DOPO LA DICHIARAZIONE DI AGIBILITÀ PER LA FRANA…SONO INIZIATI I CAROTAGGI GEOLOGICI
– di Salvatore Zinno –Come promesso ieri, ecco l’approfondimento sulla scuola San Leo
La giornata di ieri, oltre che per le forti precipitazioni e i numerosi allagamenti, alberi abbattuti e disagi vari per i cittadini della zona aurunca, è stata contraddistinta anche dallo scambio di accuse tra il primo cittadino Silvio Sasso e il consigliere di opposizione e rappresentante di Generazione Aurunca Alberto Verrengia – fin qui siamo nella normalità politica sessana.
Tra i due avvocati e politici, nonché acerrimi nemici, le parole sono volate grosse e cariche di risentimento. Il sindaco ha dato ufficialmente del “bugiardo” al consigliere Verrengia, in un post sui social dal titolo: “le bugie del consigliere virtuale Alberto Verrengia”!
Ad oggi però, alla luce degli ultimi avvenimenti, sembra che il bugiardo in questione sia proprio il Sindaco Silvio Sasso, che a differenza delle menzogne ascritte al suo nemico Verrengia diffuse da un video sui social, ha mentito in maniera irresponsabile sulle reali condizioni della scuola elementare e primaria San Leo di Sessa centro.
Analizziamo i fatti relativi alla bufera di pioggia, che si abbattuta sul territorio, qualche giorno fa, il 13 e 14 novembre.
Le enormi quantità di acqua cadute, hanno determinato il cedimento di un muro di contenimento in cemento armato a sostegno di un costone terroso/tufaceo in via San Leo; precisamente a quattro metri dalle aule della scuola primaria e dell’infanzia, fortunatamente in orario in cui i bambini non erano presenti.
La mattina dopo, il Sindaco pubblica un nuovo post nel quale afferma con nettezza: “Accertata dai tecnici del Comune – ARCHITETTO e GEOLOGO – la condizione di normalità per la scuola San Leo. La relazione è stata trasmessa alla Dirigenza Scolastica. Nella stessa si legge: “Dalla verifica si e constatato che il fenomeno gravitativo non ha interessato i livelli stratigrafici su cui poggia l’edificio scolastico, non modificando lo stato tensionale dei terreni”. Quindi, secondo il sindaco ed i suoi dirigenti tecnici comunali Arch. Aliperti e dott. Geologo Fusco è tutto in regola e le lezioni si possono tenere regolarmente come certificato dalle 13 righe (tredici) di relazione a firma dei due dirigenti tecnici a contratto del municipio sessano.
Tutto bene direte, ma ecco che sotto il post del sindaco compare il commento di un geologo, il dott. Raffaele Pensiero, che esprime qualche perplessità in merito alla “condizione di normalità” certificata dal primo cittadino. In sostanza cosa dice il dott. Pensiero: che, innanzitutto, le verifiche vanno compiute con strumentazioni scientifiche e che a giudicare dalle foto da lui visionate, il fenomeno franoso è in possibile evoluzione alla ricerca del suo angolo di natural declivio che deve assumere il costone franato.
Osservazioni garbate e soprattutto abbastanza scontate, che però hanno certamente dato fastidio al sindaco Sasso, tanto che di li a pochi minuti egli stesso cancella il commento del geologo casertano, dal proprio post.
La frana è stata certamente causata dal ruscello che scorre sotto il costone e che raccoglie tutti gli scarichi fognari del quartiere, che quando ci sono precipitazioni copiose, diventa un fiume in piena travolgendo quello che trova.
Perché Sasso ha cancellato il post di questo professionista, che non vive a sessa, non lavora a sessa e non fa politica? Questa è la domanda che in molti, specialmente genitori dei piccoli alunni della San Leo, si sono posti in questi ultimi giorni.
Effettivamente come dare torto a questi genitori fortemente preoccupati per la sicurezza dei loro piccoli; di contro è incomprensibile il gesto di censura del Sindaco, ma trattandosi di Silvio Sasso, che dell’arroganza e della presunzione ha fatto la sua cifra di stile, è anche inutile tentare una spiegazione.
Torniamo ai fatti: Aliperti e Fusco, nell’immediato della frana certificano in sole 13 righe – prot. 4231 del 14/11/19 – e senza nessuna analisi strumentale ma solo “occhiometrica” che non c’è nessun pericolo, il Sindaco trasmette la relazione alla Dirigente scolastica della San Leo, la prof.ssa Maria Luisa Tommasino la quale senza tentennamenti accoglie l’indomani tutti i giovani studenti a solo quattro metri da un costone franato.
Ecco che arriva la sorte a dare man forte ad un gruppo di pinocchietti sprovveduti; la mattina di domenica 17, un nuovo temporale si abbatte sulla cittadina aurunca ed un fulmine (forse l’unico di tutto il temporale) dove va a cadere? Sulla scuola San Leo!
E che diamine si penserà…sfortunatissima questa scuola.
Qualcun altro però l’ha vista in maniera diversa dalla sfortuna e si è sentito risollevato dalla caduta del fulmine. Sicuramente è stato così per il duo tecnico a tempo determinato Aliperti-Fusco, che avranno tirato un sospiro di sollievo, perché quelle tredici righe tredici, gridano ancora vergogna, ed il sollievo glielo fornisce il Sindaco che dispone la chiusura della scuola in seguito al fulmine. Successivamente, qualche ore dopo il sopralluogo dei Vigili del Fuoco, si scoprirà che il fulmine ha bruciato un quadro elettrico e quindi la chiusura del plesso scolastico era giustificata.
Nella giornata di oggi però, nonostante la relazione di Aliperti e Fusco avesse fornito le più ampie garanzie, è comparso un apparecchio nel giardino della San Leo con la quale si stanno effettuando le prove penetrometriche e i carotaggi necessari a determinare lo stato delle fondazioni del fabbricato scolastico, le condizioni del terreno sul quale poggia e l’incidenza del carico del fabbricato sul terreno stesso…scusate, ma non era tutto a posto?
E non erano le indagini che in maniera garbata e disinteressata aveva suggerito il dott. Pensiero Geologo professionista, più giovane di età del collega municipale Fusco ma con un’anzianità di iscrizione all’ordine professionale superiore?
Dobbiamo quindi pensare, noi ed i genitori degli alunni della San Leo, che Sasso ha mentito o è stato superficiale ed ha indotto a mentire o ad essere superficiali anche i suoi due dirigenti a contratto legati allo stipendio comunale a tempo determinato?
Allora, in sostanza, l’obiettività e la professionalità di questi due signori, ARCHITETTO E GEOLOGO (a caratteri maiuscoli come nel post del sindaco), sono state inquinate dallo stato di sudditanza che tengono nei confronti dell’incarico fiduciario tra loro ed il sindaco in virtù dell’assunzione a tempo determinato? In parole povere, questi due dirigenti fanno quello che il sindaco o la politica che li ha assunti dice loro di fare e di scrivere, pena il licenziamento?
La realtà dei fatti racconta che Aliperti è stato inserito come dirigente per far contento il dott. Luigi Mascolo e Lorenzo Di Iorio – manovratori occulti – e Tommaso Fusco è stato “assunto” perché ha il merito di essere stato candidato nelle liste del PD quando è stato eletto Sasso, per lo sforzo fatto, un premio lo doveva avere.
Con buona pace della “Bassanini” …e del potere decisionale dei dirigenti pubblici!
Se le cose stessero davvero così, come stiamo ipotizzando, sarebbe davvero gravissimo e la relazione prot. 4231 del 14/11/19 dovrebbe essere immediatamente acquisita dal primo Procuratore della Repubblica libero in questo stesso istante nel quale stiamo scrivendo, e dare il giusto seguito per chi è stato bugiardo e superficiale verso la sicurezza di qualche centinaio di piccoli studenti incolpevoli che andrebbero salvaguardati sempre e comunque fino all’estremo.
Riavvolgendo il nastro, sembra quasi la trama del vecchio film “sesso, bugie e videotape”, con il sindaco e i dirigenti comunali a dire bugie, Verrengia a fare i videotape e…il sesso?
C’è anche quello in questa storia, state sereni…che non finisce qui!