settimana avrebbe gestito l’ufficio tecnico. Oggi Vincenzo Morrone, probabilmente colpevole di essere un lavoratore serio e competente, viene ulteriormente umiliato, perché qualcuno ha ritenuto di sostituirlo e relegarlo non si sa bene a fare cosa. Il direttore sanitario Moretta si tiri su le maniche, se ricorda almeno per sentito dire, quale sia il significato delle parole “rispetto” e “dignità” e soprattutto a tal proposito, rifletta su un dato importante…se ha ritenuto di farne a meno lui limitandosi ad obbedire, non è detto che ne abbiano fatto a meno anche gli altri. Quindi provveda. Hasta la vista!