(f.n.) – Proponiamo la realizzazione di una Panic Room attrezzata, da installare all’interno dell’Ospedale, così quando si renderà indispensabile, affrontare il problema delle liste d’attesa dell’area medica, qualcuno potrà andare a rintanarcisi e sopravvivere tranquillamente, fino a buriana trascorsa…Quando si parla di liste d’attesa per le prestazioni ambulatoriali, ma soprattutto di ricovero ospedaliero programmato, al Sant’Anna e San Sebastiano si inceppa il meccanismo, si sbullona l’equilibrio ed un sottile brivido pervade ed invade l’intero sistema, organizzato e gestito secondo uno schema preciso ed unilaterale ma che, tutto sommato, basterebbero soltanto, volontà ed onestà intellettuale, per mandare a carte 48. Fatto è che, a differenza della stragrande maggioranza delle Asl e Aorn della Regione Campania, l’Ospedale di Caserta non ha pubblicato il Programma Attuativo Aziendale per il Governo delle Liste di Attesa 2019/2021. Persino l’Asl di Caserta l’ha pubblicato in data 12 u.s. il che è davvero spettacolare e senza precedenti…infatti, riteniamo abbia la responsabilità della pioggia incessante che ci affligge da quindici giorni… La Regione Campania con DCA 52 del 4 luglio u.s. ufficializzava l’adozione del Piano Nazionale per il Governo delle Liste d’Attesa 2019/2021 e le Aziende Sanitarie, entro 60 giorni, avrebbero dovuto adottare un nuovo Programma Attuativo o aggiornare quello eventualmente in uso, ma non risulta che la direzione sanitaria dell’Aorn, o il responsabile delle Liste d’Attesa abbia dato segni di esistenza in vita…dal 2017 in poi, quando con delibera 124 dell’11 settembre 2017, la direzione sanitaria nella persona di santa Tetta l’Attendista, firmava la presa d’atto del decreto del commissario ad acta per la gestione dei tempi e delle liste d’attesa e provvedeva di conseguenza…Dopodiché?…il buio totale avrebbe risucchiato ogni magnifica intenzione fino al gennaio 2019, quando il buon Ferrante, facendo finta di scoprire che le liste d’attesa per i ricoveri programmati di area medica, non esistevano, come puntualmente recitavano gli addetti al Cup, caso unico in Italia, le ripristinò con regolare delibera, platealmente, gettando una efficace manciata di sabbia negli occhi ai gonzi…Infatti, non si preoccupò, da quel momento in poi, di verificarne il “funzionamento” e tutto, più o meno, continuò come prima…Adesso, ultima tra gli ultimi, fuori tempo massimo, l’Aorn non ha ancora deliberato quanto previsto dalla Regione…In un pianeta in cui, prima di ogni altra cosa, si pensa a nominare i generali, che il più delle volte sono soltanto delegati di un potere centrale occulto, non poteva mancare un responsabile dell’inesistente, o parzialmente funzionante e comunque poco visibile o per nulla trasparente come la gestione delle liste d’attesa e cioè un responsabile delle stesse: infatti c‘è: è lui il dottor Alfredo Matano, una delle colonne con capitello corinzio, della direzione sanitaria, oggi subcommissariata…che, forse, nel trasferimento ha perduto qualche foglia d’acanto e quindi, non si comprende, quale sia il suo personale pensiero sulla gestione delle liste d’attesa e se si rispettino o meno diligentemente le regole e la norma, ma soprattutto se si tenga o meno conto del diritto dell’utente. A pensar male qualche volta “ci si azzecca” e questo strano ritardo nell’ottemperare a qualcosa che, ovunque vi sia una ‘ntecchia di normalità, appare addirittura ovvio e naturale ed il fatto che l’argomento sia “le liste d’attesa”, lascia oltremodo perplessi e la perplessità avvolge e contamina il pensiero, proprio due minuti prima che sopraggiunga il solito sospetto: si cambi si cambi, affinché tutto rimanga come prima. Hasta el Domingo!